YOONGI'S POV:
15/10/18 ore: 6.00
la sveglia suona ed io sono già sveglio, aspettavo solo quella per alzarmi dal letto.mi vesto velocemente e vado a preparare la colazione alla mia bisnonna. Solito tè e biscotti inzuppabili, morbidi abbastanza per lei che non riesce bene a masticare.
in meno di mezz'ora: mi lavo, aiuto la bisnonna a lavarsi, pulisco la cucina, prendo i soldi per le sigarette e lo zaino, ed esco.
ore: 6.28
chiudo a chiave la porta di casa, infilo il cavo delle cuffie dentro il foro del telefono, porto le cuffiette alle orecchie e aumento il volume al massimo.sembreró strano, ma mi piace parecchio scarldrdx, piú che altro i suoi testi mi rappresentano tanto, mi immergo nella sua musica, mi fa esternare dal mondo, funziona da bolla. Un giorno vorrei fare rap o trap e diventare bravo.
Depressione: non sei bravo a fare un cazzo.
ecco, l'unica cosa che mi ferma è che so che nessuno ascolterebbe mai un fallito come me.
è molto presto quindi c'è ancora buio, l'unica cosa che illumina la strada non è l'alba ma la luce leggera dei lampioni.
Cammino verso il tabacchino e passo davanti casa di dejavu. Sembra cosí confortevole e bella; si possono vedere il salotto e la cucina da cui: la cucina è spaziosa e illuminata; il salotto è pieno di cose elettroniche come playstation, wii u, xbox e ovviamente una tv a schermo piatto, molto grande.
mi sento un povero di merda, la pensione della mia bisnonna mi fa a mala pena vivere in quella casa fredda e trasandata... l'unico sfizio che mi posso permettere di tanto in tanto sono le sigarette e l'alchool.
capirei dejavu se mi snobbasse, anche io lo farei. Sono solo uno sfigato.
arrivo al tabacchino; il ragazzo che lavora alla cassa mi passa il solito pacchetto di marlboro economiche sensa che io lo chieda, ormai sia io che lui ci abbiamo fatto l'abitudine: solita ora, solite sigarette e solito prezzo. Prendo le sigarette senza guardarlo negli occhi e prima di andarmene lascio 1960₩ sul davanzale della cassa.
essendo più piccolo di me, mi saluta in maniera formale, ma io non ho proprio voglia di parlare, me ne vado e prima di uscire dalla drogheria gli faccio un cenno di mano.
ore: 7.20
Vado a passo lento verso la scuola, o almeno, verso le panchine che si trovano lí vicino.appena arrivo mi stravacco per bene allungando la gamba destra su tutta la panchina, in modo che nessuno si possa sedere.
mi stropiccio un po' gli occhi, li tengo chiusi e alla cieca cerco il pacco delle sigarette nella tasche. Sbadiglio, aprendo gli occhi sfilo una sigaretta dal pacchetto.
la porto alla bocca e accendendola incomincio a pensare:
Yoongi: chissà cosa starà facendo dejavu ora...
espiro ed il fumo, che esce dalle mie labbra fredde.
magari sta dormendo... beato nel suo comodo letto, caldo e soffice.
faccio un altro tiro ed inspiro lentamente, mi godo il fumo che passa per la mia bocca.
magari viene svegliato dalla mamma e fa la colazione col padre... quasi non ricordo come ci si senta ad avere una madre che ti vuole bene. In quanto a mio padre... non ho ricordo del suo amore per me, credo mi abbia sempre odiato.
la cenere cade per terra. Faccio un tiro e lascio che il fumo esca poi dalla bocca semi aperta.
lui sembra uno studente modello, lo invidio... vorrei fosse mio amico, e non per il soldi o altro, solo, vorrei avere una compagnia gentile, dolce e simpatica come la sua. Per ora peró so solo il suo nome e cognome, e dove abita. Non so nemmeno la sua età.
finisco la sigaretta, butto il mozzicone a terra e subito dopo metto le mani nelle tasche, per cercare di riscaldarle.
è già metà ottobre e c'è freddo. Ho la pelle d'oca, il vento riesce a passare attraverso la felpa e la maglietta, sfiora il mio busto ed io tremo per il gelo che sta toccando il mio corpo.
ore: 7.30
mi alzo con fatica, dato che lo zaino è pesante. Vado a passo lento e strascicato verso i cancelli ancora chiusi.ci passo davanti, do uno sguardo ai prof che sono già dentro la scuola. Mi sto dirigendo verso il secondo 24h qui vicino, giusto per riscaldarmi e bermi un caffè.
vado sempre al secondo perchè nel primo è sempre pieno di bulletti del cazzo.
Nel mentre che cammino tranquillo e assonnato continuo a pensare a dejavu.
Yoongi: magari anche lui ogni tanto pensa a me... almeno credo... spero piú che altro, mi sento patetico. Ci siamo conosciuti in biblioteca, sono stato io il primo a parlare, per lui magari sono solo un conoscente...
Depressione: beh, di mattina ti evita quasi, fatti due domande.
sputo per terra e passo davanti al primo 24h. Ho lo sguardo basso e le mani in tasca, mi faccio i cazzi miei, spero che non mi caghino quegli stronzi; so già che sono lí a fumarsi le loro canne, credendo di essere fighi per un po' d'erba. Sono solo 2002 che cercano attenzioni con un po' di fumo.
non me ne sbatte nulla di quello che dicono, le loro parole pesano meno dell'aria, l'importante è che non mi mettano le mani addosso.
tiro un sospiro di sollievo pensando che non mi abbiano notato, ma uno dei bulli si scorge e urlando dice:
bullo: AH, SÍ, AVEVI RAGIONE KIM, È QUEL FROCETTO DEL CAZZO.
menefreghismo: frocetto? Wow, che immaginazione, davvero, creativi.
arrivo al secondo 24h e con calma frugo nelle tasche per vedere se posso prendermi un caffè.
conto le monete e ho 400₩, giusti giusti per un espresso.
Nel mentre che aspetto che la machinetta finisca di fare il caffè mi tolgo le cuffiette. Si riesce a sentire solo il rumore del caffè che riempe la tazzina di carta.
un pochi secondi purtoppo sento dei passi avvicinarsi alle macchinette dove mi trovo io ora. Sento due coglioni che parlano fra di loro:
bullo: hai voglia di caffè?
bullo2: sí, ma non ho soldi.
bullo: tranquillo, faccio io.
Yoongi: madonna, so cosa sta per fare dio cristo. Quei 400₩ erano preziosi e la caffeina che si trova in quel bichiere è vitale, rischio di addormentarmi in classe.
il ragazzo che ha proposto il caffè si avvicina alla macchinetta dove sono io e appena il caffè finisce arriva a metà tazza, lo prende e mi ringrazia.
bullo: grazie gay-hyung~
non faccio nulla, non mi giro nemmeno, aspetto solo che se ne vadano e che mi lascino in pace, non dico tutto il giorno, ma almeno sta mattina...
rimango dentro il 24h ad ascoltare musica e a cercare di non morire di freddo fino alle 8:00. Cammino verso i cancelli della scuola verso le 8:05
ogni mattina, ogni giorno e ogni fottuta notte è difficile da affrontare, soprattutto per colpa della gente di merda che mi circonda. In parte è anche colpa mia, mi difenderei ma... le cure mediche per le ossa rotte e per le ferite hanno un prezzo, che purtoppo non mi posso permettere. E in oltre devo pure badare alla mia bisnonna, spero solo che un giorno qualcuno riesca a fargli capire che sono teste di cazzo.
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~ • Moon • ~
Fanfictionyoonmin attenzione, la ff contiene: -boyxboy; -smut; -autolesionismo; -alcool; -droghe; -linguaggio scurrile; -violenza. Don't like? Don't read.