­❛❛ Stuck ❜❜ Wonho

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Il giorno tanto atteso arrivò ed io ero più in ansia del solito, nonché fosse una novità...
Mi misi d'accordo con Min per andare insieme al luogo stabilito, anche perché di sicuro mi sarei persa nelle minuscole vie del centro, conoscendo le mie capacità in campo "orientamento".

Erano le 18, avevo esattamente 50 minuti per volare a prepararmi ed io ero appena arrivata a casa con mia madre, così appena entrammo corsi in camera e presi un vestito di un blu scuro, me lo avevano regalato i miei per Natale, con cui abbinai dei collant neri e degli stivaletti di cuoio, dello stesso colore.
Per il trucco feci una cosa molto leggera: ombretto nero verso fine palpebra e un po' di mascara. Passai poi al farmi qualche leggero boccolo qua e là, guardai poi l'orologio: le 18:40.
Uscì così dal bagno e corsi in camera mia per prendere la borsa con il telefono e il regalo per Changkyun.
Dopo aver salutato i miei, perché nel frattempo era arrivato anche mio padre dal lavoro, mi diressi verso la casa di Min.
Dovetti aspettare pochi minuti e una volta arrivato al cancello, dove lo stavo aspettando, mi resi conto della presenza di Wonho; dopo esserci salutati ci incamminammo verso la discoteca.

Ero ancora arrabbiata con lui, ma come potei notare, a lui non poteva importare nulla della situazione e soprattutto di come potevo stare io.

Una volta entrati nel locale ci dirigemmo verso dei divanetti a noi riservati per quel giorno, dove c'erano già tutti gli altri.
Incominciammo ad ordinare qualche cocktail, io ne scelsi uno semplice: succo di fragola e san bitter rosso, mentre gli altri presero qualcosa di più elaborato, forse anche qualche alcolico leggero.
Rimasi qualche secondo ad ammirare il mio bicchiere: l'aspetto era invitante, l'odore anche, poi decisi di assaggiarlo non pentendomi della scelta.

C'era un sacco di gente ubriaca e strana.
Finito di bere tutti andarono a ballare, io invece rimasi seduta lì dove mi trovavo e stessa cosa fece Wonho.
La discoteca era l'unico luogo che avevo sempre odiato perché odiavo troppo rumore e la conseguenza era quella.

Dove mi giravo, mi giravo vedevo sole persone ai banconi ad ordinare drink su drink, altre invece a filtrare con persone sconosciute
Ad un certo punto vidi un ragazzo sui venticinque anni di età avvicinarsi per poi accovacciarsi alla mia altezza
«Hey ciao bellezza»
«Ti andrebbe di venire a ballare con me?» mi chiese e una vampata di alcol misto a fumo entrò nelle mie narici. Intanto con la coda dell'occhio vidi Wonho puntare lo sguardo su di me, almeno così sembrava
«No ti ringrazio» risposi mostrando un sorrisetto falso e lui se n'è andò senza aggiungere altro.
Altro che leggera vampata, mi fece venire il voltastomaco!

Dopo qualche minuto una ragazza tirò Wonho dal braccio portandolo a un dei tanti banconi presenti in quell'enorme sala, così mi ritrovai lì seduta, da sola.

Dopo altri minuti quel ragazzo di prima fece di nuovo capolino: era più ubriaco di prima poiché barcollò un paio di volte prima di raggiungermi
«Eccomi di nuovo bellezza» sputò
«Ancora tu?» gli chiesi non ricevendo alcuna risposta
«Sei da sola?» mi domandò avvicinandosi di più a me prendendomi da un braccio, obbligandomi così ad alzarmi
«Cosa vuoi?» gli urlai contro fermandosi
«Voglio te piccola, forza andiamo a bere qualcosa. Ci divertiremo stasera» disse riprendendo la sua strada con il mio polso tra la sua mano. Ad un certo punto si bloccò e davanti a lui c'era Wonho da solo.

«Lei non va da nessuna parte» sbottò mettendo la sua mano sul petto di lui
«Ma guarda questo ficcanaso!» disse a sua volta guardandomi
«Sono il suo.ragazzo» sbottò Wonho calmo scandendo le ultime parole.
La mano allentò pian piano la presa sul mio polso, fino a lasciarlo
«Quindi se non ti dispiace mi riprendo ciò che è mio» terminò lui prendendomi per mano per poi appoggiarla sul mio fianco allontanandoci da lui.
Mi stava battendo forte il cuore e le gambe mi tremavano, non riuscivo ancora a credere alle parole pronunciate poco prima da lui.