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JIMIN'S POV:

14/10/18 ore: 7.30

Yoongi: oh Jimin~

Jimin: dimmi Yoongi~

Yoongi: sai che ti amo e che sei la luce dei miei occhi vero?

Jimin: certo, e sai che anche io ti amo piú di ogni altra cosa~

lui mi tiene in braccio, mi sento leggero come una piuma, delicato come un petalo di rosa.

il suo viso si avvivina pian piano al mio. Appoggio la mia mano sulla sua nuca, e gioco con i suoi capelli. Socchiude gli occhi e le nostre labbra quasi si toccano quando sento:










sveglia: WHAT CAN I SAY? HOROLOLOLO!

mi sveglio tutto d'un tratto. Sono sdraiato sul mio letto, con i capelli sconvolti e un accenno di occhiaie sotto gli occhi.

guardo il telefono ed era la sveglia delle ore: 7.30. Ovviamente era un sogno, ma... sembrava cosí reale. Cosí concreto che il mio cuore sta battendo fortissimo.

sono seduto e ripenso al sogno appena fatto, sorrido, arrossisco e mi copro il viso timidamente. Mugolo un po' per poi alzarmi dal letto e andare verso il bagno.

Jimin: aish... perchè devo sognare certe cose?

Depressione: lmao spoiler: perchè sei patetico. Tanto i tuoi sogni non diventano mai realtà.

mi stiracchio e sbadiglio rumorosamente. Sono davanti allo specchio, mi guardo con sguardo stanco.

Depressione: ma ew.

Ansia: lavati subito la faccia e metti apposto quella cosa che hai in testa, non si possono chiamare capelli, sono... una marmotta morta.

sbuffo, mi stropiccio gli occhi con la mano sinistra e con la destra apro il lavandino facendo scorrere l'acqua. Mi lavo il viso e il resto del corpo con calma.

ci metto un po' a sistemare i capelli, ma dopo vari minuti sono per lo meno decenti. Esco dal bagno e mi trovo in camera. Sulla sedia della mia scrivania ci sono i soliti vestiti larghi.

Jimin: magari se mi mettessi almeno dei jeans stretti...

Ansia: they'll think that you are a bitch.

Depressione: yu are a hoe.

mi mordo il labbro guardondo quei vestiti sciatti che aspettano di essere indossati. Mi metto solo la maglietta e la felpa, larghe e lunghe come sempre; i pantaloni sono stretti, senza nessuno strappo. Non li metto da anni, mi sorpendo per il fatto che mi stiano ancora.

Autolesionismo: i tagli bruceranno, you know? you know.

Jimin: voglio farmi notare da Yoongi, non posso continuare ad essere la sua ombra e a sembrare uno sfigato.

scendo a fare colazione e Luanda mi fa i complimenti per l'outfit. Mi sento cosí felice 'sta mattina. Magari riesco pure a parlare un po' con Yoongi.

ore: 8.05
sono a scuola, lo vedo vicino alla porta per entrare. Per abitudine vado a sedermi sul mio muretto, ma appena mi nota mi fa un cenno con la mano di avvicinarmi.

Ansia: WO, TI STA CHIAMANDO ODDIO. Ok non camminare in modo strano, non fare il coglione.

Depressione: ma proprio oggi che hai dei capelli di merda?

Paranoia: hai i jeans, stai attento a come ti muovi che si vede TUTTO. Quel culo da troia va in evidenza.

stringo il manico della borsa e raggiungo insicuro Yoongi. I pensieri nella mia testa sembra stiano urlando, è sempre un problema parlare con qualcuno, soprattutto se quel qualcuno è Min fottutissimo Yoongi.

accenno un ciao con la mano e lui quasi subito mi fa un piccolo sorriso dolce e carino. Il mio povero cuore quasi non regge a cosí tanta bellezza.

Yoongi: ciao~

mi appoggio al muro vicino a lui, finalmente riesco a vedere cosa ascolta al telefono. Scruto lo schermo e leggo: "i'm not okay. My Chemical Romance".

Jimin: Wo li conosco, non li ascolto ma ALMENO LI CONOSCO. A casa mi documento di piú almeno ne posso parlare insieme a lui.

faccio un sorrisetto compiaciuto senza accorgermene. Yoongi mi guarda e la sua voce profonda arriva di nuovo dritta al mio cuore.

Yoongi: tu pranzi alla mensa giusto?

Depressione: AHAAAHHAHAHAHHAHAH CHE DOMANDE MIN, OVVIO, SOLO PER TE.

Ansia: allora, se gli dici di sí forse si potrebbe accorgere che sei tu lo stalker che lo guarda a pranzo. Ma se gli dici di no magari sa che è una bugia e ci fai una fugura di merda. Vai a sotterrarti Jimin, fai prima.

Paranoia: e se ti chiedesse di andare a pranzo con lui? Cosa faresti? Sembri un maiale quando mangi, lo sai piú che bene.

una sola domanda mi ha fatto sorgere piú di mille problemi e paure. Stringo forte le maniche della mia felpa e guardando a terra, rispondo a voce bassa.

Jimin: s-sí.

Depressione, ansia, paranoia, paura e autocommiserazione: sei scemo in culo.

Yoongi: bene, allora ci vediamo lí.

suona la campana e lui corre verso la sua classe. Io rimango spiazzato, non mi rendo conto che mi ha invitato a pranzare insieme a lui. Lascio la bocca semi aperta e sorrido appena.

il mio stato di shoock viene interrotto dalle spinte della massa di alunni che entrano a scuola. Vado verso la mia classe.

spero di non fare figuracce, sei cosí gentile e calmo Yoongi, sembriamo cosí diversi ma uguali allo stesso tempo. Sono molto insicuro su come comportarmi, so solo che amo la tua compagnia.

ore: 10.30
la campanella della ricreazione suona dando fastidio alle mie povere orecchie, che hanno dovuto sorbire ben 2 ore di giapponese. Tutti i miei compagni prendono frettolosamente la propria  merenda per dirigersi nei corridoi insieme a tutti gli altri alunni della scuola.

io solitamente non esco, ho troppa ansia, ma 'sta volta devo vedere se Yoongi rimane in classe o esce. Nella prima opzione potrei solo salutarlo da fuori; nella seconda potrei cercalo e magari parlarci.

esco dalla classe a passo lento.

Ansia: cazzo è pieno di gente.

vado dritto verso la 5^D

Jimin: Min Yoongi, tutto questo coraggio che sto avendo è solo per te, spero tu sia dentro la classe.

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