Nel pomeriggio decidemmo di spostarci di qualche kilometro ad occidente da dove avevamo deciso di porre le nostre radici per quella piccola vacanza.
Dopo una mezz'oretta trovammo un centro di sport acquatici dove avremmo potuto fare surf, barca a vela, fare un giro sui motoscafi per visitare la baia di Busan o semplicemente visitare i fondali.
Avrei colto quell'occasione per provarli tutti dato che non mi capitò mai l'occasione per farli; solo un anno avevo fatto subacquea nei mari del sud del mio Paese d'origine e poi nient'altro.
Ci avvicinnammo per chiedere informazioni e dopo aver deciso ci dividemmo per dare inizio allo sfogo e al divertimento.
Hyungwon, Shownu e Minhyuk andarono a fare subacquea, Kiary e Chang e Jooheon a fare barca a vela mentre io e Kihyun decidemmo di provare a fare surf, Wonho invece decise di rimanere in quell'impianto mentre ci guardava andare verso il mare.
Non c'erano onde altissime che permettessero l'uso della tavola da surf, ma era comunque una buona occasione per iniziare a starci in equilibrio.
Dopo aver indossato la tuta termica ci dirigemmo verso quella distesa di acqua salata con tutti gli attrezzi necessari.
Kihyun riuscì a salire in piedi su quella tavola di legno al primo tentativo ed aveva una maestranza magnifica nell'usarla, io riuscì a malapena a rimanere seduta senza cadere in acqua.
Lo guardavo con gli occhi e la bocca spalancata: era veramente bravo!
Ci spostammo un po' più al largo, remando entrambi sdraiati quando ci fermammo per riposarci un po', almeno io. Ad un certo punto sentì la tavola traballare e poi vidi Wonho spuntare dall'acqua con la maschera, facendomi prendere un bello spavento!
«Cosa ci fai qui?» gli chiesi ritornando seduta
«Dalla spiaggia vedevo che avevi difficoltà a stare in piedi» rispose togliendosi quell'aggeggio dal viso, passandosi poi una mano tra i capelli neri e verdi.
Era davvero una bella visione, ma in quel momento mi stava dando sui nervi.
«E quindi ho deciso di venire ad aiutarti» continuò lui incrociando le braccia e appoggiandosi alla tavola dov'ero seduta.
Passarono 5 minuti e la situazione stava diventando imbarazzante.
«Allora iniziamo?» mi chiese ad un certo punto ed io annuì, non trovando altre opzioni da scegliere.
Lui salì ed io mi spostai all'estremità permettendogli maggior movimento, rimase in piedi senza alcun tipo di problema, anche essendoci qualche onda ogni tanto.
Lui mi mostrò le varie posizioni che avrei dovuto assumere e provai a riprodurle una volta tornato seduto.
I vari risultati furono me in acqua, ci provai per ben tre volte e il finale però continuava ad essere sempre lo stesso così mi convinsi a provarci per una quarta volta.
Salì sulla tavola rimanendo accovacciata su di essa, poi con calma mi tirai su cercando di rimanere più in equilibrio possibile, ma un'onda mosse il tutto sbilanciandomi, due mani si posarono all'improvviso sui miei fianchi evitandomi una quarta caduta, io rimasi immobile, portai le mie mani su quelle di Wonho ma lui me le spostò stringendo di più la presa, avvicinandosi poi alle mie orecchie.
«Vedo che il surf non fa per te, cara Sveva»
«Hai ragione» dissi.
In quattro e quattr'otto mi ritrovai davanti a lui a pochi centimetri dal suo viso.
«Allora il mio aiuto lo accetterai?» mi chiese ed io annuì allontanando sempre più la testa da lui poi mi lasciò improvvisamente riprendendomi dal braccio
Sei un fottuto odioso
Nella mezz'ora successiva riuscì ad imparare qualcosina, dovevo riconoscere che l'aiuto di Wonho mi servii parecchio e ci divertimmo un sacco tutti insieme poiché decidemmo di visitare la baia con i motoscafi.
Quella serata la concludemmo al falò, tra musica, scherzi, risate, canti e balli.
