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Daniel

"No, non posso farlo". Fra il dire e il fare, inutile negarlo, vi era di mezzo il mare.
Il pensare una cosa non significava necessariamente metterla in pratica. Ed era ciò che stava capitando a me.
Avevo giurato a me stesso che i miei sentimenti nei confronti di Andrea sarebbero cambiati. Perché sí, perché avevo provato a dare una svolta alla mia vita solo per il gusto di tentare e mi era piaciuto. Perché mi meritavo di andare avanti e, nonostante mi dero detto di non scordare Andrea, non avrei più patito a causa sua.
Risultato? Ero uscito con un ragazzo, ma continuavo a pensare ad Andrea. Non avevo messo in pratica il mio piano, che frullava nella testa dicendomi di proseguire senza di lui.
Nonostante la confusione, sapevo cosa stesse succedendo, per cui il buon senso mi riportava da lui. Avevo capito che non ci sarebbe stato motivo per andare avanti senza Andrea, perché io e lui non avevamo mai spezzato definitivamente il nostro rapporto.
Andrea non era più se stesso per colpa dei suoi genitori. Se solo avesse potuto accorgersi da solo degli errori che stava commettendo fui certo non mi avrebbe causato tante sofferenze.
Quella fu una delle ragioni per cui non potei fare altro che sentirmi in colpa al solo pensiero di non perdonarlo.

Le ragioni per le quali ero spinto a sostenerd che la colpa non fosse sua era che tutto fosse accaduto troppo in fretta.
La nostra splendida relazione era passata dall'essere paradisiaca a un completo disastro da un giorno all'altro. Il tutto per una presenza di una ragazza.

Ricordo a memoria le parole del mio ragazzo, ormai ex, quando mi disse che non era interessato a una come Emanuela. Anzi, a nessuna. I suoi occhi si sarebbero deliziato solo della mia presenza.
Non era possibile che non solo avesse iniziato a frequentarla, ma si fosse persino messa assieme a lei. Che raccontasse di lei come narrava di me.
Odiavo essere sostituito da un altro. O meglio, altra. Ciò era un'ulteriore prova che Andrea non provasse vero amore. Lui non era mai stato con un ragazza. Era improbabile che, improvvisamente, divenisse protagonista di un amore che, stando ai suoi racconti, pareva essere solido e nato da esperienze passate con migliaia di ragazze. Cosa che non aveva invece mai avuto.

Ero intenzionato ad aspettare Andrea perché ero certo che la causa di ció che fosse accaduto nella nostra relazione fosse frutto della cattiveria dei suoi genitori. Chissá quali dannate parole avessero pronunciato e speso nei miei confronti. E io che mai avevo preso troppo sul serio i suoi racconti familiari. Per lo meno nell'ultimo periodo.

Nonostante fossi sicuro dell'innocenza di Andrea, continuavo a domandarmi la ragione per la quale lui avesse dato loro retta. Non era davvero così felice con me come diceva? Avevo sbagliato qualcosa, nell'ultimo periodo, che avesse potuto allontanarlo da me così tanto da causare una rottura definitiva del nostro bellissimo rapporto? Che cosa gli sarebbe costato fare finta di non udire le parole dei suoi? Sapeva bene che non l'avrei lasciato da solo. Qualsiasi forma di violenza nei suoi confronti sarebbe stata combattuta da noi due, assieme.

Non mi capacitavo di come io e lui fossimo cambiati. Il noi non esisteva più. Lui stava per conto suo, con la sua ragazza. E io, da solo, cercavo di essere felice almeno quanto parevano esserlo i sorrisi sulle sue labbra quando parlava di Emanuela.

Prima l'amica di Melissa. Poi Uriele. Nessuno dei due mi aveva coinvolto a tal punto da ricominciare da zero una relazione seria. Non era possibile che nè la bella mora, nè un ragazzo maturo e dalle caratteristiche che gli avrebbero permesso di vincere qualsiasi concorso di bellezza mi avessero fatto provare la minima passione.
Se ció era successo, era perché non mi sentivo bene con me stesso. La ragione sarebbe stata evidente: provavo ancora sentimenti nei confronti di un'altra persona che mi facevano contorcere lo stomaco al pensiero di tradirla. Di tradire il suo amore e i miei sentimenti.
Andrea. Ancora una volta, anche se rimanevo in silenzio era il mio cuore a parlare per l'amore che provavo per lui e che non avrei scordato facilmente.

So che non sei tu e ti aspettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora