-Cosa sta succedendo?-
-Divideteli.-James Connor Sweeney diede le spalle al laboratorio, guardando fuori dalle enormi vetrate la lingua di mare tra i due continenti che scorreva sotto di loro, ormai quasi sparita alle loro spalle.
-Cosa? No!- cercò di protestare il Gemello, tentando invano di liberarsi dalla presa dei militari della scorta privata di Sweeney.
-Le Capsule sono pronte, signore.- annunciò uni degli scienziati, dopo aver osservato i vari monitor che riportavano i parametri delle due Capsule al centro del laboratorio.
-Magnifico.- commentò Sweeney, senza voltarsi verso i figli ma udendone i tentativi di opporsi agli uomini che li tenevano fermi.
-Le capsule?- chiese senza capire il maschio.
-Signore siamo pronti ad avviare il processo del primo.-
-Margaret, dove ci troviamo?-
Una dei piloti, l'unica donna ai comandi, toccò un paio di volte lo schermo interattivo dell'eliveivolo, voltando poi la testa verso il suo capo.
-Stiamo sorvolando le coste africane signor Sweeney. A momenti entreremo nel territorio arabo.--Mi è dato sapere dove siamo diretti, James?- intervenne il secondo uomo di potere presente sull'eliveivolo, facendosi largo tra gli addetti che si spostavano freneticamente da una parte all'altra e rivolgendo un'occhiata seccata alla parete di vetro alle loro spalle quando un urlo dei Gemelli li raggiunse.
-Certamente Light. India. Stiamo prendendo la strada lunga.- rispose serafico il boss, guardando i suoi impiegati lavorare febbrilmente, esattamente come doveva essere.
-Papà!-
Un urlo diverso dai precedenti fece vibrare leggermente i comandi di bordo, provocando un lieve fischio nelle orecchie dei presenti.
Era spaventoso come si potesse sentire la differenza che c'era in quell'urlo rispetto ad uno umano.
-Signore, i vetri si stanno crepando.-
-Addormentatela, se necessario.- sminuì Sweeney, mentre prendeva un cocktail da un vassoio abbandonato su un tavolino e ne passava un altro a Light Darwin, che sembrava ancora abbastanza contrariato dalla situazione attuale.
-India? Credevo saremmo tornati alla nostra missione.-
-Proprio per questo andiamo in India. Preleviamo un amico.-
-Un altro?- chiese seccato l'uomo.
Light era più giovane di Sweeney, sveva sui trent'anni e nessuna brutta cicatrice gli rovinava i lineamenti squadrati, incorniciati da capelli biondi con un taglio militare. Un paio di occhi talmente azzurri da dare fastidio guardavano l'ambiente circostanze con costante disapprovazione.
Era il perfetto modello di tedesco ariano degli anni quaranta, sia nell'aspetto che come mentalità.-Tu Light non sei dotato di pazienza.- commentò con un sorrisetto l'altro uomo, di origini irlandesi, inclinando il bicchiere contente il liquido colorato verso il compagno.
-Livello Medusa pronto.- annunciò una voce alle loro spalle.
-Accendere.- rispose annoiato il Grande Capo, senza nemmeno voltarsi.
-Elijha!-
La parete di vetro antiproiettile alle loro spalle cominciò ad incrinarsi pericolosamente, gettando scompiglio tra gli scienziati.
-I vetri!-
-Ho detto di sedarla, c'è qualcuno di competente qui dentro?- sbuffò irritato Sweeney, arricciando il naso in una smorfia di fastidio e disgusto.
-Perché stai facendo tutto ciò James?- domandò Darwin, voltandosi verso il laboratorio e sorseggiando il proprio cocktail, mentre guardava i due Gemelli dimenarsi all'interno delle Capsule trasparenti.
O meglio, la Gemella.
Il maschio sembrava come svenuto, scosso ogni tanto da quelli che sembravano brevi spasmi.
-Precauzione, mio caro amico. Cominciavano a sapere troppo. Di nuovo.- rispose il compare, con l'aria di chi la sa lunga sull'argomento ma persiste nel trovarlo seccante e un impiccio.-E per "sapere troppo" intendi che stavano diventando troppo umani?-
La frecciatina di Light ebbe come unico risultato la nascita di un sorrisino sul volto segnato di James, mentre quest'ultimo sorseggiava la propria bevanda con soddisfazione e leggero divertimento, come se fossero in un salotto a parlare di politica invece che a bordo di una base aerea che stava eseguendo una delle operazioni più spietate e dolorose a disposizione dell'Hydra su due ragazzini di sedici anni.
-L'unica conoscenza di cui necessitano è quella strategica e militare.- filosofò infine Sweeney, con uno sguardo di comprensione verso Light, come se fossero due amici di vecchia data che discutono di un problema comune e a loro ben noto.
-Signore, stiamo per entrare nei confini dell'Arabia.- intervenne Margaret, mentre altri piloti si passavano le coordinate e gridavano istruzioni ai compagni.
-Di già?- chiese piacevolmente stupito il diretto interessato.
Alle loro spalle un ultimo urlo fece crepare ulteriormente i vetri, per poi far cadere un silenzio innaturale nel laboratorio dietro di loro, verso il quale Light era ancora girato.
-Non mi fido dei tuoi piani.- commentò, guardando attraverso la parete trasparente i corpi svenuti dei Gemelli, rinchiusi nelle Capsule anch'esse trasparenti. Gli scienziati si gridavano percentuali, probabilmente relative al processo Medusa.
-Oh, invece dovres...-BOOM.
Il vetro frontale dell'eliveivolo Hydra esplose, coprendo i piloti più vicini di una miriade di schegge taglienti. La base ebbe un forte scossone verso sinistra, causato dall'abbandono dei comandi da parte dei piloti presi di sorpresa. Il bicchiere di Darwin cadde a terra, unendo i propri resti ai circostanti.
-Ma cosa diavolo...- cercò di dire Sweeney, reggendosi ad uno schienale per non scivolare verso il laboratorio a causa della lieve pendenza che aveva preso l'eliveivolo.
La sua risposta arrivò prima ancora che lui riuscisse a formulare l'intera domanda.
Iron Man, quello vero, entrò dal buco creatosi nel vetro, dal quale filtrava un forte vento che rendeva ancora più difficile rimanere in piedi.
-Che bella rimpatriata.- commentò sarcastico Tony Stark, voltando la maschera metallica intorno a sé. -Che peccato dover far finire la festa.-
I computer saltarono, sotto lo sguardo impotente di Sweeney, che tentò di impossessarsi di un'arma.
Ma prima che potesse farlo una seconda figura arrivò. L'inconfondibile tuta di Captain America si stagliava dritta davanti a loro.
-Serve una mano?-Sweeney e Darwin si gettarono sulla pistola più vicina contemporaneamente, ma il famoso scudo colpì prima Light in testa, poi fece crollare parte della porta, che finì addosso a Sweeney, immobilizzandogli la parte inferiore del corpo.
Nel frattempo Iron Man aveva fatto irruzione nel laboratorio e staccato entrambe le Capsule, prendendo i due corpi svenuti tra le braccia.
-Non li avrete mai!- gridò imperterrito Sweeney, riuscendo a raggiungere un'arma da fuoco e tentando di colpire il Capitano.
Il risultato fu disastroso: il colpo, dopo aver completamente mancato il bersaglio, finì sui comandi, mandando in cortocircuito tutto ciò che gestivano.
E l'eliveivolo precipitò.Wakanda
Non ho voglia di monologhi, so...Niente, enjoy
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||Progetto Gemelli Medusa|| ✅
Fanfiction"Tra le schiere dell'Hydra era nato un modo di dire: qualora vedessi due maschere guardarsi, eri già morto." →|Pre - durante "Avengers: Infinity War"| [#1 in "Supereroi" ; 27 Dicembre 2018] [#2 in "Tony Stark" ; 30 Dicembre 2018] [#3 in "Twins" ; 30...