Gaia's Pov
Non ho ascoltato una singola parola della lezione di Religione... E credo neanche Chiara o Rebecca: quest'ultima credo si sia addirittura addormentata! Ogni tanto sparlicchiamo tra di noi, ma niente di troppo impegnativo. Guardo fuori e noto che ha ripreso a piovere. Il cielo è grigio, proprio come i miei capelli. Chiamatemi strana, ma a me la pioggia piace: ogni tanto mi metto sul letto con le cuffie nelle orecchie ad immaginare di trovarmi con il mio ragazzo sotto le coperte con una bella cioccolata calda che guardiamo un film accoccolati o, più semplicemente, mi trovo a piangere. È come se, quande piove, io non mi debba nascondere e posso quindi tirare fuori tutte quelle lacrime che di solito nascondo davanti alle persone. Guardando la pioggia scendere, mi torna in mente.non so come il messaggio di Matteo. Non ho alcuna voglia di parlare con lui, soprattutto dopo quello che è successo stamattina. Penso che chiederò alle ragazze o a Cal di restare con me. O, magari, potrei reggere il gioco di Ash così magari Matteo se la finirà... Le mie riflessioni vengono interrotte dalla campanella che suona, svegliando la maggior parte degli alunni che si erano concessi un "riposino". Ora che ci penso, non ho ancora "interagito" con i miei nuovi compagni. Ci sono un sacco di ragazze e solo due ragazzi. Le femmine sono tutte del tipo del Tacchino: ragazze svampite con chili di trucco messi male. I due ragazzi, invece, stanno sulle loro sedie in fondo dall'altra parte della classe a parlare. Sembrano gli unici normali qui dentro. Sento una persona schiarirsi sonoramente la voce, così dirigo lo sguardo verso la cattedra: "Io lo conosco!" dico "Ah sì?!" mi chiedono Chiara e Rebecca contemporaneamente "Sì! Lui è il prof di musica, quello che ha beccato me e Ash nella sala di musica!" dico, soddisfatta di averlo riconosciuto, ma ancora un po' imbarazzata per ciò che era successo il giorno prima. "Bene ragazzi, io sono il prof di musica. Adesso faremo un giro di presentazione:nome, strumento che suonate, genere di musica ok? Andremo in ordine alfabetico!" ECCALLA iniziamo da me allora... "Ahmster, Gaia. Bene, è inglese?" chiede il prof, non sapendo dove guardare "Ehm, mio padre é inglese e mia madre italiana" dico io. Tutti mi stanno guardando. Odio attirare l'attenzione "Bene bene" dice il prof quando si è reso conto che ero io a parlare "Ci rincontriamo!" dice poi sorridendo "Già" dico io abbassando lo sguardo. "Bene, Gaia. Che strumento suoni e che genere di musica ascolti?" mi chiede, mentre si incammina verso il mio banco "Suono la chitarra e ascolto ogni genere di musica" "E, canti?" "N-no... perchè?" "Ti ho sentita ieri, con Irwin" a quel cognome, sale un brusio generale. Sento un'amica del Tacchino dire:"Lei? Con Ashton? Impossibile!" che carine le mie campagne di classe! "Come un cactus fra le chiappe!" mi risponde la mia coscienza "Sei davvero brava!" oh mio dio, mi ha sentito! Sento le guance prender fuoco "Bene, andiamo avanti!" quando finimmo l'elenco, la campanella suonó: FINALMENTE SI VA A CASA! Prendo le mie cose, le butto nello zaino e mi dirigo verso la porta, seguita dalle mie amiche "Ehm, Gaia, aspetta un attimo!" dice il prof "Certo! Ragazze, mi aspettate fuori?" loro fanno cenno di sì con la testa ed escono "Volevo chiederti, ti va di far parte del coro della scuola? Sarebbe una grossa opportunità! Avresti un sacco di assoli con la tua magnifica voce!" dice il prof "Oh, i-io non so... mi vergogno..." "Non preoccuparti, potremmo lavorarci! Comunque, hai tutto il tempo che vuoi per pensarci!" "Ok, grazie mille prof. Arrivederci!" esco dalla porta e vedo Chiara e Rebecca appoggiate al muro. "Andiamo?" chiedo mentre tiro fuori l'ombrello dallo zaino "Sì" rispondono in coro, imitando il mio gesto. "Cosa voleva il prof?" mi chiede Chiara "Mi ha chiesto se volevo fare la solista nel coro della scuola" dico io indifferente. Poi noto qualcuno appoggiato alla ringhiera della scuola...
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~Un Giorno In Più~Ashton Irwin~
FanfictionÈ iniziato tutto come in un film, ma è finito come un brutto sogno. Eravamo fatti per stare insieme. O forse no...