• 26 • solo bugie

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«Ora capisci cosa intendo quanto dico che menti?»
...

You know that I care about you a lot”

Nel sentirlo pronunciare quella frase il mio cuore rallentò i suoi battiti... Mi aveva scoperta? Aveva scoperto il vero motivo per il quale mentivo e per il quale ero così vulnerabile soprattutto in quel periodo?

Abbassai gli occhi iniziando a fissare i miei jeans strappati che stavo torturando  con le mie mani.
Mi alzai dal letto, ma ecco che venni si nuovo tirata da lui, in maniera un po' brusca tant'è che ritornai seduta sul letto.
«Perché non mi puoi dire il motivo per il quale piangi?» disse calmo, ma io non risposi. Anche una sola parola avrebbe peggiorato la situazione e conoscendomi non sarei stata in grado di reggere quella menzogna che io stessa mi stavo raccontando
«Preferirei mi guardassi in faccia quando ti parlo per favore»
Il suo tono era diventato duro, potevo comprenderlo benissimo.
Feci come disse ed ecco che davanti a me ritrovai quelle pozze color cioccolato scuro, leggermente lucidi data la situazione, le sue labbra tremavano leggermente... Io? Ero nel suo stesso stato, gli occhi pieni di lacrime, un nodo in gola enorme e le labbra che chiedevano un loro contatto.
Sarei scoppiata a piangere a momenti così mi liberai bruscamente della sua presa alzandomi in piedi.
«Non c'è nessun altro motivo. Ora fammi finire il lavoro» dissi con la voce ferma cacciando indietro tutte le lacrime.

Terminai così di medicare anche il viso, fu dura cercare di non guardarlo ma con la coda dell'occhio potevo vedere benissimo che cercava un contatto visivo con me

«Buona notte Wonho»
La mia voce era fredda, ma in quel momento non trovai altra soluzione; da lui non ricevetti nessuna risposta così uscì da quella stanza dirigendomi nella mia.
Ero davvero sfinita infatti mi addormentai quasi subito con lui nella mente

POV'S WONHO
Era davvero diventata un'altra persona, quasi da non riuscire a riconoscerla. In questi ultimi giorni avevo provato a cambiare, ad avvicinarmi a lei, ma faceva di tutto per non far accadere ciò.

POV'S SVEVA
Il giorno dopo riuscì a svegliarmi da sola prima della sveglia; andai a chiamare Wonho e lo accompagnai in cucina.
Una volta aver finito la colazione andammo a vestirci per poi uscire di casa: l'avrei accompagnato a casa sua, la signora Shin dev'essersi di sicuro preoccupata un sacco!
Aveva ancora qualche difficoltà nel camminare bene, ma mi sarei resa disponibile ad andare con lui anche se fosse stato in grado di fare le miglia e miglia. L'unica cosa davvero positiva era che i vari lividi assunsero un colore del tutto diverso al giorno prima.

Bussai alla porta e venne ad aprirci sua madre che spalancò gli occhi e la bocca nel rivederlo.
«Salve signora» salutai facendo un inchino
«Entra pure cara» mi invitò prendendo nel frattempo sotto braccio suo figlio facendolo entrare.
«Non si preoccupi torno a casa. Tra qualche ora ritorneranno i miei da Osaka» dissi cercando di essere il più credibile possibile. Ebbe sì dovetti inventare una scusa che fosse il più applausibile possibile e così andò.

Faceva davvero male mentire, non tanto nel momento stesso in cui dicevo una certa bugia, ma soprattutto quando mi rendevo conto di quello che dicevo e con chi soprattutto però non sarei riuscita a stare un minuto in più con lui sotto il mio sguardo anche se in realtà tutta me stessa voleva stare accanto a lui!


«Ancora grazie per mio figlio» aggiunse e nell'allontanarmi da quella porta vidi Wonho voltarsi verso la mia immagine lontana dalla sua posizione.

­❛❛ Stuck ❜❜  WonhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora