49-Avanti il prossimo

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<< Alzatiiiiiii!!! Dobbiamo andare a fare un gioco>> feci irruzione nella sua stanza e gli saltai sul letto.
<< Ma sei pazzo, lasciami dormire il gioco può aspettare>>.
<< Io ti resto qua, sullo stomaco>>.
<< Levati>> si girò di lato e mi fece cadere a terra.
<< Aiaaa, mi hai fatto male>>.
<< Buono così non mi svegli più in questo modo>>.
Mi alzai andai nella stanza musica dove attivai l'impianto stereo e misi a tutto volume musica rock, la prima che trovai. Dopo tornai nella sua stanza:<< Ti piace questa musica, ti aspetto di sotto coinquilino>> scesi di sotto e misi la colazione a tavola; quella mattina prima di svegliare Paolo uscì e andai a comprare alcuni libri, dei quaderni nuovi e inoltre passai da un bar e presi dei cornetti.
Mentre aspettavo che il mio coinquilino si svegliasse, preparai un fagotto dove misi del cibo per Chiara, andai giù e lo introdussi tramite la fessura che si trovava sotto la porta, simile alla portiera per i cani che si mettono sulle porte.
Quando tornai di sopra trovai Paolo seduto a tavola:<< Dove sei stato?>>.
<< A dargli la colazione, per la prova che affronterà deve mettere su tante forze ed assumere tanti liquidi, appena parlerò con lei le darò un consiglio e dopo le darò anche le bevande che gli serviranno>>.
<< Niente spoiler, dopo scopro tutto>>.
<< Va bene>>.
Perdemmo un bel po' di tempo a fare colazione tanto non avevamo nulla da fare.
Quando finimmo io andai a cambiarmi e anche Paolo. Ci incontrammo nel corridoio, lo presi dal braccio e lo portai fino alla scantinato:<< Si comincia, per adesso voglio solo parlare con lei e tu scriverai tutto quello che dice, ok?>>.
<< Va bene>>.
Gli presi carta, penna e una sedia per sedersi, attivai la stanza ed iniziai a parlare con lei.

<< Ciao mia cara amica, io sono L'Osservatore, sicuramente avrai sentito parlare di me. Io ti ho osservato e anche in questo preciso istante ti osservo, tu invece non hai mai fatto caso a me e soprattutto adesso non mi potrai vedere, bello come gioco no? Sei stata la mia fonte di osservazione per un bel po'>>.
<< Cosa vuoi da me brutto mostro!?!>> iniziò a piangere e questo mi dispiaceva perché in fondo era una brava ragazza, peccato che non rispettava la sua vita.
<< Per adesso voglio solo parlare, ti va?>>.
<< Cosa vuoi sapere?>>.
<< So che ti tagli è questo quello che mi ha portato a prenderti>>.
<< Come fai a saperlo, io non l'ho detto a nessuno>>.
<< Ho visto di persona le tue braccia, perché lo fai?>>. 
<< Mi fa fastidio parlarne e dopo non ti interessa. Ti dico solamente che la mia vita non mi piace>>.
<< Proprio questo volevo sentirti dire, se mi conosci saprai sicuramente che io difendo il dopo preziosissimo della vita, tu ogni giorno la calpesti, tu rischi di morire ma non hai il coraggio di farlo realmente quindi adesso sperimenterai la morte vera e propria, non ti farò perdere due misere gocce di sangue ma ben altro. Ti do un consiglio bevi tanta acqua, te la sto portando>>.
<< Va bene>> presi l'acqua, mi misi la maschera ed andai da lei, non si mosse da terra, era ferma lì a guardami. Posai le casse di acqua a terra e prima di andarmene dissi:<< Il tuo gioco inizia ora!>> chiusi la porta a chiave ed andai via.
Tornai nella stanza principale dove si trovava ancora Paolo, spensi tutto tranne la luce e andammo via.

Tornammo in cucina e Paolo si mise ai fornelli io invece andai a prende dei fogli e mi misi a scrivere parte del saggio.
<< Che cosa gli farai fare?>> mi chiese curioso Paolo.
<< Verserà tanto sangue, ti posso dire solo questo>>.
<< Ma già lo versa tutti i giorni secondo te è adatta la prova?>>.
<< Visto che è abituata adesso lo rifarà, però aumentando la dose>>.
<< Capito...secondo te esce viva dal gioco?>>.
<< Non lo so, è molto debole e dopo la vedo così persa, senza un appoggio, vedremo>>.
<< Capito...>> quando il pranzo fu pronto mangiammo e subito dopo io mi preparai per la lezione pomeridiana di psicologia. Non ero per niente pronto a rivedere Alessandra.

Arrivato all'università la vidi che passeggiava fuori dalla scuola, era a telefono, questa volta non potevo ignorarla ne tanto meno restare fuori ed entrare all'ultimo minuto.
Posteggiai l'auto scesi ed andai verso di lei.
<< Oh sisi, devo andare ciao...ciao>>.
Chiuse la chiamata e posò il telefono. Dopo mi guardò e mi venne in contro per salutarmi, era tutta sorridente:<< Ciao Matto>> mi salutò sulla guancia.
<< Ciao Ale, come mai così felice?>>.
<< Perché mia madre mi ha regalato un bellissimo viaggio a Londra questa estate e io sono felicissima>> rideva dalla gioia e io a vederla così felice mi sentivo contagiato.
<< Sono felice per te>>.
<< Sta sera festeggiamo, che ne dici?>>.
<< Volentieri>>.
<< Dillo a Paolo io chiamo Sofia>> avvisammo gli altri che accettarono la proposta.
<< Dove andiamo?>>.
<< Andiamo in un posto diverso, al ristorante Mare Blu>>.
<< È un po' caruccio>>.
<< Fregatene pago io>>.
<< Non mi sembra giusto>>.
<< E io che dovrei dire di tutte le volte che hai pagato tu, zitto è subisci>>.
<< Va bene, hai vinto>> alzai le mani in segno di resa.
<< Avanti andiamo>> entrammo dentro il plesso e ci sedemmo ai nostri soliti posti.
Anche questa volta la lezione fu occupata dalle interrogazioni, io ne approfittai per scrivere mentre Alessandra usava il telefono e scherzava con qualcuno.
Quando finì me ne andai dopo aver salutato Alessandra.
Arrivato a casa mi andai a fare una doccia, mi preparai e dopo aspettai Paolo in soggiorno.
<< Eccomi qua, andiamo?>>.
<< Sì, andiamo>> arrivati al ristorante scelto da Alessandra entrammo e lei era già seduta con Sofia.
Ci accomodammo con loro e ci mettemmo a parlare, Sofia e Paolo erano molto più amichevoli io ed Alessandra molto più chiusi, quasi imbarazzati. Stare uno di fronte all'altra non aiutava per niente, nonostante questo la serata procedette bene. Parlammo di scuola, di hobby e pian piano ci accorgemmo di quanto fosse simpatica Sofia. All'apparenza è molto appariscente è quasi snob ma dopo si rivela essere molto simpatica e molto alla mano. Non si faceva scrupoli a dire la verità, a dire qualche parolaccia, a confidarci anche qualcosa di bello o brutto. Apprezzai molto questo lato di Sofia, per la prima volta potevo dire di conoscerla e fidarmi, stessa sensazione ebbe Paolo che a fine serata restò folgorato da Sofia; Alessandra invece già la conosceva, uscirono anche insieme un paio di volte quindi lei già la considerava un'amica.

Quando finimmo di mangiare, Alessandra e Sofia andarono via insieme, io e Paolo andammo a casa mia....

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