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JIMIN'S POV:

sento come un calo di pressione improvviso, ho il viso pallido, come se avessi appena visto la morte in faccia... ed effettivamente ho visto qualcosa di simile, "Capo Kim".

Capo Kim: guardate chi abbiamo qui... Park.

deglutisco e perdo pian piano il controllo delle mani, incominciano a tremare sotto le lunghe maniche della felpa, il panico si fa strada su tutto il mio corpo.

Ansia: oddio "Capo Kim" ti sta parlando, cazzo, cosa vorrà mai da te?

Depressione: solo... fai finta di nulla, non hai sentito, entra in bagno e basta.

riesco a spostarmi di un passo dalla posizione pietrificata in cui ero fino a pochi secondi fa. Abbasso lo sguardo ma uno dei suoi scagnozzi sputa:

Bullo: HEY TU MERDA, NON PROVARE A FAR FINTA DI NULLA.

mi fermo di scatto, come se mi bloccassi prima di cadere da un palazzo altissimo. L'adrenalina che ho in corpo manda a mille il mio battito cardiaco. Mi si ferma il fiato.

quel bullo alto e muscoloso fa un altro tiro con la sigaretta per poi spostarsi per andare minacciosamente verso di me.

Jimin: ti prego non picchiarmi, ti prego non picchiarmi, ti prego non picchiarmi-

con una mano sola, "Capo Kim", blocca il ragazzo. Quest ultimo si ferma impaurito e sottomesso. Kim scuote la testa in senso di disapprovazione.

Capo Kim: no no no no no, qui, non ci siamo. Io e Park dobbiamo parlare da persone civili, vero Park? Non ho bisogno di attirare la sua attenzione con dei coglioni come voi, ragazzi.

il ragazzo piú alto annuisce e torna a fumare la sua sigaretta. Noto, con la coda dell'occhio, che "Capo Kim" scende dal termosifone. Con passo lento si avvicina a me, inalando una bella dose di fumo.

arrivato davanti a me, chiude rumorosamente la porta del cesso dove stavo per entrare. Ci si poggia con una mano e si porge in avanti, i nostri visi sono molto vicini, troppo vicini.

io nel mentre sudo freddo, non capisco cosa gli abbia fatto. Sono solo un'altra sua preda da stuzzicare? L'ultima si è suicidata, io sarò il prossimo a quanto pare.

Depressione: *cof cof* e te lo meriti *cof cof*

mi soffia il fumo in faccia e tossisco, strizzo gli occhi infastidito.

Capo Kim: oh, ma avete sentito ragazzi? Ha la voce. Quindi Park, puoi parlare~

continuo a guardare per terra, tremo impaurito dalla sua altezza e dalla sua cattiveria.

Capo Kim: sai mi danno parecchio fastidio le persone che non mi portano rispetto. E il pugnale che ho in tasca freme dalla voglia di bucare qualcuno.

un brivido violento mi parte dalle caviglie e va a finire alla collottola. Sbarro gli occhi.

lui semplicemente si fa un altro tiro.

Capo Kim: ma con te, come ho detto prima, voglio essere maturo. So un po' tutto su di te sai? Sei così triste e patetico. Ma non mi fai per niente pena, io odio le vittime come te.

riesce ad articolare parole cosí spinose e scomode con un semplice sorriso da psicopatico. La sua bocca forma parole cattive come il veleno. È calmo, come se stessimo parlando di normali compiti scolastici, quando in realtà sta cercando di uccidermi con aggettivi che purtoppo mi descrivono.

Capo Kim: non vuoi sapere come so tutte queste cose su di te Park? Te ne freghi come i tuoi se ne fregano di te?

i miei occhi diventano lucidi, le palpebre non si muovono, rimangono aperte come il mio cuore, ormai squarciato da questa vipera che mi ritrovo davanti.

mi prende la mano, come per baciarla, come fanno i mafiosi quando incontrano il loro capo.

Capo Kim: ma in fondo siamo persone mature noi due no?

mi bacia la mano

Capo Kim: beh non credo, stai piangendo come un fottuto bambino. Marmocchio di merda... allora giochiamo a un gioco, ok? È come nascondino, nasconditi più che puoi a scuola, ma se ti vedo non provare a scappare, ormai ti ho trovato... sarebbe peggio~

fa l'ultimo tiro con la sigaretta e per finire me la spegne sul dorso della mano destra. Io gemo dal dolore, trattengo il pianto, ho la gola che mi stringe e le lacrime che chiedono disperatamente di uscire.

Lui se ne va via e i suoi scagnozzi lo seguono a ruota. Io mi accascio a terra appena sento che sono usciti dai bagni.

mi tengo la mano bruciata e piango, singhiozzo dopo singhiozzo, non riesco a smettere.

Jimin: perchè a me? Preferivo essere un'ombra invece di essere violentato verbalmente e fisicamente.

Paranoia: e se un giorno ti pugnalasse davvero?

Ansia: e se per colpa tua si incazzasse ancora di piú col "ragazzo in nero"?

Depressione: fai prima ad ucciderti

Dipendenza da farmaci: prendi gli antidepressivi ora. Ingoiane il piú possibile.

frugo nelle mie tasce e tiro fuori il contenitore con dentro le pastiglie. Ne ingoio due senza nemmeno bisono dell'acqua.

il mio viso è tutto bagnato dalle lacrime di tristezza. Le mie labbra sono viola per la paura. La pelle della mia mano è bruciata per colpa di uno stupido psicopatico con manie di protagonismo.

sento che la mia vita possa finire anche adesso, non ha piú senso continuare no?

guardo il contenitore... lo apro tremando e metto una decina di pastiglie sulla mano...

faccio per portarle alla bocca ma un rumore mi ferma. È ovviamente una persona che sta entrando in bagno.

Metto gli antidepressivi in tasca e mi asciugo il volto. So di non essere credibile avendo gli occhi e il naso rossi, ma almeno sono meno patetico di prima.

mi sollevo, vado ai lavandini e mi lavo la faccia. È stato terrificante. Non andró mai più in bagno... non usciró mai piú da solo...

ho paura di morire quanto di vivere... che cazzo faccio ora...?



ANGOLO AUTORE

ragazzi grazie davvero per le +780 visualizzazioni, grazie davvero

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