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YOONGI'S POV:

le mie dita scorrono sopra la stoffa dello smoking elegante che sto indossando, accarezzando il suo tessuto liscio e comodo. Mi sta largo, ci sembro caduto dentro, ma mi sento importante. Guardandomi allo specchio sorrido e sistemo meglio la camicia nera.

Sento il suo odore. Il profumo di te verde e vaniglia che ha questo vestito, mi ricorda lui. Sorrido.

Jimin: HYUNG HAI FINITO Lì DENTRO? ESCI?

mi urla dejavu da dietro la porta del bagno. Infilo una mano dentro la tasca dei pantaloni e con l'altra faccio girare la chiave per aprire la porta.

Yoongi: sì, finito, ma non mi sta molto bene-

Jimin, che in questo momento mi sta mangiando con gli occhi, scuote la testa in senso di disapprovazione. Sorrido appena e metto una mano davanti al viso per l'imbarazzo.

Yoongi: ya pabo, smettila di guardarmi, ora me lo tolgo.

chiudo la porta prima che Jimin possa rispondere, il mio cuore batte forte e ho paura del motivo. Mi appoggio alla porta e la chiudo a chiave. I suoi occhi su di me sono come un'intera platea di persone che, a quanto pare, "godono" della mia vista.

Jimin: dai hyuuung volevo farti una foto, magari un selfie, stai molto bene col mio vestito sai?

mugolo sbottonandomi lo smoking e in seguito la camicia. nel mentre ascolto la voce di Jimin che continua a parlare ininterrottamente senza che io gli risponda.

Jimin: il 21 farai un figurone, ci scommetto. Tutte le ragazze avranno gli occhi su di te, fidati.

mi rinfilo i miei vestiti abituali dando spalle allo specchio.

Jimin: quasi mi vergogno ad andare con uno come te hyung. C-cioè, you are a-awesome!

sento la sua voce che trema per d'imbarazzo per le sue stesse ingenue parole.

Jimin: E io non sto affatto bene in smoking.

finisco di ripiegare bene tutto e sentendo quell'ultima frase, apro la porta facendo quasi cadere Jimin che ci si era appoggiato sopra.

Yoongi: so che dopo il casino che è successo oggi ti dovrei dare più fiducia, ma non ti credo~

appoggio una mano sulla sua spalla, sorrido e gli passo i vestiti che ho in mano.

Jimin: no no no, scherzi? Io non me lo metto, manco per idea, mi stanno male i vestiti scuri-

sollevo un sopracciglio dando segno di aver fiutato la sua bugia. Lui mi guarda negli occhi e dopo che l'angolo delle sue labbra accenna un sorriso, il suo sguardo viene rivolto subito a terra e le sue guance si colorano di un rosa acceso. Ridacchio alla tenera scena che mi viene presentata.

Jimin: non scherzo!!! Infatti il giorno del ballo io sarò vestito tutto di bianco.

Yoongi: va bene, dai, vedremo il giorno del ballo allora, anche se secondo me stai bene in tutto

l'ultima mia frase viene pronunciata sottovoce, e i miei occhi non hanno il coraggio di incontrare il suo viso dopo un complimento simile. Faccio scivolare via la mano dalla sua spalla per poi dirigermi in camera, fremendo interiormente dall'imbarazzo.

dejavu mi segue a ruota e si siede sul bordo del letto, nel mentre che io ripongo i vestiti dentro il mio armadio quasi spoglio. Mi sento quasi a disagio appena apro l'anta di questo vecchio guardaroba. Si possono contare più bottiglie di alcolici finite a metà poste sul fondo, che vestiti, ovviamente neri e un po' disordinati.

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