• 34 • ritorno

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Too much love will kill you
If you can't make up your mind
Torn between the lover
And the love you leave behind
You're headed for disaster
'Cause you never read the signs
Too much love will kill you, every time

POV'S BOTH
Troppo amore può uccidere, può renderti debole, vulnerabile ad ogni minima cosa, triste e solo.
L'amore uccide ogni volta, in ogni momento...

E noi tutto quel dolore lo stavamo provando sui nostri stessi corpi

POV'S WONHO
Avevo previsto il mio piccolo viaggio già da un po', sarei dovuto andare a trovare i miei nonni a Daegu.
Mia madre aveva già provveduto a telefonare alla scuola per avvisare della mia assenza.
Un mesetto... Di meno.... Di più.... Chi poteva saperlo... Una cosa era sicura, ne avrei approfittato per pensare un po', per sistemare la mia mente, per decidere come mi sarei dovuto comportare con Sveva, ma sapevo già sarebbe stato tutto inutile, avrei avuto la testa piena di ricordi, del suo sorriso, dei nostri momenti passati insieme, che già in quel momento stavano attraversando la mia mente come un film ed io ero lì a guardarlo

Sarei tornato con più dubbi di prima...

POV'S SVEVA
Quella notizia mi distrusse dall'interno, piansi tutto il pomeriggio su quel tavolo, a casa di Minhyuk.
Mi dispiaceva farmi vedere così debole davanti a lui, ma in quel momento piangere era l'unica opzione possibile...oramai inutile farlo sul latte versato!
Quella mattina mi ero comportata da persona immatura e non avrei avuto più alcuna possibilità per riparare il danno.

Appoggiai i gomiti sul tavolo e tenni la testa tra le mie mani
«Meglio se vado a casa» dissi con la voce rotta dalle lacrime e dai singhiozzi di qualche minuto prima
«Puoi stare anche qua per-» provò a parlare Minhyuk, ma lo interruppi
«No tranquillo, hai già visto abbastanza... Ci vediamo...forse» mi diressi verso la porta per poi uscire dopo averlo salutato.
Arrivata davanti a casa mia, non ebbi nemmeno il tempo di oltrepassare la soglia dell'ingresso, che i miei genitori si catapultarono verso di me per farmi la solita ramanzina.
«Ma dove sei stata?» domandò mia madre
«A casa di Min» continuai a tenere lo sguardo fisso sul pavimento per non fare vedere il mio viso rosso per il pianto, ma lei mi raggiunse e me lo alzò
«Hai di nuovo pianto? Sempre Wonho?» chiese alzando leggermente la voce e sottolineando il nome del ragazzo, io annuì debolmente
«Adesso mi sono stancata di vederti così e anche tuo padre, quindi vedi di allontanare i sentimenti da lui per il resto della tua vita! Ti è chiaro?» tolse la mano dal mio mento e abbassai di nuovo lo sguardo. Era cambiata troppo anche lei da che prima mi confortava quando stavo male per lui, anche per una semplice litigata, a che in quel momento mi stava gridando contro di dimenticarlo...
Come potevo riuscirci?  Infatti non risposi
«Guardami quando ti parlo!» urlò lei e sbuffai alzando lo sguardo
«Va bene ho capito» gridai a mia volta e corsi in camera mia, sbattendo la porta dopo essere entrata.
Misi la testa sotto il cuscino e lasciai libero sfogo a tutto il nervoso che avevo dentro, il sangue mi ribolliva e non riuscivo nemmeno a respirare dai movimenti che il mio petto faceva a causa dei singhiozzi.
Chiusi gli occhi e finì per addormentarmi...ero esausta e avevo gli occhi gonfi.

Il lavoro di mio padre e tutti gli spostamenti che esso comportava stava cambiando la persona buona, gentile ed estroversa che era mia madre, ma a quanto sembrava, tutta quella situazione, per lei era normalissima.

POV'S WONHO
Quella mattina partii per Daegu, con la mia valigia nella mano sinistra che tiravo mentre mi dirigevo verso la stazione, con la testa bassa.
Mi sentivo uno stupido: me ne stavo andando via da lei, come un codardo che aveva paura di affrontare la realtà delle cose, ma dopotutto per lei non ero più nulla, se non un bugiardo. Oramai aveva trovato Wonwoo, la sua fiducia era enorme e non credeva poi ad una mia minima parola...

­❛❛ Stuck ❜❜  WonhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora