28-Progetti

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Mi svegliai in ritardo, perché la sera prima tornai tardi a casa, mi preparai di corsa e scappai a scuola.
<< Ciao Paolo, grazie per avermi tenuto il posto>>.
<< Di nulla, come mai così in ritardo tu?>>.
<< Mi sono riaddormentato>> sorrisi come uno stupito e lui sorrise con me.
<< Tranquillo, ancora la lezione non è iniziata; una cosa quando mi fai lo schema della scorsa lezione che non so dove trovarlo?>>.
<< oggi vieni da me che lo facciamo insieme>>.
<< Ok, dopo mangiato vengo>>.
La lezione fu su un nuovo autore ovvero Democrito e la sua teoria dell'atomismo.
<< Questo lo dobbiamo fare?>> mi domando Paolo nel bel mezzo della lezione.
<< Se ne sta parlando sì, vuoi eliminarlo per caso? ti assicuro che è facile>>.
<< Non lo voglio eliminare, comunque sì è abbastanza facile, ho preso anche appunti>>.
<< Bravo>> quando finì la lezione andammo fuori e rimasi con lui ad aspettare la madre che arrivo subito dopo:<< Ciao Matteo, tutto
bene?>>.
Risposi educatamente:<< Sì, lei?>>.
<< Tutto bene, grazie per il libro, non dovevi e grazie anche per l'aiuto che dai a mio figlio, con te riesce ad applicarsi meglio>>.
<< Confidi di più in suo figlio, è molto in gamba e sopratutto capisce tutto>> quanto volevo capisse che Paolo aveva solo bisogno di attenzione, all'inizio con me non parlava, era timido, nervoso, si isolava con il telefono, da quando ha iniziato a fidarsi è diventato un'altra persona, se solo avesse capito che il suo chiudersi non aiutava il figlio, se solo avesse compreso che buttandolo giù lui si sarebbe chiuso di più.
<< Capito, forse a qualche qualità che non mostra a tutti>> rispose guardando il figlio.
<< Avrà la possibilità di rendersi conto che suo figlio nello studio è impeccabile, aveva solo bisogno di una dritta>>.
<< Sì vedrà, se non ti dispiace andiamo>>.
<< Oh no, arrivederci, a più tardi Paolo>> li salutai e andai via.

