Arrivai per prima a scuola e come sempre decisi di ascoltare qualche canzone per non annoiarmi, ma quella maledetta frase di Wonho continua a martellarmi la testa.
«Hey Sveva» mi chiamò Minhyuk picchiettando la sua mano sulla mia spalla
«Oddio santissimo!» disse in preda allo spavento, mi portai una mano al petto.
«Scusami non volevo» si scusò lui.
Respirai cercando di regolarizzare i battiti e il respiro, che si era fatto pesante.
«Tranquillo. Buongiorno anche a te comunque» dissi poi ridendo provocando un sorriso anche a lui.
«Ieri per caso Wonho è venuto in palestra da te?» mi chiese ad un certo punto
Mi bloccai.
«S-sì. Perc-ché?» gli chiesi preoccupata.
«Non è venuto a casa con me. Mi chiedevo dove fosse stato...» rispose lui
Io annuì più volte
«È successo qualcosa?» mi chiese poi un po' preoccupato
Qualcosa?
Gli sarei scoppiata a ridere in faccia a momenti.
«Nono, è venuto a restituirmi il materiale che gli avevo imprestato nell'ora di chimica» dissi io mentendo.
Odiavo farlo soprattutto con le persone a cui volevo bene, ma non avevo altre alternative.
Per tutta la mattinata Wonho non tolse i miei occhi da me e mi venne in mente la sua frase.
Nell'intervallo scesi e andai nell'aula degli insegnanti dove trovai il professore di educazione fisica.
Menomale!
«Scusi professore, avrei bisogno di parlarle» dissi io
«Arrivo subito cara»
Aspettai cinque minuti fuori da quell'aula finché non lo vidi uscire.
Gli chiesi se Wonho sarebbe potuto ritornare a ballare con me, inventai un'altra scusa e cioè che riuscimmo a trovare un punto di incontro.
Lui all'inizio non era molto d'accordo, ma bevve senza problemi quella scusa, dandoci il permesso.
Sentì poi la campanella suonare così lo salutai dirigendomi in classe.
Come ogni mercoledì saremmo dovuti rimanere fino alle quattro e mezza del pomeriggio per il rientro. Odiavo troppo quel giorno della settimana.
Alla fine della penultima ora Wonho chiese di andare in bagno, anche se sapevo già avrebbe colto quell'occasione per andare a farsi un giro... Chi non lo farebbe?
Per nostra fortuna la professoressa di economia non venì a scuola e venne una professoressa dell'indirizzo commerciale in quelle due ore di supplenza
«Signorina Park potrebbe scendere in aula professori a prendere le verifiche dell'altra classe?» mi chiese ad un certo punto
«Va bene» mi limitai a dire
Almeno avrei avuto la possibilità di cambiare aria e sgranchire le mie povere gambe.
Entrai nell'aula professori, presi le verifiche e mi diressi in classe. Superai il bagno dei ragazzi quando qualcuno mi tirò da un braccio spingendomi contro al muro, facendomi cadere i fogli che avevo in mano.
Era lui.
«Cazzo Wonho» dissi spingendolo via da me controllando il volume della mia voce
Mi chinai per raccogliere le verifiche.
«Aiutami stupido» lo improverai poi
Lui rimase in piedi davanti alla mia figura quando si chinò tirandomi su da un braccio. Mi spinse di nuovo contro quella parete fredda.
Cercai di mandarlo via ma le sue mani presero le mie portandole vicino ai miei fianchi tenendole ferme.
Lui avvicinò poi la testa al mio collo. Sentivo il suo respiro caldo e questo mi fece venire i brividi.
«Lasci-» provai a ribattere
«Te l'ho detto che prima o poi ti avrei fatta mia, babbea» mi precedette lui
Stavo iniziando ad avere paura della persona davanti a mme.
Ad un certo punto si staccò dal mio corpo tenendo ancora le mie mani. Spostava lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra. Io me ne accorsi e distolsi lo sguardo.
