"Este procul, lites et amarae proelia linguae:
Dulcibus est verbis mollis alendus amor.
Lite fugent nuptaeque viros nuptasque mariti,
Inque vicem credant res sibi semper agi;
Hoc decet uxores; dos est uxoria lites: Audiat optatos semper amica sonos"
Ovidio, Ars amatoria, II, vv. 151-15610 marzo 59 d.C.
- Marco Salvio Otone! - esclamò Nerone balzando dal triclinio sul quale era sdraiato - Vieni qui...fatti abbracciare! - aggiunse l'imperatore stringendolo con forza a sé.
- Un imperatore non dovrebbe mostarsi così aperto...non credi? - gli ricordò sorridente Otone svincolandosi dalle sue braccia.
- Ti prego, non farmi la ramanzina pure tu, amico mio! - si lamentò recitando Nerone - Ci pensa già mia madre a questo - si mise una mano sulla fronte e cadde dolcemente sul triclinio. Il princeps ordinò ai suoi servi di preparare un posto per Otone e fu eseguito con una rapidità impressionante.
- Ora che siamo entrambi comodi possiamo discutere meglio
- Certamente maestà...- rispose Otone a testa bassa, profondamente a disagio.
- Quante formalità, non ti riconosco più amico, non eri tu il primo a dirmi di comportarmi con più scioltezza? - rise porgendogli un grappolo di uva.
- Certo...certo...Nerone...so che...no...no grazie ho mangiato poco fa...
- Che ti prende? - gli chiese preoccupato
- Io non posso accettare - negò sempre più agitato. Volse la testa verso il basso.
- Suvvia è solo dell'uva - ridacchiò staccando un acine dal grappolo colmo.
- Non è dell'uva che sto parlando, Nerone, e tu lo sai - gli fece presente Otone furente - Ma di mia moglie...io non posso cedertela, anche se Poppea mi ha espresso il suo desiderio di unirsi a te, di accettare il divorzio, sono stato io ad impedirgli di farlo, perché la amo...la amo follemente
- Marco tu sai quanto ti voglia bene, sei uno dei miei amici più devoti, farei qualsiasi cosa per te, come tu ben sai... - iniziò Nerone stranamente calmo; si sarebbe aspettato una sua sfuriata, invece mostrò, almeno per il momento, un perfetto autocontrollo - Però devi capire che non ho mai amato una donna come tua moglie, appena l'ho vista quel giorno, quando me l'hai presentata tu stesso, sono rimasto sfolgorato dalla sua incomparabile grazia e bellezza...
Otone lo ascoltava in silenzio, immobile di fronte a lui, e lo osservava: si atteggiava sempre come se fosse su un enorme palcoscenico, in cui lui era il protagonista indiscusso.
In altre occasioni avrebbe apprezzato tutto ciò, non quella volta, anzi sembrava dargli parecchio fastidio la sua sfrontatezza nel rivelare quei sentimenti che probabilmente non erano nemmeno del tutto veritieri, conoscendo la sua indole instabile e capricciosa.
Nonostante questo cercò di non mostrare la sua ostilità e con sempre più fermezza, continuò a ribadire la sua decisione di non voler divorziare da lei - Non posso farlo, mi dispiace tantissimo, non posso mantenere la mia promessa
- Marco - emise freddamente - Sai cosa significa questo? Eh, lo sai?
- Certo che lo so ed hai ragione ad arrabbiati con me, però io...
![](https://img.wattpad.com/cover/135846312-288-k352746.jpg)
STAI LEGGENDO
Locusta
Historical FictionRoma, 37 d.C. Una giovanissima schiava proveniente dalla Gallia, abile conoscitrice di ogni tipo di erba, approda nella Città Eterna. Divenuta libera, la sua vita sembra essere destinata a svolgersi nell'ombra della Capitale del Mondo....fino a quan...