­❛❛ Stuck ❜❜ Wonho

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La piglia di rami passò così dalle mie braccia alle sue e ritornammo allo spiazzo.
...

Non capivo il motivo di quel suo gesto, ma una cosa la sapevo: quando si comportava così con me, non mi dispiaceva affatto, era come se potesse farmi dimenticare tutte le volte che ci trattavano male o litigavamo
Quando tornammo ritrovammo i ragazzi presi nell'accendere un fuoco, che ci sarebbe stato utile per combattere il freddo della notte e cucinare qualcosina per saziare il nostro appetito.
La buona cosa era che almeno di giorno, essendoci l'influenza del mare, il clima era accettabile!
Mi avvicinai così a loro per aiutarli.
«Potrei provare io...» dissi offrendomi
«Ma se non hai nemmeno la forza di portare due rametti!» controbattè Wonho

Come se fossi stata io a chiedergli quel favore! Volevo prenderlo a schiaffi

Lo guardai di storto e lui fece spalluccie per allontanarsi.
Mi misi all'opera riuscendo a far nascere una piccola fiammella che i ragazzi senza perdere tempo, alimentarono e crebbe fino a diventare una grande fiamma arancione.

«Avevi detto di non essere mai stata in campeggio!» disse Kihyun sorpreso
«Bhe qualcosa ci avevano insegnato durante le gite nella scuola in Italia» gli spiegai alzandomi in piedi e mostrando un sorriso.
«Grazie per averci salvato» aggiunse poi Jooheon ridendo
«Addirittura!» mi misi a ridere anche io

Dopo averli aiutati nello sistemare i tronchi più grossi intorno al falò a mo' di sedie, ci spostammo più in là per passare a montare le tende.
Ci dividemmo in quattro gruppi e lavorando tutti insieme riuscimmo a mettere in piedi 4 tende dalle dimensioni notevoli.
Dopo aver finito di montare la tenda che portò Jooheon, mi spostai per aiutare anche gli altri
Stavo finendo di incastrare la tela al paletto di ferro quando sentì degli strani rumorini provenire dal mio stomaco e portai subito le braccia sulla pancia come se li avrebbero coperti.

«Qualcuno qua ha fame eh» disse Hoseok al mio orecchio
«Non penso siano problemi tuoi» gli risposi secca
«Bene avrei potuto darti qualcosa che avevo nella borsa, ma più che un panino sarebbe necessario un po' di zucchero per mettere a bada la tua acidità!» sbottò andandosene facendo scontrare le nostre spalle.

Ma senti chi parla di acidità!...

Arrivò finalmente l'ora di cena, sarei morta di dolore a causa dei crampi, a breve.
Mangiammo dei buoni hot-dog preparati con cura da Chang e ci raccontò come imparò a farli, soprattutto buoni come quelli; inoltre lui era il più bravo del gruppo a parlare l'inglese in modo fluido.
Io me la cavavo, ne ero riconoscente, ma mai quanto lui.
Durante le interrogazioni mi incantavo nel sentirlo parlare o comunque a dire qualcosa in quella lingua
Passammo poi a parlare delle varie attività che avremmo svolto nei prossimi tre giorni, non contando quello della partenza: durante il mattino avremmo fatto varie escursioni nei post qua vicino mentre nel pomeriggio qualche sport acquatico, organizzati dai centri sulla costa di Busan. Ero davvero elettrizzata già nel sentirli nominare, non vedevo l'ora fosse già il giorno seguente.

Eravamo talmente presi dal discorso che intanto il sole era tramontato lasciando il posto a un bella luna piena, di un colore giallo canarino, quasi tendente allo scuro.

«Penso si sia fatto tardi» disse Hyungwon prendendo il telefono per guardare l'orario
«Sono le 21:30» continuò alzandosi
Aiutammo a pulire e a togliere le avrei cartacce vicino alle panche e sistemammo le bibite in una piccola borsa frigo.

«Ragazzi prima che voi quattro eravate a raccogliere la legna...» disse Minhyuk indicando me, Wonho, Chang e Sho
«Noi abbiano un po' parlato per formare i gruppi per la notte» continuò poi.
Noi annuimmo nell'attesa che iniziasse a parlare e così andò.