The Rain

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Gaia's Pov

Il messaggio era di Matteo, il ragazzo di cui ero innamorata da 3 anni. Quando,finalmente, avevo trovato il coraggio di dichiararmi, mi ha respinto, dicendolo a tutti i suoi amici che mi hanno poi iniziato a prendere in giro... Da quel giorno ho iniziato ad avercela a morte con lui. E adesso cosa voleva? Chiedermi scusa e sapere se l'offerta era ancora valida, che ha capito che bella persona sono ecc gli rispondo con un raffinato e sempre-funzionante "Fottiti" poi mando un messaggio a mia madre dicendo che sono uscita prima da scuola perchè mancava una prof e che mi fermavo da Rebecca. So che mentire è sbagliato, però se le dico che esco con un ragazzo inizierà a fare mille storie e preferisco evitare. "Ehy!" era Cal "Ehy!" gli rispondo io "Ti dispiace se passiamo da casa mia così mi cambio?" dice indicando la divisa che ha avuto tutto il tempo addosso e che ha tuttora "Perché? Ti sta bene..." gli dico io sorridendo "Lo so che sono sexy con questa addosso ma ho farina ovunque... quei ragazzini non si tenevano oggi!" dice lui, tirando fuori un po' di farina dalla tasca del grembiule e sporcandomici il naso. "Si lo so! Ti abbiamo sentito urlare io e... Ashton..." abbasso il tono della voce sul suo nome... "Dai andiamo" mi dice lui mettendomi un braccio intorno alle spalle. Ci incamminiamo verso casa sua. Prendo il mio cellulare, infilo una cuffia a me e una cuffia a Cal ed ascoltiamo la musica. Dopo neanche cinque minuti, ci fermiamo davanti un'enorme casa. "Vieni!" mi dice lui "Dai ti aspetto qua... non voglio disturbare..." gli rispondo "Ma che disturbi! Non c'è nessuno! Dai vieni con me!" e mi porta sotto il porticato. Mentre salgo le scale mi sembra di vedere Ashton nascondersi dietro una siepe... sto diventando pazza... "C'è qualcosa che non va?" mi chiede Cal mentre infila le chiavi nella porta "Credevo di aver visto Ash dietro la siepe" gli rispondo io "Ahahahaha è anche uno stalker ora? Non ci pensare! Vieni entra" replica lui. La sua casa è enormemente enorme "Ti sei mai perso qua dentro?" gli chiedo ridendo "Una volta, da bambino" dice, ridendo anche lui. "Vado un attimo su a cambiarmi e poi andiamo... se vuoi puoi lasciare qui lo zaino!" sale le scale ed io inizio a guardare le varie foto sparse per la stanza: sono tutte foto di lui ed un'altra ragazza. Ce ne sono tantissime: appese al muro, sul camino, sui mobili. Dopo averle guardate tutte, mi avvicino ad una foto sopra il caminetto: sembra molto recente. È Cal con una chitarra in mano. "Andiamo?" sento dire dal piano di sopra "Ok!" rispondo io "Porta qui in camera mia lo zaino" prendo il mio zaino e salgo le scale. Ha la porta aperta così entro. Poggio il mio zaino per terra e lui si gira. Aveva addosso solo un paio di jeans neri ed era senza maglia... ha un fisico davvero... wow... "Che dici, maniche lunghe o corte?" mi chiede lui facendomi vedere un paio di maglie "Maniche corte?! Ma tu sei pazzo!!" gli dico io "Fuori è freddo, va a finire che ti ammali!" "Okok mi metto quella a maniche lunghe allora!" mi fa l'occhiolino e si infila una maglietta nera con scritto S.W.Y.P. in bianco. Si infila un cappellino nero e dice "Ok possiamo andare!". Scendiamo le scale ed usciamo di casa.  Andiamo a fare un giro in città "Non so te, ma io ho una fame colossale" mi dice Cal "Io no... peró se vuoi ci possiamo fermare a prendere qualcosa da mangiare!" ci fermiamo in una pizzeria. Alla fine mi mangio quasi metà del suo pezzo di pizza "Fortuna che non avevi fame eh!" mi dice con tono scherzoso "E infatti non avevo fame ma primo sei stato tu ad offrirmela e per non essere maleducata io l'ho accettata e secondo NON SI PUÒ DIRE NO ALLA PIZZA, HOOD" dico alzando il tono della voce sulla fine della frase "Ahah hai ragione" mi dice. Così riprendiamo a camminare mano nella mano. Ad un certo punto sento qualcuno dire "Guarda quanto sono carini quei due ragazzi mano nella mano!" io faccio finta di niente e continuare a camminare con la mia mano intrecciata a quella di Cal. "Credo che tra un po' verrà a piovere... che ne dici di tornare a casa mia?" propone il moro "Ci sto!". Dopo poco inizia a piovere e noi corriamo verso casa Hood. Quando arriviamo davanti alla porta, siamo già zuppi. Calum infila le chiavi nella porta ed entriamo "Sai che sei zuppo?" gli chiedo io ironicamente "Ah sì perchè tu sei molto asciutta eh!" mi risponde lui per poi prendermi per le gambe e mettermi sulla sua spalla a mo' di sacco di patate. Mentre cerco di liberarmi sento la voce di una ragazza: "Calum, sei fradicio! Metti giù quella povera ragazza!" lui sbuffa e mi mette giù "Grazie!" dico io mentre mi tiro giù la maglietta "Piacere, io sono Mali Koa, la sorella di quell'essere diversamente intelligente... ahah" Calum le fa la linguaccia "Piacere io sono..." non finisco la frase che Cal dice "Fradicia ahahah" ci mettiamo tutti e tre a ridere "Beh, oltre che fradicia, sono Gaia!" finisco la frase di prima "Bene Gaia, vieni con me, ti do qualcosa da metterti altrimenti ti prendi un bel raffreddore!" Così mi porta in camera sua e mi da un paio di jeans scuri ed una semplice felpa grigia. Mentre tira fuori i vestiti mi chiede "Bene... quindi... tu e Cal... state insieme??" sento che sto andando a fuoco "Oh nonono s-siamo s-solo a-amici" inizio a balbettare "Ehy ehy tranquilla! Stavo scherzando!" Mi lascia i vestiti sul letto e torna di sotto a vedere la tv. Io esco dalla camera vestita ma con ancora con ancora i capelli bagnati. Sembro appena uscita dalla doccia! Busso alla porta della camera di Cal "Entra pure!" sento dire dall'altra parte della porta. Così entro e lo trovo di nuovo senza maglia sul letto che gioca con il cellulare. Mi fa cenno di mettermi di fianco a lui sul letto. Io mi stendo vicino a lui e gli dico: "Io non ti capisco..." "Perchè?" chiede lui senza distogliere lo sguardo dallo schermo del cellulare "Perchè mi hai consolato anche se non mi conoscevi affatto... e in più dopo aver preso tutta quella pioggia tu stai qui senza maglia ahah" gli rispondo io mettendomi seduta sul suo letto. "Già hai ragione... SCONOSCIUTA NON GUARDARMI! SONO MEZZO NUDO!!!" urla mentre cerca di coprirsi con la coperta che c'è sul letto "ahahah sei uno scemo!" dico poi "Almeno ti ho fatto ridere!" quanto puó essere dolce questo ragazzo?! "Comunque, grazie per prima..." gli dico io tornando seria "E ti pare! Per così poco!" dice mettendosi anche lui seduto per poi spingermi fino a stendermi sul letto. Ci mettiamo ad ascoltare la musica e...

~Un Giorno In Più~Ashton Irwin~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora