Andrea
Meno tre giorni. Ancora settantadue ore e avrei compiuto diciotto anni. Sarei diventato maggiorenne e io ancora non potevo crederci. Il tempo volava così in fretta e nulla si poteva per far sì che rallentasse. O che, addirittura, tornasse indietro.
Per il diciottesimo avevo pensato di fare una festa, una festa grandiosa. In una discoteca del centro cittadino, avrei invitato tutta la classe, i miei cugini, Emanuela... Daniel.
I miei sarebbero stati perfettamente d'accordo a riservare una sala per la mia festa, con annesa una piscina. Il clima di inizio maggio avrebbe permesso, con le sue temperature miti, di usufruirne senza problemi."Amore, cosa stai progettando?" la voce di Emanuela si fece udire fra le note ben scandite della canzone rock che stavo ascoltando a basso volume nella mia camera. Fatto il suo ingresso nella stanza di mio possesso si avvicinò a me e, in un rapido movimento che non mi consentí di sottrarmi al contatto fisico, ebbe giá circondato il mio collo con le sue braccia.
"La mia festa di compleanno" dissi, voltandomi verso di lei e osservandola negli occhi color oliva. Con i suoi lunghi capelli biondi sfiorava il mio collo, solleticandomi appena.
"Sono sicuro che ti piacerà" dissi, volgendole i miei occhi per un istante.
"Ne sono convinta anche io" sussurrò, avvicinandosi per baciarmi. Stampando le mie labbra sulle sue, le retrassi rapidamente, consapevole del fatto che non desiderassi davvero quel bacio.
Accennando un sorriso sornione, la convinsi che fosse tutto a posto."Cosa farai oggi pomeriggio?" mi domandó poi, osservandomi prendere in mano la penna e ricominciare ad appuntare tutto quello che sarebbe risultato necessario per considerare terminata l'organizzazione della festa. Sperando che Emanuela si allontanasse da me, mi voltai verso di lei, rispondendole che sarei rimasto in camera a riordinare.
"Ma dai, amore! Andiamo a fare un giro col tuo nuovo motorino" cercò di convincermi a passare assieme quel che rimaneva di quella giornata di fine aprile. Ma io, di voglia, non ne avevo assolutamente. Non avrei sprecato un pomeriggio con lei, nonostante prima o poi mi sarebbe toccato.
"Adesso non posso. Sto scrivendo" dissi, cercando di trovare la concentrazione per scrivere il pezzo di carta che tenevo fra le mani. Risposi quindi rapidamente in maniera negativa.
"È un no".
"Io e te non stiamo mai assieme" si lamentó lei, incrociando le braccia al petto per persuadermi a portarla in giro in moto. Alzando gli occhi al cielo, espirai senza farmi notare. Poi, raccogliendo in me tutta la calma possibile, mi voltai verso di lei facendole un sorriso.
"Domani" dissi, col sorriso stampato in volto.
"Uf" sbuffó lei, delusa da lei stessa per non essere riuscita a convincermi e da me per il mio rifiuto. Sarebbe stato difficile tenere testa a uno come me.
"Va beh. Vedremo di rimediare il giorno del tuo diciottesimo" disse lei, sollevando le sopracciglia. Accarezzandomi una spalla, si apprestó a varcare la porta di camera mia, lasciandomi finalmente da solo. Sentendo la porta venire chiusa, espirai profondamente, gettando la matita a terra e sollevando un braccio."In moto, facciamo il giro in moto" sussurrai, imitando la sua voce.
"Non ti porteró mai sulla mia moto. Nè oggi, nè domani, nè il giorno del mio compleanno" sentenziai.
"Mai" precisai, raccogliendo da terra la matita, iniziando a scarabbocchiare a caso sul foglio non più candido che tenevo davanti a me, sulla scrivania. La radio, che trasmetteva la decima canzone del CD che avevo inserito all'interno, si spense, non prima di aver estratto il disco, che aveva smesso di girare rapidamente."Maledizione, è giá finito" dissi, alzandomi per far ripartire la playlist.
Avvicinandomi alla radio notai, accanto alla pila di confezione di dischi musicali, anche un album di fotografie. Era quello che mi era stato regalato da Daniel.
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So che non sei tu e ti aspetto
RomanceAndrea e Daniel sono oramai una coppia affiatata con un passato alle spalle che li ha resi inseparabili. Le mille sfide che hanno affrontato non hanno causato una rottura del loro rapporto, che appare solido. Entrambi innamoratissimi l'uno dell'altr...