Due anni.
Erano passati più di due anni da quel 15 Dicembre che aveva segnato per sempre il destino degli Avengers.
Alcuni di loro erano ancora in contatto, a volte si vedevano, si parlavano, si confidavano l'uno con l'altro. Ma la maggior parte di loro era sparita, senza lasciare la minima traccia. E il mondo come faceva a sentirsi al sicuro da quando Tony Stark aveva detto la famigerata frase "Sono fuori", da quando nessuno avvistava la bionda chioma di Captain America da ben due anni, da quando nessuno vedeva più il dio dei tuoni da ancora più tempo e si erano perse tracce di Hulk?
Come facevano i cittadini del pianeta Terra a sapere che, in caso di pericolo, qualcuno sarebbe accorso a salvarli?
Niente più S.H.I.E.L.D.
Niente più Avengers.
Niente più Iron Man e Captain America.
Niente più supereroi a proteggere il mondo.
Sparpagliati tra uno stato e l'altro, in un continente piuttosto che in un altro, i famosi eroi che erano stati al centro dell'attenzione globale per anni parevano aver appeso tutti i poteri al chiodo, dicendo addio per sempre a ciò che più gli era riuscito bene in tutta la loro più o meno lunga vita: salvare le persone.
Che fossero alieni ostili, robot pazzi o antieroi spietati, gli Avengers avevano protetto il mondo prima di loro stessi da tutto ciò che li aveva attaccati per anni.
Una triste fine per una grande era.Nel pullman della sua scuola, Peter guardava fuori dal finestrino con aria distratta, scavando dentro di sé alla ricerca di un briciolo di entusiasmo per la gita che stava andando a fare, ma trovando molto poco. O almeno finché qualcosa fuori dal bus giallo non attirò la sua attenzione.
Una nuova minaccia? Un nuovo nemico? Forse una nuova possibilità di riavere indietro i grandi eroi che avevano protetto tutti loro così a lungo e che avevano cercato di mettere i titoli di coda al loro film troppo presto.
E mentre si lanciava da un edificio all'altro, dopo un'avventata fuga dal bus con una discutibile copertura fornitagli dal suo migliore amico, Peter sentiva il cuore battere sempre più forte.
-Karan cosa sta succedendo?-
-Qualcosa sta attaccando tre supereroi.-
Peter deglutì sonoramente.
-Li conosco?-
-Due sono il dottor Banner e Tony Stark.-
A quei nomi Peter accelerò la sua "corsa" verso il punto dove qualcosa di grosso se la stava prendendo ferocemente con la famosa tuta rossa che tutti avevano creduto di non rivedere mai più. Senza la minima esitazione si buttò nella lotta, cercando di aiutare come più poteva Iron Man.
-Emh, che problemi ha questo qui, Signor Stark?- domandò il ragazzo mentre i due supereroi combattevano fianco a fianco come un tempo, come se nulla fosse mai accaduto.
-Proviene dallo spazio, è venuto a rubare un ciondolo ad uno stregone.- spiegò l'uomo, senza smettere di combattere la cosa che si era proclamata "figlio di Thanos".
Da qualche parte nei dintorni, il dottor Banner sembrava avere grossi problemi a tirar fuori il suo "amico verde", ma nessuno dei due eroi poteva permettersi di fermarsi a controllare le condizioni dello scienziato.Qualcosa volò sopra le teste dei due, mentre l'alieno ancora lottava furiosamente cercando di schiacciarli con tutto ciò che gli capitava a tiro.
-Quello è lo stregone, muoviti!- dichiarò Tony e Peter non se lo lasciò ripetere, iniziando una corsa dietro a quello che sembrava un mantello rosso volante. Un secondo alieno, molto più piccolo di quello che aveva attaccato Tony, stava alle calcagna dello stregone, quando Peter riuscì a raggiungerlo. Il secondo nemico tentò di rallentarlo, lanciandogli contro un cartellone pubblicitario che Peter vide arrivare solo all'ultimo. Incrociò le braccia davanti a sé serrando gli occhi, ma l'impatto non arrivò mai.
Quando il ragazzo riaprì le palpebre rimase senza fiato e credette di essere sul punto di svenire.
Davanti a lui una ragazza volava a diversi metri da terra grazie ad un paio di stivali che sembravano esser stati estratti da una tuta Stark e poi ripitturati di bianco e oro.
-Evie...- mormorò Peter, credendo di aver sbattuto la testa troppo forte durante il precedente scontro.
-Peter, il dottore!- gridò lei e il ragazzo non ebbe dubbi che si trattasse davvero di Evie.
La sua Evie.
Troppo sconvolto per muoversi, Spider-Man rimase immobile mentre la ragazza si buttava a capofitto verso il corpo privo di sensi dello stregone, che stava precipitando verso il marciapiede mentre l'alieno si avvicinava sempre di più.
Evie afferrò l'uomo appena in tempo e Peter si riscosse quel tanto che bastava per affiancare la ragazza e cercare di aiutarla a sostenere il peso dell'uomo.
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||Progetto Gemelli Medusa|| ✅
Fanfiction"Tra le schiere dell'Hydra era nato un modo di dire: qualora vedessi due maschere guardarsi, eri già morto." →|Pre - durante "Avengers: Infinity War"| [#1 in "Supereroi" ; 27 Dicembre 2018] [#2 in "Tony Stark" ; 30 Dicembre 2018] [#3 in "Twins" ; 30...