Hai preso tutto di me

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Piper 

Alex manca da un pò, ho freddo e sono stanca di aspettare. 

Mi alzo ed esco dalla porta principale dell'università: ho bisogno di inalare il fumo aspro della sigaretta per placare la tensione che sento pervadermi tutto il corpo. 

Respiro profondamente.

"E se scegliesse lei?", si chiede una parte di me. 

Dopotutto ha quasi la sua età, i suoi stessi punti di vista, navigano sulla stessa lunghezza d'onda. 

Io e lei invece siamo così diverse, io ancora persa con la testa fra le nuvole, lei più matura, razionale e determinata. 

Si potrebbe dire che io sono il braccio e lei la mente. 

"Mi ama troppo, non rinuncerebbe mai a quello che poco a poco stiamo costruendo", rassicura un'altra parte di me. 

L'unica certezza che ora ho è che quella donna mi ha sconvolto la vita. 

Avevo tante ambizioni, progetti e sogni prima di conoscerla, adesso devo ringraziare il cielo se ancora riesco ad addormentarmi anche quando non riesco a sentirla vicina. 

E' diventata una dipendenza, quel classico tipo di persona che ti seduce, ti fa sua e poi tu ne vuoi ancora, ancora e ancora. 

Torno con i piedi per terra, lo squillare incessante del telefono mi riporta alla realtà. 

Rispondo senza nemmeno visualizzare chi mi stia chiamando. 

"Pronto?", esordisco. 

"Pronto Piper, stai arrivando?"

Riconosco prontamente la voce: è Josh. 

"Mmm, Josh, si, cinque minuti.", lo rassicuro. 

"Ma dovevi essere qui mezz'ora fa!", esclama dall'altro capo del telefono. 

"Ti ho detto che arrivo,  dammi cinque minuti," replico prontamente. 

Riaggancio e penso sul da farsi. 

Se vado via adesso andrò da Josh e trascorrerò il pomeriggio e l'intera serata con la tensione alle stelle, d'altro canto se non raggiungo il locale entro cinque minuti dovrò subirmi l'ennesima predica di Josh. 

Schiaccio il mozzicone della sigaretta sotto la suola della scarpa. Sono tutta intirizzita per il freddo, così decido che forse Alex mi chiamerà non appena avrà finito.

Mi incammino, con milioni di pensieri che intasano la mente, il cuore che batte un pò più lento, a rallentatore, quasi fossi protagonista di qualche film con un sacco di effetti speciali e di scena. 

Il fatto è che questo non è un film, no ... è la realtà. 

Alex non è un sogno, e meno male che non lo è. 

Se lo fosse sarei capace di non svegliarmi più per vivere a pieno quello che lei è e tutto quello che ho imparato in queste settimane grazie a lei. 

Se immagino un futuro accanto alla mia donna? Certo che lo immagino! Ci vedo già in una casa fuori dal grande caos della metropoli, con un giardino tutto per noi e una grande veranda da dove poter vedere il sole sorgere, magari con una tazza di caffè bollente in mano, abbracciate e rannicchiate l'una accanto all'altra, oppure ci vedo sulla riva del mare  a guardare l'orizzonte, e sorriderci, perché in fondo guardare oltre è quello che ci piace di più fare. 

"Cosa sarò? Cosa sarai?", mi chiedo. 

Uno stormo di parole tutte per lei, colei che mi ha rapito il cuore, la mente, l'anima, e li ha fatti completamente suoi. 

Estraggo il telefono dalla tasca posteriore dei pantaloni e decido di mandarle un messaggio. 

"Corro da Josh, ci vediamo lì appena puoi. Ti amo. P.", scrivo con fatica, le mani completamente congelate. 

Ripongo il telefono dov'era prima e riprendo a camminare, Londra come sfondo che sovrasta le domande e il futuro che mi, ci attende. 

Più forti della tempesta (Vauseman)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora