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JIMIN'S POV:

gli porgo la mia piccola mano per aiutarlo ad alzarsi e accenno un amichevole e insicuro:

Jimin: ciao

il "ragazzo in nero" smette di singhiozzare, alza lo sguardo e tirando su col naso afferra la mia mano.

ragazzo in nero: c-ciao

si asciuga gli occhi con le maniche del suo giubbottino nero in jeans.

la sua voce mi fa sentire come se mi stessi sciogliendo, appena parla non voglio piú che smetta, è cosí profonda.

Ho il cuore che sta per uscire fuori dal mio petto, quando le nostre mani entrano in contatto provo un senso di vuoto allo stomaco, come sulle montagne russe. Amo le sue mani.

lo guardo, ha il naso rosso oltre che gli occhi, che ancora lucidi, sfrega per smettere di piangere. La sensazione di essere soli nell'Universo si ripresenta, solo io e lui, su un marciapiede, a nemmeno un metro di distanza, che ci parliamo, o almeno, ci proviamo.

Jimin: tutto ok?

il "ragazzo in nero" si riprende e mi guarda. Ha un viso color latte con giusto qualche sfumafura di rosso attorno agli occhi. Ha delle labbra bellissime e rosee, sembrano petali di un fiore delicato. I suoi capelli neri gli coprono il viso. Sembra il miglior dipinto di un artista di successo.

ragazzo in nero: sí tutto apposto.

si mette le mani in tasca e si guarda in giro disinvilto, per poi squadrarmi da capo a piedi.

ragazzo in nero: noi due ci conosciamo?

Ansia: bene ora cosa vorresti dire? Mh?

Paura: CAZZO, CI RIFIUTERÀ SICURO SE GLI DICI TUTTA LA VERITÀ.

mi gratto le mani nervosamente, la mia pressione si alza. Il mio sguardo punta nuovamente sul marciapiede.

Jimin: forse in biblioteca?

ragazzo in nero: ah sí, sei tu, dejavu vero?

sorrido timidamente e incomincio a giocare con il ciuffo dei capelli che mi cade davanti agli occhi.

Jimin: io comunque mi chiamo Jimin, Park Jimin.

il "ragazzo in nero" accenna un sorriso, che mi fa emozionore, le mie guance si scaldano facendomi arrossire.

ragazzo in nero: io mi chiamo Min Yoongi, piacere.

Jimin: IL "RAGAZZO IN NERO" SI CHIAMA YOONGI WAAA, ADORO.

Jimin: il piacere è tutto mio.

sorrido di nuovo come un ebete, mi pento subito di quello che ho detto.

Ansia: excuse me? Jimin a volte mi chiedo se tu sia pabo di natura o ci sia diventato col tempo.

Yoongi: come mai sei fuori già da quest ora?

Paranoia: bella domanda, PROPRIO AZZECCATA. Jiminie, ora cosa dici? "sono uscito da scuola perchè la tua assenza mi ha creato un vuoto tale che stavo per rischiare una crisi di nervi"

Depressione: bel discorso, complimenti. Cerca di sviare subito.

Jimin: nulla di che, non sto tanto bene, tu piuttosto?

Ansia: non ricordo l'ultima volta che sei riuscito a scansare una domanda cosí facilmente. Complimenti.

Yoongi: è da 'sta mattina che cerco di prendere quel gatto di merda, ma mi scappa manco fossi un cane che se lo vuole mangiare.

arriccia il naso e sbuffa frustrato. Mi dispiace per lui, non saprei cosa dirgli, in fondo avrei potuto aiutarlo se fossi riuscito a prendere il gatto.

Jimin: abiti qui vicino? Se vuoi ti riaccompagno a casa, conosco bene la zona tanto.

Ansia: Wo e questo cazzo era? Una botta di coraggio? ma che caz-

Depressione: chi ti credi di essere? abbassa un po' l'autostima, ti devo ricordare chi hai davanti?

Paranoia: sai quante figure di merda puoi fare da qui a casa sua? Spoiler: 'NA FRACCA (tante).

Yoongi: no no, tranquillo, quella è casa mia.

mi indica una casa blu scuro infondo alla strada. L'espressione del mio viso passa da tranquilla e un po' imbarazzata a sorpesa in pochi secondi.

Apro la bocca sbalordito, sembra come uno scherzo, non me ne rendo conto, come cazzo è possibile che non me ne sia mai accorto in questo mese che lo conosco?




Jimin: quella di fronte è casa mia...

Yoongi: oh, strano, non ti avevo mai visto qui in giro.

Depressione: grazie al cazzo, non ha amici, con chi deve uscire? Con Lela? PUAHAHHAHAHHAHA

Jimin: sai non esco molto...

mi gratto la nuca imbarazzato, mi sento patetico.

Yoongi: a beh, nemmeno io, per lo meno di giorno.

mi sorride e io arrossisco. È strano come solo il suo piccolo sorriso mi faccia provare emozioni cosí accese.

Yoongi: ora dovrei rientrare... ti va se ritorniamo insieme?

Jimin: MA STIAMO SCHERZANDO? OVVIO, SOGNO QUESTO MOMENTO DA UN MESE ORMAI. STA ACCADENDO TUTTO COSÍ IN FRETTAAAH.

Jimin: certo~

mi da le spalle e incomincia ad andare verso casa, è un sogno che diventa realtà. Anche se per colpa della timidezza non riusciamo ad avviare un discorso, non fa nulla, a me importa stare insieme a lui, e che lui si accorga che ci sono io vicino.

appena arriviamo davanti casa sua gli sorrido, felice della breve passeggiata fatta insieme.

Yoongi: ci vediamo a scuola dejavu, no anzi, Jimin.

ricambia il sorriso ed entra a casa sua. io attraverso la strada tranquillamente. Entro in casa, saluto Lela, sempre con estrema calma, salgo le scale, entro in camera mia e mi butto sul letto e urlo a squarcia gola con la faccia immersa nel cuscino, per non farmi sentire.

Jimin: MI HA PURE DATO UN SOPRANNOME IO BAH. MIN YOONGI CHE STAI FACENDO AL MIO CUORE?

Depressione: oh Jesus, he needs some help.

è stato stupendo. Per una volta ho voglia di andare a scuola, per una volta ho seriamente voglia di vivere.

grazie "ragazzo in nero", o meglio, Yoongi, ci vediamo a scuola~

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