Anche questa mattina mi svegliai di soprassalto a causa di un incubo, però la differenza era che questa mattina mi svegliai alle 4:00. Non sapendo cosa fare decisi di andare un po' a suonare. Presi il grande repertorio musicale che possedevo e iniziai.
Per prima cosa suonai il pianoforte, feci:
-Il Nocturne n^20 in C minor di Chopin
Un pezzo molto malinconico, che comunque riesce a suscitare molte emozioni.
-Il G minor di Bach
Più movimentato del precedente ma comunque dai toni bassi.
Poi passai al flauto e suonai:
-Eine Kleine Nachtmusik di Mozart
Che potevo fare anche con il pianoforte, ma con il flauto mi piace di più.
-Queen of the Night sempre di Mozart
Sarebbe in realtà un' opera teatrale e questo è uno dei tanti atti.
-La III sonata di Bach in G minor
Che amo particolarmente per la virtuosità che possiede, bisogna avere una velocità non indifferente.
-La romance di Beethoven in F minor op.50
Che io reputo un suono romantico, adatto per una serata di gala ad esempio.
Per finire suonai Perfect di Ed Sheeran che non era un opera classica ma la versione strumentale fatta solo con il flauto è veramente bella e limpida nel sentirsi.
Quando finì di suonare essendo ancora presto decisi di farmi una doccia, riempì la vasca mi immersi e mi rilassai.Osservatore: Cosa dovevo fare con Paolo?
Tutta lo notte ho riflettuto sul da farsi.
Per quanto possa avere le idee chiare ho paura di fare un passo falso, se non dovesse affidarsi a me io finisco in galera e lui perderà la fiducia in tutti. Forse devo rischiare, potrei fare delle domande non sul personale e vedere come la pensa. Che bella idea avrei usato le mie vecchie vittime come esempio tanto al telegiornale avrà visto le notizie.Dopo aver finito la doccia, mi vestì, andai nello studio a prendere i libri e poi andai verso l'università. Essendo presto decisi di fare un giro per la città, feci la scelta giusta visto che incontrai all'angolo della strada Jasmine, la ragazza che viene con me in banda.
Come la scorsa volta decisi di osservarla. Posteggiai la macchina e scesi, la vidi parlare con un'altra persona, la stessa della scorsa volta. Non sapevo niente su di lei, solo che era stata adottata e che adesso viveva in casa famiglia, l'altra ragazza neanche la conoscevo.Quella mattina avevo lezione di psicologia. Prima di entrare inviai un messaggio a Paolo: "sta sera hai da fare?". Non mi rispose subito, forse dormiva, a metà lezione vidi il telefono illuminarsi: "no, perché?", fortunatamente essendoci ancora interrogazioni, anche se non lo erano veramente, riuscì a rispondere: "ti va di uscire? andiamo a mangiare qualcosa e parliamo di altre cose che non sia scuola", questa volta non si fece attendere: "per me va bene, dove?". Non avevo pensato dove portarlo e cosa andare a fare, ma qualcosa avrei trovato, lasciai tutto sul vago: "ti passo a prendere io e poi decidiamo, alle 19:00 sono da te". Mi rispose che l'orario andava bene, a quanto pare questa sera avevo un'uscita. Mi annoiavo talmente tanto alla lezione che decisi di iniziare a scrivere qualche pagina del mio futuro saggio, una volta avuta la lista avrei selezionato le parti giuste. Quando finì la lezione aspettai qualche secondo prima di uscire, feci bene perché il professore mi chiamò:<< Matteo aspetta un attimo, ti ho portato la lista degli argomenti da trattare>>.
<< Grazie, appena possibile le faccio vedere cosa scrivo, mi dia tempo perché devo gestirmi gli orari con il corso di filosofia e con le lezioni di musica>>.
<< Tu fai due corsi all'università?>>.
<< Sì, perché?>>.
<< È veramente ammirevole, tra l'altro potresti ricorrere alla filosofia, sono simili in alcuni punti, potresti parlarne>>.
<< Ottima idea, lo farò>>.
<< Tu suoni?>>.
<< Sì, più di uno strumento>>.
<< Hai molte strade aperte, buona fortuna allora>>.
<< Grazie e arrivederci>>.
<< Arrivederci>> gli sorrisi e andai via. All'uscita vidi Marta, Carla e Alessandra andare via insieme, chissà cosa dovevano fare, essendo un mezzo stalker decisi di seguirli con la macchina.Osservatore: Lettori, se vi state chiedendo come faccio a seguire tutti e non farmi riconoscere, semplice ho i vetri della macchina scuri, anche il parabrezza è per metà scuro sui bordi e al centro più chiaro, poi vi assicuro che mettendo gli occhiali da sole nessuno vi nota, sono un po' come Superman.
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L'Osservatore
Mystery / ThrillerPer descrivere questo libro userò una frase di saw l'enigmista: Jigsaw: Sì, sono malato agente. Ho una malattia che mi divora dall'interno e sono stanco, stanco di chi non riesce ad apprezzare il dono della vita. Di chi non rispetta le sofferenze de...