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YOONGI'S POV:

noia... noia... noia, tanta noia. Questa lezione mi ha preso al cazzo.

Penso fra me e me.

voglio solo chiaccherare con Jimin, perchè minchia non siamo nella stessa fottuta classe?

scorro nuovamente la chat con Dejavu, rileggo i messaggi che ho messo fra i preferiti:

Dejavu: hyung quanto sei figooo
12:30                                                        ☆

Dejavu: vorrei essere maturo come te Yoongi-hyung, sei un grande esempio♡
19:00                                                        ☆

Dejavu: mi machi :3
09:50                                                        ☆

mi si sciolglie il cuore quando mi chiama hyung... voglio tanto bene al mio fratellino.

Depressione: fratellino? I fratelli non si dicono queste cose a vicenda. Nemmeno due amici etero si dicono queste cose a vicenda.

non do mai troppo peso alle cose dolci che ci diciamo. Ignoro i sentimenti forti che mi fa provare ogni tanto. Mi fanno paura, "l'amore" è difficile da apprendere e raro da trovare.

Nella mia strada per il futuro, guardando quella del passato, non credo di avere speranze di nessun tipo... l'affetto che provo per lui è come il buoio, non vedo un cazzo, quindi invece di camminare alla cieca e rischiare di farmi male, preferisco stare scomodo, seduto in angolino di nome "friendzone".

rileggo gli ultimi messaggi e ricordo che Dejavu è in bagno ora. Magari mi faccio una passeggiata per salutarlo.

mi alzo ed uscendo dalla classe avverto il prof di star andando in bagno.

Yoongi: sto andando in bagno.

Prof: e chiedere il permesso è troppo complicato?

Menefreghismo: e farti cazzi tuoi, che tanto ti pagano comunque, è tanto complicato?

Appena sono vicino ai bagni noto Jimin ai lavandini. È fermo a guardare l'acqua che scende dal rubinetto.

Mi avvicino e noto che trema. Chiudo l'acqua.

Yoongi: Jiminie tutto ok?

si volta subito verso di me, spaventato. Nei suoi occhi color nocciola vedo, oltre che le lacrime, paura e terrore. Le sue labbra tremano.

io mi sorpendo, non so cosa dire. Mi succede spesso. Dalla mia bocca non viene pronunciata mezza sillaba.

Dejavu, probabilmente imbarazzato volta il viso appena i nostri sguardi si incontrano. Si copre gli occhi affranto, con la sua piccola mano tremante e coperta in parte dalla lunga felpa.

non riesce a trattenere un singhiozzo, credo stia rincominciando a piangere.

Jimin: hy-yung, non guardarmi ti prego, sono patetico. Ritorna i-in classe.

rimango fermo, e appena noto la bruciatura di sigaretta sulla mano capisco che cosa è appena successo.

il mio cuore va in frantumi pensando a quello che ha dovuto affrontare Jimin. Quel dolore profondo, che solo Kim ti fa provare, i suoi scagnozzi sono stupidi e ti fanno male fisicamente, Kim ti entra nell'anima. Ti lascia senza dignità e con un gusto amaro in bocca, ti fa rimanere giorni e giorni a pensare se andare a scuola o meno.

le mie sopracciglia formano un'espressione triste, non riesco a descrivere quanto dispiacere stia provando ora.

Jimin: t-ti prego hyung, ci sentiamo dopo. Sono s-seri-

incomincia a piangere, si copre il viso e io l'unica cosa che faccio è abbracciarlo.

lo abbraccio, lui si lascia andare. Appoggia il viso fra la mia spalla e il mio collo. Piange e mi stringe debolmente a se. Gli accarezzo i capelli e finalmente apro bocca:

Yoongi: mi dispiace.

sussurro. Tira su col naso e smette pian piano di piangere. Non mollo la presa, aspettavo questo abbraccio da un po'.

Depressione: opportunista e approfittatore, i tuoi upgrade sono peggio di quelli di microsoft.

è morbido e profuma di vaniglia, mi fa breccia nel cuore. Mi dispiace cosí tanto, non vorrei mai che gli succedesse qualcosa, mai, e non voglio che questo abbraccio finisca.

ci stacchiamo appena senza separarci. Lo guardo dritto negli occhi, lui non regge, tiene lo sguardo basso.

Yoongi: non ti abbandonerei mai in situazioni simili capito?

una lacrima scende velocemente sulla sua guancia e si ferma sul mento.

Yoongi: so cosa ti è successo, a me Kim ha preso di mira sin da quando è arrivato a scuola l'anno scorso, ma non mi ha mai buttato giú come tutte le altre persone a cui ha puntato. E non lasceró che ti porti via da me.

gli asciugo la guancia bagnata dalle lacrime. Ha un viso cosí morbido e vellutato.

lui ha ancora le braccia attorno al mio bacino, io sposto le mani dalle sue spalle, con la destra gli alzo il viso e con la sinistra gli sposto i capelli da davanti gli occhi.

Yoongi: è bellissimo... cazzo è perfetto. Quelle labbra rosee, quegli occhi da angelo... cosa sto provando ora...?

Yoongi: Jimin, non ci saró sempre vicino a te purtoppo, ma ti proteggeró con tutte le mie forze. Te lo prometto.

solleva lo sguardo e ci guardiamo negli occhi. Il mio cuore sta battendo parecchio velocemente. Sbatte lentamente le palpebre come se fosse una scena a rallenty.

Siamo fermi, ancora abbracciati, e io non riesco a distogliere lo sguardo dale sue labbra. Un ragazzo entra in bagno e Dejavu si stacca subito da me allarmato. Appena il ragazzo entra nei cessi Jimin tira un sospito di sollievo.

Jimin: cazzo, pensavo ci avesse visti per qualche secondo.

si mette una mano sul petto e noto che è molto piú tranquillo. Sorrido e mi sento sollevato.

Yoongi: stai meglio ora?

mi guarda di nuovo per poi arrossire tremendamente.

Jimin: s-sí grazie Y-yoongi-hyung.

gli porgo la mano.

Yoongi: dai vieni, rientra in classe, chissà da quanto sei in bagno, ti accompagno io.

mi prende la mano e insieme andiamo verso la sua classe. Sciogliamo la presa a pochi metri della sua aula. Prima di entrare ci lasciamo un ultimo saluto e mettendomi le mani in tasca vado verso la mia classe.

Yoongi: cosa cazzo era quello...

Depressione: Jimin?

Yoongi: no intendo, cosa era quello che ho provato quando l'ho abbracciato? Perchè lo volevo... baciare?

Depressione: semplice, sei un errore che è caduto in un amore che non sarà mai ricambiato.

Ansia: rimarrai sempre solo, perchè devi essere cosí appiccicoso con le persone che ti prestano un minimo di attenzione?

Menefreghismo: ti piace e basta coglione.

mi mordo il labbro e prima di entrare in classe vado a fumarmi una sigaretta. Nel mentre che fumo, fra un tiro e l'altro, mi sale la rabbia contro Kim. Mi ribolle il sangue nelle vene. Una rabbia mai provata prima, forse solo da ubriaco.

Yoongi: Kim puó pure farmi rubare i soldi della colazione, o picchiarmi nei corridoi davanti a tutti o spegnermi le sigarette addosso, ma non puó toccare il mio Chim-... ce, che cazzo dico... Jimin non è mio...

Depressione: e mai lo sarà tsk.

sputo, faccio l'ultimo tiro e spengo subito dopo il mozzicone con il piede. Rientro in classe incazzato nero.







                                 

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