Alex - il giorno dopo
Entro in aula dopo due giorni di sospensione. Appena faccio il mio ingresso riesco a percepire il brusio dei ragazzi che parlano tra di loro.
"Buongiorno, ragazzi.", esordisco riportandoli al silenzio.
"Dopo questi due giorni di pausa spero abbiate finalmente finito di apportare i commenti dovuti a "cime tempestose."
Ancora silenzio.
Poggio la borsa sulla cattedra e scendo il gradino che mi separa dai banchi, come faccio di solito.
"Bene, per oggi ho in programma di terminare questa autrice e di passare ad altro.", comunico.
Mi guardano con aria perplessa, ma l'importante è che mi ascoltino.
"Bene, abbiamo sviscerato l'argomento della condizione della donna nel periodo in cui questo libro è stato scritto, abbiamo parlato dell'amore come sacrificio, rinuncia al proprio sentimento per il bene di qualcosa di ancor più grande, ci sono state discussioni, dibattiti. Eppure non abbiamo analizzato l'aspetto più importante: perchè secondo voi Catherine aveva inzialmente scelto Linton?"
Ancora silenzio. Guardo Piper, che nel frattempo è entrata in ritardo e in silenzio ha preso posto qualche fila più dietro, ma sembra che lei abbia la testa altrove.
"Allora?", chiedo passando di fila in fila, come a svegliarli.
"perchè lui l'aveva sedotta. E sarebbe stato un problema se avesse deciso di rifiutarlo.", esordisce una ragazza tre file più dietro.
"E cosa glielo fa dedurre?"
"Beh, sappiamo che la donna doveva sposarsi molto presto, altrimenti sarebbe stata ripudiata da chiunque. La donna rappresentava il trofeo da esibire, un oggetto da sistemare sulla mensola giusta, altrimenti avrebbe creato disordine. Ecco perchè Catherine, non appena resasi conto che non avrebbe avuto la possibilità di stare con Heatchliff aveva deciso di concedersi a Linton, verso cui provava un enorme devozione e ringraziamento."
"Arguta osservazione. Quindi secondo lei devozione e ringraziamento potrebbero bastare per stare con un uomo verso cui non si prova niente?"
Piper mi guarda, improvvisamente interessata da ciò che sto dicendo.
"Assolutamente no. Per quanto mi riguarda non riuscirei mai a stare con un uomo per cui non provo niente se non devozione e ringraziamento."
"Bene, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua opinione.", le sorrido e riprendo a camminare su e giù.
Ho gli occhi di Piper addosso, mi sento così carica quando lo fa.
"Catherine non ha mai amato Linton, il fulcro del romanzo è il paragone tra il disamore e l'amore. Voglio farvi un altra domanda .. " - continuo, - "secondo voi l'amore dura?" - li guardo.
"Ma ne avevamo già parlato l'altra volta.", esclama un ragazzo.
"Ve lo chiedo di nuovo allora, però questa volta avete finito il romanzo, quindi si suppone che avreste una visione diversa. "
"L'amore ti fotte.", urla un ragazzo spazientito.
"Davvero? Questo ha attinenza con il romanzo che stiamo trattando?", lo riporto con i piedi per terra.
"No, era una riflessione.", dice.
"Le riflessioni lasciamole a casa.", ribatto abbastanza irritata .
"Per Catherine è esistito.", interviene poco dopo Piper.
Cerco di guardarla con finta tolleranza, non voglio trattarla meglio o peggio degli altri, ma alla stregua.
"Anche se Heathcliff era tutt'altro che un uomo di cui innamorarsi?", le chiedo.
"Certo, nessuno nasce sapendo amare, è una qualità che si acquisisce strada facendo. Mettiamola così, Heathcliff era un uomo valoroso, non aveva di certo tempo da dedicare all'apprendimento dell'amore, eppure Catherine smuove qualcosa nel suo cuore."
"Continui.", la incoraggio.
"Quindi si potrebbe dire che per Catherine l'amore vero era rappresentato dall'uomo dei suoi sogni, della sua infanzia." - continua, - "oltremodo credo che qualsiasi sentimento vada coltivato, come un giardino, giorno dopo giorno, perciò io sto dalla parte di Catherine."
"Bene, grazie. Quindi adesso facciamo un sondaggio, chi sta dalla parte di Catherine e chi da quella di Linton."
Le mani si alzano, di gran lunga vince la fazione di Catherine, e sorrido soddisfatta.
"Bene" - dico poco dopo voltando le spalle alla classe - "da domani inizieremo a trattare Harper Lee, e ci addentreremo perciò in un discorso molto più delicato di questo... spero siate preparati."
Tutti fanno cenno di sì con la testa e lentamente raccolgono le loro cose per poi uscire dall'aula.
Piper mi si avvicina - "sei contenta di essere tornata?", mi chiede a bassa voce.
"Certo che sono contenta, non ci so proprio stare senza fare niente, anche se aiutare al locale mi teneva impegnata. " - continuo, - "a proposito, come sta Josh?" -
"Bene, bene. Sempre indaffarato, ma sa il fatto suo. Jack ha chiesto la separazione dalla moglie, ora vive stabilmente da Samantha."
"Certo che ne sono successe di cose in poco tempo.", dico.
"Sei la quiete prima della tempesta.", esclama lei citando Leopardi.
"Questa è una delle infinite ragioni per cui ti amo.", le prendo il mento con pollice e indice.
"Io dovrei scrivere un libro sul perché ti amo.", dice. sorridendomi.
Ci incamminiamo verso le scale.
"Hai da fare dopo?", le chiedo imbarazzata.
"Direi proprio di no.", esclama, - "potremmo andare da me."
Sento una scarica elettrica attraversarmi tutta.
Lei intuisce subito, e, cogliendo la palla al balzo, fa finta di dirmi qualcosa all'orecchio e me lo morde dolcemente.
"Ecco, adesso come faccio a continuare a fare lezione se mi fai pensare a dopo?"
"Ne varrà l'attesa., " mi fa l'occhiolino.
"Io vado, ti mando per messaggio l'indirizzo.", dice toccandomi il braccio.
Le sorrido e la guardo mentre va via, aprendo la porta e sparendo.
"Tra poco vedrai chi è il lupo.", penso tra me e me ed entrando in un altra sala.
![](https://img.wattpad.com/cover/160354864-288-k701521.jpg)
STAI LEGGENDO
Più forti della tempesta (Vauseman)
FanficAlex è una ricercatrice newyorkese che vive a Londra e lavora come assistente alla cattedra, Piper è una cameriera con il sogno di studiare e diventare insegnante. Entrambe così diverse... o forse no. Le loro strade si congiungeranno in modo inatt...