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JIMIN'S POV:

La voce profonda al citofono è quella del "ragazzo in nero".

Yoongi: Jimin-ssi sali~

sento il portoncino che fa un piccolo suono prima di aprirsi. Percorro il viale innevato difronte all'ingresso, apro la porta e salgo le scale, per poi entrare velocemente in casa. Lo sbalzo di temperatura è leggero, ma quel poco che basta per farmi venire un piccolo brivo.

Yoongi: oh aygooo~

arrossisco vedendo il piccolo sorrisino da gatto di Yoongi-hyung.

Jimin: Yah pabo, dai, sbrigati che andiamo, non ti sei nemmeno cambiatooo.

faccio un broncio in segno di disapprovazione. Di solito Yoongi-hyung è sempre in orario, se non in anticipo, non capisco perché sia ancora in jeans e felpa.

Yoongi: dai calmati, sono uscito prima per prenderti una cosa~

dopo questo annuncio va in camera sua senza dire nient'altro. Non sento niente dalla stanza, i rumori sono coperti dalla tv accesa in salotto, dove si trova adesso sua nonna.

mi slaccio il giubbotto e nascondendo un piccolo sorriso gli chiedo curioso:

Jimin: e cosa...? Aish non dovevi, io ora non ho nulla da darti.

ammetto imbarazzato. Lui replica dall'altra stanza senza però uscire.

Yoongi: la tua presenza mi basta~

mi aggiusto i capelli e lo smoking bianco con un sorriso stampato in volto. Sollevando lo sguardo vedo Yoongi-hyung che esce dalla sua stanza nascondendo qualcosa sotto la felpa.

Yoongi: wo, ma ti sei decolarito del tutto i capelli di bianco, non l'avevo notato... ti stanno benissimo...

mi squadra da capo a piede e una nota rossa di imbarazzo colora il mio volto partendo dalle orecchie e finendo sulla punta del naso.

Yoongi: e sì, i vestiti bianchi ti fanno più carino di quello che già sei.

ridacchio appena avvicinandomi a lui, copro un sorriso con la mano imbarazzato.

Jimin: sì ma quello che c'era scritto sulla mia borsa rimane... lui mi fa complimenti solo perché non lo sa...

mi sposto la frangetta color neve da davanti il viso, per poi chiedere impaziente.

Jimin: dai, basta con i complimenti, sai che sono timido. Ora fammi vedere cosa mi hai preso.

tira fuori, da dietro la felpa, una rosa dai numerosi petali, tutti di un color perla, un bianco bellissimo e candido. La tiene delicatamente dal gambo privo di spine, che a vedere le sue dita, graffiate, avrà tolto lui personalmente.

porto le mani alla bocca stupito e subito dopo sorrido prendendo la rosa. Una osa così carina l'hanno fatta in pochi per me, ma tutte quelle persone avevano un unico obbiettivo in testa, portarmi a letto; invece il "ragazzo in nero" l'ha fatto senza che io gli dicessi nulla, mi riscalda il cuore. Lo abbraccio senza pensarci.

Jimin: GRAZIE HYUNG È BELLISSIMA.

sento che appoggia il proprio mento sulla mia spalla, prima di rispondermi compiaciuto.

Yoongi: ti ricordi? Mi avevi detto che sono prevedibile, non sfidarmi più, intesi?

ridacchia e io lo stringo maggiormente a me sorridendo. Non pensavo che si ricordasse ancora della chat di quel giorno, e non pensavo che riuscisse ad indovinare il tipo ed il colore di uno dei miei fiori preferiti.

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