Vedevo Wonho diverso, nel vero senso della parola: cercava di aiutarmi quando avevo bisogno, mi parlava senza fare lo sgorbutico, non sempre, era cambiato e mi sentivo felice per questo.
I rimanenti tre giorni in quel posto paradisiaco e tranquillo, volarono in fretta tanto da non accorgermene nemmeno: ogni giorno sia al mattino che al pomeriggio ci impegnavamo nel trovare e nell'inventarci qualcosa che non ci avrebbe annoiato e così accadde. Ci divertimmo tantissimo, le esperienze furono numerosissime e non sarei mai riuscita a ringraziarli abbastanza per quel regalo di compleanno.
7 gennaio
Le vacanze purtroppo terminarono è quella mattina ricominciò la classica routine mattutina.
Come sempre ci esercitammo nella coreografia, non sbagliai una volta ed ero molto fiera di questo, d'altra parte non riuscivo più a riconoscere il Wonho che in quei cinque giorni mi stette sempre vicino. Era ritornato il ragazzo freddo, anche se aveva perso quel suo modo sgorbutico che aveva prima.
Parlava poco con me, se non in quei momenti in cui dovevamo darci consigli a vicenda.
14 gennaio
Quella mattina non andai a scuola poiché mia madre mi portò a fare gli esami del sangue, mia madre era fissata nel farmeli fare ogni anno e ogni anno mi toccava perdere un giorno di scuola.
Andò abbastanza bene, riuscì a distrarmi abbastanza grazie ai miei auricolari e alla musica che non mi abbandonavano mai.
Arrivata a casa andai a sdraiarmi in camera mia con l'intento di finire quella serie che avevo iniziato prima di partire, ma dopo nemmeno mezz'ora mi addormentai per poi risvegliarmi alle 15:30. Il bruciore era aumentato e senza farci tanto caso scesi in cucina per prepararmi una tisana.
All'improvviso sentì vibrare il telefono e mi ritrovai venticinque messaggi dei miei compagni.
Hyung "Sveva come mai oggi non sei venuta?"
Sho "Hey stai male?"
Kia "Unni stai bene?"
Joo "cosa ti è successo?"
...
In tutti quei messaggi il nome di Wonho non comparve nemmeno una volta.
Spiegai a loro il motivo della mia assenza e riuscì a tranquillizzarli poi ricevetti un'altra notifica, ma non feci in tempo a leggere il destinatario così uscì da quella chat e mi ritrovai un messaggio da parte di Wonho.
"Domani vedi di esserci per educazione fisica?"
Gli risposi con un semplice "Sì, ci sarò" e lui visualizzò senza rispondere.
Non ci rimasi male, ma mi sentivo strana, come se nel vedere quel messaggio la tristezza mi avesse invaso.
Non lo rinoscevo davvero; decisi di lasciare perdere anche se avevo la testa piena di domande a cui non sapevo darmi delle risposte.
POV'S WONHO
Ero tornato freddo nei suoi confronti, me ne resi conto dopo aver riletto il messaggio che le inviai.
Ero davvero stanco di comportarmi così, ma davvero non sapevo che fare.
Forse questa maschera di indifferenza che utilizzavo era solo un modo per non cadere di nuovo nella trappola dell'amore.
...
ANGOLO AUTRICE
Eccomi con il nuovo capitolo. Mi dispiace davvero tanto per non essere riuscita ad aggiornare ieri, da come previsto, ma in questi giorni ho avuto parecchi impegni e poi non avevo idee carine. I prossimi aggiornamenti saranno di mercoledì e sabato, come avevo sempre fatto perché i prossimi capitoli ce li ho già pronti e quindi non dovrei riscontrare problemi.
Anyway fatemi sapere cosa ne pensate e soprattutto se vi è piaciuto, lo spero!
Le sorprese arrivaveranno nei prossimi capitoli ~.~
S💗
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❛❛ Stuck ❜❜ Wonho
Storie d'amorecompleta✔️ \\ IN REVISIONE // My eyes are only fixed on you ~ stuck « Siamo amici, dobbiamo allontanare i nostri sentimenti e imparare a conoscerci l'un l'altro... Eppure ti amo. Sarebbe strano se lo gridassi al mondo? » credit to owner: @svevaxxjoo...
