~39~

99 7 7
                                    

YOONGI'S POV:

quel semplice bacio sulla guancia mi ha fatto venire un colpo al cuore. È stato soffice e delicato, proprio come la persona che me l'ha dato. Le sue labbra sono vellutate e morbide, come quelle di un angelo.

mi sta abbracciando, e sento il suo caldo respiro, che sfiora il mio petto freddo attraverso la camicia.

lo stringo forte a me, non lo voglio lasciar andare.

Yoongi: come mai non mi rispondevi?

sento che da dietro la mia schiena lui stringe forte a se il mio smoking. Gli accarezzo i capelli, cercando di tranquillizzarlo.

Yoongi: un attacco di panico...?

dopo un tremolio annuisce tirando su col naso.

Yoongi: l'ho lasciato solo dopo un attacco di panico a scuola, sono orribile.

Depressione: un mostro.

ci stacchiamo appena e i nostri sguardi si incontrano. Circondo le sue guance fra le mie dita e cerco in qualche modo di scusarmi.

Yoongi: ci eravamo ripro-... IO, ti avevo promesso di non lasciarti più da solo, e ho infranto la promessa, mi dispiace, e anche se te l'ho detto varie volte stasera, lo ripeto, scusami.

il dolce profumo e la pura sensazione e desiderio che mi spingono a baciarlo mi tentano, ma non posso fare nulla oltre che abbracciarlo.

Jimin: pabo basta scusarti.

ci stacchiamo dall'abbraccio, entrambi con un sorriso ricco di serenità.

noto che il suo smoking è sgualcito e un po' sporco, oltre che bagnato sulle spalle, probabilmente per colpa della neve che si è sciolta rientrando a casa.

i suoi capelli sono disordinati come il suo viso, ancora un po' pallido con dei bellissimi occhi color nocciola ancora lucidi che si fanno spazio fra tutti i ciuffi bianchi della sua frangia.

mi guarda e sbottonandomi lo smoking mi dice:

Jimin: vorresti rimanere a dormire? Ho c-casa libera o-oggi.

sento le labbra seccarsi e il cuore battere più in fretta. Non so quali siano le sue intenzioni, ma non ho nulla da perdere.

Yoongi: sì, la mia bisnonna sta già dormendo. Non c'è nessun problema Jimin-ie~

sorride per poi togliermi lo smoking, un po' bagnato sulla schiena e sulle maniche. Nello stomaco sento un intero sciame di farfalle.

Jimin: allora spogliati, vado a prenderti un pigiama almeno stai comodo.

mi sorride per poi andare a rovistare in un cassetto nel mobile davanti al letto.

Depressione: e tu che pensavi chissà cosa. Pervertito.

incomincio a sbottonarmi la camicia; Jimin riesce a trovare una maglia a maniche lunghe da pigiama e dei pantaloni corti al ginocchio per stare a casa.

Sono entrambi neri. Sorrido vedendo la sua scelta, apposita per stare dietro a una delle mie fisse. Si gira per darmi i vestiti, ma vedendo il mio peto semiscoperto subito si copre gli occhi.

Jimin: hy-yung, potevi a-avvisarmi. Tieni, non ti g-guardo.

mi metto a ridere per il suo imbarazzo e per la sua purezza fuori dal normale. Nel mentre mi infilo nel largo pigiama che mi sta prestando.

Jimin: cazzo ridiii. Sai che sono t-timido e fai ste coseee!

continuo a ridacchiare. Appena finito di rivestirmi lo prendo e lo giro verso di me.

~ • Moon • ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora