57-Iniziamo l'ultimo gioco

14 1 0
                                    

E fu così che iniziò quella sera il mio ultimo gioco, con un po' di tristezza, amarezza, anche un po' di rabbia e infine voglia di finire subito.
Andai prima da Chiara a spiegargli cosa doveva fare.
<< Una domanda, tu vuoi bene a Jasmine?>>.
<< Sì, nonostante per te non sia una buona amica da quello che mi hai fatto capire>>.
<< Allora adesso metti da parte i sentimenti e collabora con me, non fare nulla di tua iniziativa, tu condurrai il mio gioco e lei farà le sue scelte, ci tieni al tuo fratellino vero?>>.
<< Cosa gli vuoi fare?>>, disse con tono molto preoccupato.
<< Assolutamente nulla, tu non lasciarti convincere da lei e lui resterà vivo altrimenti...>>.
<< Altrimenti cosa?>>.
<< Tu non lasciarti convincere, farà di tutto>>.
<< Per mio fratello do anche la mia migliore amica>>.
<< Perfetto entra lì dentro con questo principio, sto tornando, controllala>> dissi a Paolo che in quel preciso istante mi faceva da bodyguard.
Andai nella stanza di Jasmine e di prepotenza la misi dentro una teca di vetro quadrata, che introdussi precedentemente nella stanza.
Con lei niente sedativo questa volta, con lei avevo premura e la delicatezza non serviva a nulla.
Salì su una scala e dalla fessura che si trovava sul tetto introdussi dei ragni e dei serpenti velenosi.
<< La tua prova sta per iniziare, lì all'angolo c'è un foglietto con una indicazione leggilo e fa quello che c'è scritto se vuoi vivere, buon gioco>>.
Andai nella stanza principale e aspettai che leggesse il messaggio.
Indizio: l'altra persona non potrà aprire la teca, altrimenti rischia lei la vita, per quanto possa volerti bene non la pressare, piuttosto trova una strada secondaria attorno a te.
Fu in quel preciso istante che introdussi Chiara nella stanza con la chiave della teca al collo.
Io stetti per tutto il gioco zitto.

Tra di loro iniziò una lunga discussione che ascoltai con piacere.
<< Che ci fai tu qui?>>.
<< Sono qui per aiutarti nella prova, devi sapere che anch'io ne ho passata una e sono sopravvissuta, piccolo consiglio fai ciò che dice>>.
<< Io devo ascoltare uno psicopatico a cui piace avere marionette umane da gestire>>.
<< Se vai contro di lui morirai come è successo ad altri>>.
<< Va bene, vedrò che fare, adesso aiutami>>.

Dalla stanza principale io ascoltavo tutto insieme a Paolo e devo dire che mi piaceva quello che Chiara diceva a Jasmine.
<< Che te ne pare?>> chiese Paolo.
<< Che la prova procede bene, mi piace la piega che sta prendendo>>.
<< Cioè tu hai previsto varie strade giusto?>>.
<< Sì>>.
<< Non sai quale si intraprende?>>.
<< Io posso solo dare delle indicazioni per la strada principale, se dopo dovessero scegliere altro sono problemi loro io procedo a priore>>.
<< Capito, in questa prova sta accadendo quello che hai previsto?>>.
<< Sì, abbastanza>>.