Lasciò violentemente i miei polsi per poi abbassarsi e raccogliere i fogli che lui stesso mi aveva fatto cadere. Si alzò, me li porse e s'incamminò verso le scale. Durante tutti i suoi spostamenti rimasi come pietrificata
«Ti muovi babbea?» disse acido
Quella frase mi riportò alla realtà.
Senza rispondere strinsi tra le mani quei fogli e lo raggiunsi, salimmo insieme fino ad arrivare in classe, entrammo e la professoressa rivolse uno sguardo prima all'orologio, che avvolgeva il suo polso, e poi a noi.
«Vi eravate persi? Poi perché tu signorino Lee sei salito con lei se eri uscito prima?»
Io girai la testa fulminandolo con lo sguardo nel mentre speravo non dicesse cavolate
«Stavo tornando in classe e per sbaglio l'ho urtata facendole cadere i fogli. Così l'ho aiutata a raccoglierli. Mi dispiaceva...» rispose lui
'Mi dispiaceva...'
Non poteva averlo detto veramente.
Mamma mia che bipolare! Passava dall'essere odioso, acido e srafottente a fare il finto ragazzo gentile, in meno di cinque secondi
L'orario di uscita arrivò abbastanza in fretta e dopo aver salutato i miei compagni mi diressi alla fermata del pullman.
Nel prendere le cuffiette dallo zaino mi accorsi della presenza di Hoseok.
Sembrava la mia ombra, mi seguiva ovunque andassi... Non mi lasciava respirare
«Ora mi segui pure?» gli chiesi non guardandolo in faccia nel mentre controllavo gli orari del bus.
«In realtà sto andando dal tuo fidanzatino Minhyuk»
Gli rivolsi solo un'occhiata di odio, senza rispondergli
Io e Wonho scendemmo alla stessa fermata poiché doveva andare da Min, essendo uscito nella pausa pranzo.
Mi accompagnò a casa e nel mentre il suo telefono squillò.
«Pronto?» girandosi verso di me
«Sì è qua con me»
«Va bene»
Mi porse il telefono.
«È Minhyuk» disse e io presi il suo Samsung S8 in mano.
«Hey Min»
«Sì certo, domani te lo porto»
Mi misi a ridere e poi guardai Wonho il quale sbuffò e mi strappò il suo telefono dalle mani.
«A dopo»
«Sì la sto accompagnando» continuò.
Chiuse la telefonata e ripresimo a camminare arrivando davanti al cancello di casa mia dopo qualche minuto
«Okay grazie» gli dissi
Lui annuì per poi andarsene poi entrai chiudendo la porta dietro di me.
Quella sera non riuscii ad addormentarmi. Continuavo ad avere troppe immagini di quel pomeriggio e del giorno prima.
Scorrevano senza sosta come se stessi assistendo ad un corto metraggio.
Tutti quei suoi cambiamenti mi facevano troppo dubitare sui sentimenti che potevo provare, era lui stesso il problema.
POV'S WWONHO
Quella sera non smisi di pensare un attimo a lei, al suo corpo e al suo profumo
Per distrarmi decisi di ascoltare un po' di musica, almeno mi avrebbe aiutato a pensare ad altro.
Accadde il contrario.
Avevo solo lei in testa.
Ad un certo sentì un qualcosa di strano alla pancia
Decisi poi di sdraiarmi non facendo caso al resto.
Mi addormentai in meno di cinque minuti
...
ANGOLO AUTRICE
Bonaaa seraaa, saluta Sveva.
No la smetto.
Non voglio dire nulla se non cosa ne pensate? Cosa pensate stia succedendo ai questi due?
Commentate su su.
E poi... Ho tantissime idee in mente riguardo ad altre storie. Che ne dite? Siete interessati a saperle?
Alla prossima 😘
S💗
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❛❛ Stuck ❜❜ Wonho
Romancecompleta✔️ \\ IN REVISIONE // My eyes are only fixed on you ~ stuck « Siamo amici, dobbiamo allontanare i nostri sentimenti e imparare a conoscerci l'un l'altro... Eppure ti amo. Sarebbe strano se lo gridassi al mondo? » credit to owner: @svevaxxjoo...