Arrivato a casa, decisi di mangiare e di guardare la tv, girai molti canali fino a quando trovai un telegiornale e finalmente trasmettevano la notizia di Marta: "giovane ragazza trovata morta questa mattina. L'ora del decesso si pensa sia stato due notti fa, è un suicidio e l'autopsia lo conferma, si uccise con un veleno lo stesso trovato in circolo nel suo corpo, dopo l'assimilazione il cuore si fermo nel giro di un'ora. Parlano di lei i familiari" la notizia continuava con la testimonianza della madre e della fidanzata.
La madre disse: "era una ragazza, solare che si godeva la vita, era la mia unica figlia, non so bene cosa l'abbia spinto a fare questa scelta" una dichiarazione molto breve e quasi senza sentimenti, come se non gli interessasse più di tanto.
La fidanzata disse: " io l'amavo molto, era la mia fonte di vita, ultimamente era molto cambiata, era più aggressiva ma non avrei mai pensato che si sarebbe uccisa. Non gli importava molto della vita ma andava sempre avanti, aveva dei sogni che voleva realizzare e...basta non ce la faccio a parlarne, scusate" la fidanzata si misi anche a piangere, dei due era la più dispiaciuta. Oltre a loro non parlò più nessuno, né un'amica né altri parenti, nemmeno suo padre, veramente a quest'ultimo non fregava niente di lei. Dopo aver ascoltato la notizia e aver finito di mangiare, sparecchiai e aspettai Paolo.
Driiin: andai ad aprire.
<< Ciao>>
<< Ciao, vieni entra>> una volta entrato lo feci accomodare in soggiorno.
<< Oggi non hai voglia di fare nulla?>> mi chiese di punto in bianco.
<< Certo che no, era per non pressare con lo studio>>.
<< Pressare?! Veloce, spiegami queste cose così finiamo prima>> disse ironico.
<< Ok, allora cominciamo, dove preferisci metterti?>>.
<< In fondo al labirinto>>.
<< Ok, aspetta qua che vado a prendere i libri>> Salì di sopra, presi i libri e quando scesi al piano di sotto trovai Paolo seduto all'incontrario sul divano, con le gambe nello schienale e la schiena nella zona dove ci si siede.
<< Tutto a posto? Cosa staresti facendo?>> chiesi un po' scioccato.
<< Questa posizione serve per far fluire meglio i pensieri>>.
<< Se lo dici tu, comunque da piccolo anch'io mi mettevo sempre così>>.
<< Sai a cosa ho pensato?>>.
<< No>>
Esitò un attimo:<< Al gioco che mi avevi proposto per mia madre, voglio che tu lo faccia il prima possibile, sappi che mi fido di te e che rivoglio mia madre, sono sicuro riuscirà a superare le prove, lei è forte>>.
<< Inizierò a preparare tutto il prima possibile, ti avviso io quando iniziare>>.
<< Ho portato il computer, quando vuoi lo proviamo>>.
<< Più tardi lo proviamo>>.
<< Ok>> una volta finita la conversazione andammo in fondo al labirinto per studiare, prima però Paolo si mise a dare un po' di mangiare ai pesci; dopo aver finito si sedette al tavolo.
<< Cominciamo?>> chiesi.
<< Sì, prendo il quaderno per gli appunti>>.
<< Prima ti spiego i vari stadi della filosofia>>.
<< Ok, comincia>>.
<< La filosofia alla sua nascita nel 600 a.C cercò le risposte esistenziali nella natura, infatti i primi filosofi si chiamano filosofi della natura, in particolare si cercava di capire come nacque il cosmo, questo primo periodo è chiamato periodo cosmologico. Successivamente l'attenzione si sposta sull'uomo questo periodo si chiama periodo Antropologico; quando si conosce a fondo l'uomo si inizia ad indagare sulla realtà che lo circonda e come la percepisce ogni singolo uomo, si parla del problema dell'essere ovvero come si può definire un essere esistente e non esistente, questo periodo è chiamato Ontologico. Dopo la realtà e l'essere in se si parla di condotta dell'uomo infatti nasce la filosofia Etica, che parla e indaga sulla condotta dell'uomo. L'ultima filosofia è quella Religiosa che nasce attorno all'anno 0, parla della salvezza dell'uomo e del messaggio di Cristo, appunto si occupa di difendere e spiegare la religione che nacque con la venuta di Cristo. Naturalmente dopo continua ma per adesso non ti serve sapere gli altri stadi>>.
<< Ok, non è difficile solo mi devo fare uno schema dettagliato>>.
<< Io ne ho uno se vuoi puoi farci una foto>> dopo aver fatto la foto, cominciammo a fare l'altro autore.
<< Facciamo Democrito>>
<< Democrito nasce ad Abdera nel 460 a.C. anch'esso era un filosofo della natura. A lui si deve la teoria dell'atomismo, disse che tutto è creato da materia e la parte più piccola della materia è l'atomo, per lui l'atomo è indivisibile e illimitato. Per quei tempi arrivare a questa supposizione era impossibile poiché non si avevano le scoperte scientifiche, più avanti, infatti, si saprà che l'atomo è divisibile in particelle subatomiche. Tornando a Democrito possiamo dire che tutto è creato da atomi, quest'ultimi unendosi formano gli oggetti, nella natura dell'atomo stesso si ha un principio per la quale un atomo può formare una cosa specifica e non altro. Inoltre, per Democrito, l'anima è formata da atomi e l'essere umano conosce tutto quello che ha attorno grazie hai movimenti degli atomi dell'oggetto e quelli della nostra anima, tramite dei flussi si incontrano e all'uomo è possibile conoscere quello che ha attorno>>.
<< È tutto qui?>>.
<< No, manca il principio di necessità che non abbiamo fatto ma io ti faccio fare perché tanto lo faremo>>.
<< Ok>>.
<< Il principio di necessità devi scriverlo nel dizionario personale. Allora è un principio che ha ogni cosa, è una caratteristica dell'oggetto stesso per la quale ha in se qualcosa che deve accadere. Un esempio pratico: una bomba ha come caratteristica quella di scoppiare è una caratteristica che possiede non è necessario che accada ma è inevitabile. Capito?>>.
<< Sì, con l'esempio è più comprensibile più o meno>>.
<< Nel libro ne troverai altri lo capirai meglio, torniamo dentro?>> una volta rientrati continuammo a parlare di scuola:<< Leggi la parte nel mondo di Sofia e nel l'enciclopedia, inoltre metti la parola nel dizionario>>.
<< Sì, farò tutto>> nel frattempo presi qualcosa da mangiare, presi una scatola di biscotti misti e chiesi a Paolo:<< Il latte lo prendiamo vero?>>.
<< Certamente>> entrambi sorridemmo e mentre preparavo tutto Paolo ebbe una bellissima idea:<< Andiamo a mangiare giù così ti faccio vedere il computer>>.
<< Ottima idea, prendi la scatola e
scendiamo>> una volta arrivati, aprì la stanza blindata e poi lo feci accomodare nella stanza che fungeva da centralino:<< Accomodati nella sedia e prepara tutto>> nel frattempo andai a prendere un'altra sedia e mi sedetti accanto a lui.
<< Hai bisogno d'aiuto?>> chiesi per rendermi partecipe perché lui riusciva benissimo a fare tutto da solo.
<< Sì, fammi vedere come gestisci tutte le stanze>> gli feci vedere come gestivo: le porte, le telecamere, le stanza, le mura, i cip, i microfoni.
<< Questo computer è debole, fidati, allora questo prenderà il posto del tuo, mi occuperò di tutto io>>.
<< Quello che hai visto l'ho fatto tutto io, diciamo che mi intendo di tecnologia, ma cederò il posto a te>>.
<< Per la prima volta so fare qualcosa meglio di te>> disse con tono ironico.
<< Già, ma non vantarti troppo>>.
<< E tu non fare lo sbruffone>> sorridemmo entrambi.
<< Quando vuoi farlo?>> chiesi.
<< Per te domani va bene?>>
<< Ottimo>> finimmo la merenda e continuammo a parlare ancora di tecnologia e manutenzione. Dopo andò via perché era tardi.

Quella sera la passai rilassandomi sul divano e guadano la televisione.

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