Jasmine continuava a cercare la soluzione:
<< La chiave che hai al collo, fammela vedere>> gli avvicino la chiave vicino la faccia, appiccicandola allo specchio.
<< Io non posso liberarti>>.
<< Come non puoi? È la chiave della serratura, liberami>>.
<< Mi ha detto di non farlo>>.
<< E tu l'ascolti, lasciando la tua amica qua dentro>>.
<< Non posso liberarti e non mi convincerai>>.
<< Non ti capisco più, da quando ti ha avuto tra le sue grinfie tu sei cambiata>>giustamente questa cosa non le andava giù, mentre prima era ai suoi ordini adesso non più.
<< Lui mi ha aiutato e vuole aiutare anche te>>.
<< Uno che ti fa queste cose ti aiuta secondo te!?!>>.
<< Sì>>.
<< Ti ha soggiogato, per favore aprimi prima che mi mordono>>.
<< Non posso altrimenti farà del male a mio fratello>>.
<< Ti ricatta pure, meno male che ti aiutava>>.
<< Tu non capisci, lui mi ha aiutato e se tu non entri nell'ottica che sbagli da qui no ne uscirai viva>> amavo come mi difendesse senza che io gli dicessi niente. Sentiva veramente questo aiuto da parte mia e la cosa mi piaceva almeno qualcuno che comprendesse i miei giochi c'era.
<< Mi ha dato un foglio con un indizio>>.
<< Fammi vedere>> mise il foglio attaccato al vetro in modo da poterlo leggere, stranamente Chiara mi risultava più intelligente e più determinata di lei, forse perché ha già imparato la sua lezione. Gli diede l'ottimo consiglio di cercare in giro qualcosa che gli potesse tornare utile, esattamente com'era scritto nel foglio.
<< Cos'è quello?>> puntò il dito sull'oggetto che doveva utilizzare e che io misi dentro la stanza apposta.
<< Non saprei>>.
<< Prova ad usarlo>> Chiara lo prese e premette il grilletto, dalla fessura superiore uscì uno getto di fuoco abbastanza potente.
<< Una fiamma ossidrica, dammela userò questa>>.
<< Sta attenta>> gli lanciò l'arma dentro la teca e una volta presa, bruciò le bestie prima da un lato e dopo dall'altro, una mossa azzeccata così ebbe più spazio per muoversi.
Al primo getto di fuoco le bestie si ribellarono ed iniziarono ad attaccare Jasmine, si misero anche a distruggersi tra di loro.
Alla fine della prova Jasmine era viva ma con un potente veleno in circolo, adesso toccava a lei salvarsi.
Dissi a Paolo di andare a prende Chiara e riportarla nella sua stanza, si mise la maschera e fece quello che io gli dissi.
Quando ebbe finito, aprì la teca a Jasmine tramite un pulsante, uscì immediatamente cadendo per terra, la sua vita era appesa ad un filo, ma nonostante questo non potevo aiutarla...questa volta doveva vedersela da sola.
<< Carissima Jasmine, sai avevo previsto un morso di uno degli animali, quindi adesso la tua prova procede e te la vedrai faccia a faccia con me, attenta a quello che scegli>> mi misi la tuta la mia solita maschera che mi proteggeva da tutto e da tutti ed entrai dentro la stanza.
<< Carissima amica mia, la tua prossima prova è semplice io ho due antidoti tu devi scegliere quello giusto per il morso che hai appena preso, ecco a te un indizio>> andai per passargli il foglio, ma lei invece di prendere il foglio mi prese per il braccio e mi scaraventò a terra. Prima che potesse fare altro mi alzai ed attivai il collare elettrico che come sempre mettevo a tutti i detenuti.
<< Non ci riprovare, altrimenti ti lascio marcire qui dentro>>.
<< Ah sì, se ti prendo di faccio nuovo>> si scaraventò di nuovo verso di me e mi diede un pugno nello stomaco, prima che potessi attivare il pulsante che avrebbe rilasciato un'altra scarica elettrica, lei si mise a cavalcioni su di me, mi diede altri pugni e quando finì di massacrami la pancia passò alla faccia. Levò la maschera e mi vide in faccia.
<< Tu? Io ti uccido, bastardo, chi cazzo ti credi di essere>> mi diede un'altro pugno, questa volta in faccia, riuscì a farmi sanguinare il naso.
Caricò un altro destro e prima che arrivasse sulla mia faccia lei cadde a terra dolorante. Paolo prontamente entrò dentro la stanza e la colpì alla testa con un matterello da cucina.
<< Quello è il mio? Della mia cucina?>> chiesi io dolorante per terra.
<< Sì, non sapevo che prendere>>.
La cara Jasmine adesso si trovava a terra agonizzante e prima che perdesse conoscenza parlai con lei.
<< I miei giochi hanno uno scopo ben preciso, ovvero far capire alle persone cosa sbagliano. Nella prima prova non dovevi comandare Chiara e sei riuscita a superarla grazie alla sua forza di volontà e non alla tua. Nella seconda dovevi per prima cosa fidarti di me, seguire i consigli di Chiara, non fare la bambina con i tuoi comportamenti idioti e per una buona volta ragionare razionalmente senza farti prendere dal tuo carattere impulsivo e in certi casi arrabbiato>>.
<< Ahiaaa>> fu la sua risposta.
<< Tu non hai fatto nulla di tutto ciò, per me tu hai perso, dovevi comportarti bene e fidarti di me, ma come sempre devi fare la superiore e la cazzuta, adesso sai cosa ti dico puoi marcire qui dentro. Guardami in faccia!
Da quando ti ho conosciuto una cosa non ho sopportato di te, la tua insolenza e, adesso la pagherai tutta, per la prima volta anch'io mi definisco un fottuto killer, per me puoi morire non cambierò idea>> la lasciai per terra ed andai via a pulirmi il naso e riprendermi.

L'OsservatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora