-È sicuro dottor Banner?-
-No, ma Sam è disposto a rischiare quindi lo sono anche io.-
Non era esattamente il migliore degli incoraggiamenti, ma se loro erano "disposti a rischiare" allora doveva esserlo anche lei. Ormai era troppo tardi per ritirarsi, no?
-Parti da quello più piccolo, così non rischia di morire dissanguato.-
-Tony deve restare qui per forza?- chiese Sam leggermente seccato, mentre allungava un braccio sul tavolo, proprio sotto agli occhi di Evie.
-Il laboratorio è di entrambi, non posso cacciarlo.- si scusò Bruce, mentre controllava le ultime cose prima di avviare l'esperimento.
-Già, fattene una ragione uomo uccello.- lo schernì Stark, appoggiato al muro poco più in là. Sam gli lanciò un'occhiata di fuoco, concentrandosi poi di nuovo sulla garza che avvolgeva gran parte del suo avambraccio.
-Okay, proviamo.-
Bruce slegò la fasciatura di Falcon, facendo poi cenno a Evie quando fu pronto, dietro ai PC.
La ragazza spostò lo sguardo sulla ferita ancora fresca e si concentrò come aveva già fatto in passato per gli oggetti. Sotto lo sguardo vittorioso del dottore, la ferita cambiò in fretta, fino a richiudersi del tutto, lasciando solo una piccola cicatrice sul braccio di Wilson, che guardava a bocca aperta il risultato.-Sì!- esclamò Banner, girando intorno al tavolo e studiando ciò che restava della ferita di Sam. -Evie ce l'hai fatta!-
La ragazza sorrise, senza sentire il minimo effetto collaterale.
Prima dell'incursione in Russia avevano fatto molti tentativi e allenamenti e lei era riuscita a incrementare il suo potere, anche se molto lentamente. Banner le aveva spiegato anche che durante una guerra lei poteva uccidere la maggior parte degli avversari senza stancarsi perché le loro sorti erano già segnate.
A Samara l'esito era già predestinato e non esisteva possibilità che l'Hydra vincesse, perciò alla ragazza era bastato mandare avanti la vita dei soldati di qualche mese per annientarli. Bruce le aveva però detto che non avrebbe avuto sempre questa fortuna: certi scontri non erano destinati ad essere vinti e alcuni nemici potevano sopravivere. In quei casi avrebbero avuto davanti troppi anni di vita per poterlo uccidere senza rischiare grosso lei stessa.
Il dottore aveva espresso quella che era una certezza secondo lui: non sarebbe mai stata in grado di mandare avanti la vita di un uomo per più di dieci anni, che rimaneva comunque un traguardo ancora troppo lontano per lei.-Credi di poterlo fare anche con il resto Evie?- domandò Bruce, mentre Sam si passava una mano sul braccio nuovamente sano.
-Sì.- rispose lei aspettando il consenso di Wilson.
Lui non esitò minimamente e si levò la benda successiva, che copriva la ferita sulla gamba, quella messa peggio. Banner era riuscito a estrarre il proiettile dalla carne, ma senza le stampelle il supereroe faticava a reggersi anche solo in piedi.
Evie ripeté l'azione che impiegò più tempo di quella precedente, ma ottenne lo stesso esito. Sam mosse la gamba di nuovo sana, mentre Evie sbatteva ripetutamente gli occhi avvertendo un leggero mal di testa.
Stava sforzando troppi i suoi poteri, se alla base non aveva ceduto ai sintomi era solo perché la voglia di vendetta era più forte di qualunque mal di testa o nausea, ma una volta tornata a casa era crollata immediatamente. Sapeva di dover rallentare il ritmo o avrebbe rischiato di svenire all'improvviso, magari in mezzo ad una battaglia importante.Banner le aveva consigliato, dato che poteva permetterselo benissimo, di alternare i metodi di combattimento, utilizzando una volta il suo sguardo e una volta la sua preparazione come "soldato perfetto", così da tenere costantemente equilibrati mente e corpo. L'aveva trovata un'ottima idea, anche perché non aveva mai avuto l'occasione di mostrare di cosa era veramente capace, anche senza il suo sguardo mortale.
-Ti promuoveremo ad "infermiera dell'anno", Strange ne sarà invidioso.- ci scherzò su Tony, riportando Evie alla realtà.
-Lascia stare Strange, Tony, non abbiamo bisogno di un'altra guerra interna.- lo ammonì Bruce, mentre faceva sparire le bende ormai inutili di Sam.
Il diretto interessato si portò una mano al petto con fare melodrammatico.
-Così mi ferisci Bruce, stai toccando un tasto dolente.-
Nessuno lo prese sul serio, continuando a fare ciò in cui già era indaffarato.
Evie aspettò che Sam si rimettesse in piedi e le dicesse di andare pure, se voleva.
-Sei stata brava, bambina.- la salutò con tono affettuoso, allungando il pugno verso di lei. Era un giochetto che le aveva insegnato durante le loro prime simulazioni di caduta libera e Evie lo trovava divertente.Dopo aver salutato gli altri due uomini della stanza, Evie uscì dall'ormai tanto familiare laboratorio, tornando verso il salotto.
Lì, come aveva immaginato, trovò Wanda a guardare la televisione, mentre Visione cucinava.
-Cosa fai oggi?- chiese curiosa la ragazza, avvicinandosi alle pentole.
Lei e Visione avevano sviluppato un legame molto diverso da quello che la ragazza aveva con tutti gli altri.
Entrambi erano nuovi a cose come relazioni, emozioni e abitudini di tutti i giorni. Potevano aiutarsi a vicenda, per certi versi.
-Pasta. È un piatto italiano.- rispose lui, mostrandole l'interno della pentola.
-L'ho provata una volta. Mi era dispiaciuto quando hanno distrutto la base di Firenze, cucinavano molto bene.-
-Sei stata in Italia?- domandò stupita Wanda, spostando lo sguardo dallo schermo colorato.
Evie annuì, andando verso di lei.
-Due volte. La seconda volta eravamo nei pressi di Roma, una delle basi più ben nascoste ai civili dell'intera Europa.- spiegò la ragazza.
-L'hanno trovata?- si interessò Wanda, riferendosi al progetto avviato da Nick Fury per distruggere tutte le basi che Evie aveva segnalato.
-Non credo. A volte viene abbandonata, anche per diversi anni. Ciò la rende ancora più segreta.-La Maximoff annuì, tornando poi a guardare il programma in televisione. Evie invece guardò verso le scale che davano alle camere.
-Cerchi il signorino Parker?- domandò Visione senza nemmeno guardarla. -È uscito poco fa insieme al signor Happy. Credo sia andato da sua zia.-
Evie annuì.
Peter le aveva detto che a breve sarebbe tornato nel Queens per passare un po' di tempo con la zia, ma avrebbe voluto salutarlo prima che se ne andasse.
-Dai Evie, vieni. Ti insegno un gioco.- la richiamò Wanda, distogliendo momentaneamente l'attenzione della ragazza da Peter.
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||Progetto Gemelli Medusa|| ✅
Fanfiction"Tra le schiere dell'Hydra era nato un modo di dire: qualora vedessi due maschere guardarsi, eri già morto." →|Pre - durante "Avengers: Infinity War"| [#1 in "Supereroi" ; 27 Dicembre 2018] [#2 in "Tony Stark" ; 30 Dicembre 2018] [#3 in "Twins" ; 30...