• 18 •

406 29 9
                                        

«Sono arrivate le pizze!!» gridò Kiary dal salotto, fu così che ci allontanammo senza più aggiungere nulla, facendo finta non fosse successo niente e scendemmo in cucina per mangiare.
...

La serata si concluse tranquillamente, anche se un po' di imbarazzo nello stare vicino a Wonho, quando capitava, c'era ancora.
Feci fatica a capire e a credere a quel suo gesto, non sapevo come interpretarlo.
Provava qualcosa per me? Gli facevo pena? Voleva farmi capire qualcosa? Oppure voleva solo giocare con i miei sentimenti?
Non riuscivo a trovare una risposta a queste mie domande, anche se quella più applausibile era legata soprattutto all'ultima, altrimenti come si spiegava quella freddezza che continuava a vagare in lui e tra di noi?

Dopo esserci salutati andai in camera e mi sdraiai sul letto addormentandomi poco dopo.
Ci riuscì per colpa delle febbre e della stanchezza altrimenti con tutti quei pensieri in mente non ce l'avrei fatta.

POV'S WONHO
Non conoscevo nemmeno io il motivo di questi miei continui gesti, ma una cosa di sicuro la sapevo: non riuscivo a starle lontana.

Ero davvero innamorato o era solo attrazione?

POV'S SVEVA
Per fortuna la febbre, nella notte, diminuì così il giorno dopo potei andare a scuola.
I ragazzi mi accolsero a braccia aperte, nemmeno fossi mancata per tre anni!

Una volta aver fatto l'appello scendemmo in teatro per continuare con le prove, mi sentivo davvero in forma.

«Buongiorno ragazzi» disse il prof e noi salutammo a nostra volta, in coro
«Come sapete manca meno di un mese allo spettacolo, le coreografie sono pronte, voi ricordate tutti passi e siete tutti molto coordinati, però avevo bisogno di un piccolo stacchetto iniziale...» il docente fece una pausa ma nel vederci sorpresi e quasi tutti a bocca aperta continuò con la spiegazione

«Farete quattro turni in cui si esibiranno quattro coppie per volta, poi vi troverete tutti sul palco e si comincerà con la coreografia vera e propria» terminò e ci fu il silenzio più totale da parte nostra.
Non volava una mosca
Io involontariamente mi girai rivolgendo uno sguardo a Wonho e poi agli altri miei compagni.

«Se non ci sono domande comincerò ad elencare le varie coppie» aggiunse poi
Mano a mano iniziarono a formarsi fino a quando sul palco non rimanemmo io, Minhyuk, Wonho e Wendy

POV'S WONHO
Questa cosa mi fece venire un nervoso dentro, grande forse quanto una voragine.

POV'S SVEVA
«Minhyuk e Sveva, Wonho con Wendy» disse il prof così mi spostai nella direzione di Min posizionandoci al suo fianco

«Prof questa cosa non mi sta bene» cominciò Hoseok
«Scusi signorino Shin?» chiese il prof stupito dalla sua reazione
«Non sono d'accordo nel fare questo stacchetto iniziale» aggiunse lui
«Quale sarebbe il problema ora?»
«Manca un mese e se continueremo ad aggiungere parti andrà a finire che confonderemo tutto» sbottò lui
«Signorino questa è una mia decisione e così rimarrà. Non si permetta mai più di controbattere in questa maniera»
Lui sbuffò e ritornò al mio fianco.

POV'S WONHO
Subito subito mi venne difficile mentire al professore, ma bevve quella mia giustifica senza problemi... La verità? Non era di certo quella, non volevo che Sveva ballasse con qualcun'altro oltre a me. Ero geloso, esatto, geloso che qualcuno avrebbe dovuto sfiorare  anche per poco il suo corpo.

POV'S SVEVA
Nel frattempo che le altre coppie si esibivano noi quattro andammo  a sederci in platea, per aspettare il nostro turno. Wonho arrivò dopo di noi sbuffando e si sedette con quella sua poca delicatezza.

«Mi spieghi ora cosa ti prende?» gli chiesi calma alzandomi in piedi. Lui non mi rivolse uno sguardo.
«Wonho sto parlando con te» sbottai alzando leggermente la voce, cercando di non non disturbare gli altri compagni

«Niente, va bene? N.i.e.n.t.e» rispose quasi gridando scandendo quell'ultima parola che iniziò a martellarmi nella testa.
«Signorini Shin e Park siete esonerati da questa lezione e questo pomeriggio mi fermerete due ore in più per pulire la classe» disse il prof
«Perché?!» domandammo noi due in coro
«Così imparerete cosa significa il rispetto. Vi sento da qua!» sbottò e ritornai a sedermi.

Lo odiavo. Perché si doveva comportare in quel modo? Cosa gli passava per il cervello?

Partirono mano a mano le altre coppie e a noi non toccò altro che seguire quei movimenti e immagazzinarli nella testa.

Anche le ultime ore di lezione terminarono e la rabbia prese il sopravvento su di me quando la classe rimase vuota con me e Wonho soltanto. Io mi alzai sbuffando dirigendomi in bagno per prendere i vari stracci che avrei utilizzato per pulire, poco dopo fece lo stesso lui anche perché non vedevo altre alternative! Il silenzio regnava tra di noi e più giravo a guardarlo, cosa che facevo come minimo ogni minuto, più le domande prendevano posto nella mia scatola cranica: non lo riconoscevo più, dove era andato a finire il Wonho dolce e comprensivo di qualche giorno fa? La usava come tattica o trappola? In ogni caso aveva sbagliato preda, non ci sarei cascats un'altra volta.
Mi sembrava davvero di essere tornata all'inizio dell'anno dove per lui esisteva solo l'arroganza e la maleducazione.

Ad un certo punto bloccai ogni mio movimento e mi girai per guardarlo: aveva lo sguardo fisso su quella parete di mattonelle cupa e la sua mano girava a vuoto, nello stesso punto, si sarebbe formato un buco su quel muro a momenti. Scesi così dalla sedia che avevo utilizzato per arrivare nei punti più alti e lo raggiunsi, strappandogli poi lo straccio dalle mani, buttandolo dietro di me, da qualche parte dell'aula.

«Wonho ora o mi dici cosa ti prende o da qua non ci muoviamo. Perché ti comporti così da un momento all'altro? Prima mi baci e poi mi gridi contro?» sbottai. Sentivo un nodo in gola, tutto quello faceva male perché quando mi baciava mi faceva stare bene e non pensare a nient'altro, ma in momenti come questi saliva la voglia di lasciargli le cinque dita impresse sulla guancia.
Cominciai a sentire gli occhi pizzicare, ma riuscì a trattenermi dal piangere.

Lui raggiunse lo straccio che avevo lanciato poco prima e ritornò da me, continuava ad avanzare sempre di più costringendomi a indietreggiare andando a finire contro una fila di banchi, così appoggiai le mani vicino ai miei fianchi, per non cadere.

«Sai cosa succede? Che quando una persona inizia a prendere un posto fisso nel tuo cuore cominciano a darti fastidio tutte le varie cose che fanno le altre persone con lei tanto da farti diventare quasi matto, ma tu sei troppo ingenua e sbadata per capire e renderti conto di certe cose!» disse a qualche centimetro dal mio viso poi si allontanò andando a finire quello che aveva lasciato in sospeso

Wonho cosa ti sta succedendo? Sei proprio tu quel Wonho che mi ha fatto addormentare tra le sue braccia in campeggio? Sei proprio tu quella persona che quel giorno mi ha evitato una quinta caduta dalla tavola da surf? Sei proprio tu quel Wonho che è rimasto con me in infermeria per più di mezz'ora e che qualche giorno dopo mi ha baciata tra le pareti di casa mia senza una spiegazione altrui?

POV'S WONHO
Sto iniziando a capire cosa significa davvero essere innamorati di una persona, provare gelosia nei suoi confronti. Ma cara Sveva, non mi riconosco più, dovresti allontanarti definitamente da me
...

ANGOLO AUTRICE
Wooo okay I'm back pipol! Sono riuscita finalmente a scrivere qualcosa per questo capitolo, brutto come sempre, forse di più. Inoltre volevo anche scusarmi per non aver aggiornato per una settimana, ma come vi avevo spiegato purtroppo non ho trovato neanche un po' di tempo per pensare a qualche idea. Il mattino e il pomeriggio lo passavo in spiaggia o a  giocare con dei ragazzi a beach o in acqua, la sera invece tra docce e uscite varie, tornavo in albergo stanca e quindi correvo a dormire. Mi scuso ancora, spero possiate perdonarmi, d'altronde ho fatto un po' di vacanza anche io dai
Piange perché ripensa al mare
In ogni caso spero vi sia piaciuto e commentate con quello che volete :D

S💗

­❛❛ Stuck ❜❜  WonhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora