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JIMIN'S POV:

Capo Kim: alla buon'ora Park~

rientro in classe con una mossa fulminea, ma tanto ormai mi ha visto. Sa che sono dentro l'aula e sa anche, molto probabilmente, che me la sto facendo addosso dalla paura.

entra in classe e si ferma sul luscio della porta. Si appoggia tranquillo. In questo momento non ho vie d'uscita. Ho la tachicardia, il fiato corto e gli occhi incollati al pavimento.

non ho il coraggio di guardarlo, a differenza sua che mi sta mangiando con lo sguardo.

Capo Kim: di solito non esci cosí tardi dalla classe Park, oggi come mai? Non avevi voglia di giocare? Ma cosí è troppo facile per te non credi?

Jimin: oh cazzo, dove minchia vuole arrivare? Non mi sono fatto vedere ma lui mi ha cercato... quello che la fa facile è lui cazzo, non io.

Capo Kim: è da stupidi scambiare il gioco del silenzio con nascondino sai~

si sposta dal luscio e si mette davanti a me.

Capo Kim: non è che il gatto ti ha mangiato la lingua?

Jimin: n-no...

ho parlato... ho fottutamente parlato, non so come abbia fatto... la mia mente sta escogitando mille modi per fuggire da sta situazione di merda.

Capo Kim: wo, allora sai parlare~ usala di più la tua voce da angelo, mi piace tanto tanto, le cazzate da codardo che dici un po' meno

si comporta da bambino, non lo sopporto, sembra una presa per il culo.

sposto il viso verso la porta, l'unica via d'uscita dopo le finestre, al momento troppo lontane per essere raggiunte da una semplice corsa.

"Capo Kim" mette violentemente la mano sul muro, a pochi centimetri dal mio volto, sopra la spalla.

sono attaccato al muro e lui si avvicina pericolosamente, cazzo fa?

Capo Kim: ti ho trovato, ho vinto la seconda partita, ho bisogno di un premio~

mi irrigidisco, lui porta la sua bocca vicino al mio orecchio per poi sussurrare:

Capo Kim: gemi per me Park~

deglutisco e incomincio a tremare, non so cosa voglia fare, ma l'idea dello stupro non mi è minimamente concepibile. Ho paura, ho paura, ho paura...

Jimin: ti prego non toccarmi...

lo ripeto e lo ripeto nella mia testa, ma non sono in grado di dirlo, di urlare e chiedere aiuto. Sono bloccato dal panico.

sposta la felpa e la maglietta dalla mia spalla, in questo momento libera. Si bagna le labbra e io chiudo gli occhi in attesa che tutto questo finisca. Una lacrima si fa breccia sul mio viso.

mi morde la spalla, con violenza e cattiveria, per poi staccarsi subito. Io gemo di dolore e metto subito la mano sulla parte morsa.

"Capo Kim" ha una faccia compiaciuta, vitoriosa e fiera. Guarda quel morso come un trofeo. L'imbarazzo che sto provando ora credo sia il piú profondo mai provato prima. Vorrei sotterrarmi, scappare via dai riflettori dei suoi occhi che mi fissano con sguardo attento.

si stacca da me e fa per uscire.

Capo Kim: rincomincio a contare ora, tu non farti vedere 'sta volta. Capito Par- ma che cazzo-

il "ragazzo in nero" entra in classe accendendogli un accendino in faccia, probabilmente con l'intento di brucairgli le sopracciglia.

Yoongi: smamma. Vai dai tuoi amichetti e continua a fare quello che ti viene meglio.

lo prende dal giubbotto in pelle e lo spinge fuori dalla classe.

Yoongi: nasconderti.

ridacchia appena con faccia compiaciuta, si mette le mani in tasca e guarda "Capo Kim" scappare verso il cortile.

Capo Kim: PARK, SAPPI CHE IO CONTINUO A CONTARE!

al suono di quella parole rabbrividisco. Mi asciugo gli occhi lucidi e abbraccio forte Yoongi-hyung.

Jimin: grazie hyung, grazie, grazie, grazie...

ricambia l'abbraccio stringendomi a se, ho il viso appoggiato sul suo petto. Mi accarezza i capelli e finalmente mi sento dinuovo al sicuro.

Yoongi: cosa ti stava facendo 'sta volta?

con voce tremante deglutisco e sento il disagio provato qualche minuto prima. Mi vergogno profondamente, non riesco a dirglielo...

Yoongi: dai ci sono io ora ok? È tutto apposto, sono qui per te, dimmi cosa ti ha fatto quello stronzo.

lo stringo più forte e dopo un grande respiro:

Jimin: mi ha solo preso in giro...

mento.
Mento perchè non ho il coraggio di dirglielo, non vorrei mai che il "ragazzo in nero" sappia che "Capo Kim" mi ha violentati in quel modo. Provo schifo e non voglio che lui sappia lo schifo che ho fatto, non mi sono mosso, non riuscivo.

dopo qualche minuto di coccole ci stacchiamo e lui mi asciuga gli occhi.

Yoongi: hai fame?

Jimin: n-no hyung

Yoongi: andiamo in biblioteca allora, dai, vieni.

mi porge la mano e io la stringo avvicinandomi a lui. Presi per mano andiamo verso al biblioteca. Un sorriso sfiora gli angoli delle mie labbra, i miei occhi dibentano due fessure. Appoggio la testa sulla sua spalla.





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