All'età di circa sette anni, Elijah ed Evie Stack furono sottoposti ad un esperimento che avrebbe dovuto, teoricamente, potenziare ulteriormente il loro già grandioso sguardo capace di piegare il tempo nei due modi opposti.
Ma si stava scherzando con il fuoco e l'esito non fu quello che gli scienziati volevano.
Fu molto meglio.
Come la prima sessione dell'esperimento terminò, i due bambini alzarono entrambi gli occhi sui due uomini più vicini ed essi si ridussero, semplicemente, in polvere.
Da quel giorno diversi esperimenti e prove furono somministrate ai due bambini, ancora troppo innocenti per capire ciò in cui li stavano trasformando.
Per quasi dieci anni, i Gemelli Medusa si spostarono di città in città, da una base militare segreta all'altra, per rimanere lontani dai sensori dello S.H.I.E.L.D. e dagli occhi del loro nuovo "padre", che non si fidò mai fino in fondo del potere dei due ragazzi.
Quei due bambini nati con un potere straordinario, ereditato dal padre, avevano vissuto in parti del mondo completamente diverse, cambiando postazione dalle quattro alle sette volte all'anno.E questo era esattamente quello che la Gemella aveva spiegato al direttore Nick Fury, una volta finita una lista contenente circa ottanta indirizzi differenti.
-Ci stai dicendo che queste...- chiese incredulo Tony Stark, leggendo i nomi delle città che, come la ragazza aveva spiegato grazie all'aiuto di Peter, ospitavano una base militare dell'Hydra.
-Sono tutte le basi nemiche di cui lei è a conoscenza, sì.- concluse il ragazzo promosso a interprete.
La Gemella aveva sviluppato un forte legame empatico con il ragazzo, simile a quello che aveva avuto con il proprio gemello, per poter comunicare con lui senza dover ricorrere alla voce.
-Come faccio a sapere che non è una trappola?- chiese sospettoso Fury, puntando l'occhio minaccioso sul volto della ragazza, che mostrava un'espressione impassibile.
Lei si piegò su un altro dei fogli che le erano stati portati e scrisse velocemente disordinate parole, alzando poi il foglio.
"Li voglio tutti morti."
Alcuni degli Avengers si scambiarono sguardi preoccupati e sconcertati, anche se Fury non sembrava troppo stupito da quella risposta.
L'uomo appoggiò le mani al tavolo sopra il quale la ragazza, senza uscire dalla cella, si era appoggiata per scrivere.
Il volto di Fury era ad un paio di spanne da quello della Gemella e studiava quest'ultima con misurata attenzione e diffidenza.
-Avevi una totale perdita di memoria, non ti ricordavi quasi nulla dei tuoi ultimi quindici anni di vita. Ti abbiamo sottoposto a qualunque test alieno o terrestre di nostra conoscenza e non siamo riusciti a risvegliare un solo ricordo. Cosa è stato?-La ragazza spinse la penna contro il tavolo, facendo scattare il meccanismo in plastica e facendo ritirare la punta della biro con cui aveva scritto.
Gli sguardi di tutti erano puntati su di lei, ogni persona presente in quel momento attendeva una risposta a quella domanda non a tutti chiara.
-Peter.
Quel nome, pronunciato dalla sua voce nel totale silenzio della "prigione", fece rabbrividire metà dei presenti.
Tutti gli sguardi si spostarono sul ragazzo che stava un po' in disparte.
-Che significa Peter?- chiese scettico Fury, ma la ragazza scosse la testa e si alzò dalla scomoda sedia che aveva richiesto alla stanza, facendo poi sparire il tavolo e andando a sedersi al centro della cella.
Fury rimase a fissare la figura esile dell'ex assassina incrociare le gambe e chiudere gli occhi, in quella che tutti avevano imparato essere la sua posizione abituale durante la meditazione.
-Tutti di sopra, dobbiamo parlare.- sentenziò dopo diversi istanti Fury, eseguendo lui per primo il suo comando.
Il gruppo di supereroi al seguito di Nick uscì dalla cella, che si richiuse in un semplice cilindro senza entrate, e poi sorpassarono la porta del salone.
Nessuno di loro sapeva che tutte le precauzioni che avevano preso erano inutili, che quella ragazza avrebbe potuto scappare in qualunque momento, se solo l'avesse desiderato.E ora che quell'enorme mostro si era svegliato dentro di lei aveva trovato un valido motivo per provare a scappare, se mai avesse dovuto avere l'urgenza di farlo.
Ma sapeva che non sarebbe stato necessario. Quando era arrivata in quella base, ovunque essa si trovasse, l'avevano sottoposta ad interminabili test, tutti insulsi se confrontati al trattamento delle Capsule che, ora lo ricordava fin troppo bene, lei aveva subito troppe volte durante la sua vita come Gemella.
Loro sapevano di cosa era capace, forse ne erano persino più consapevoli di lei stessa.
E Nick avrebbe presto scoperto che lei non aveva ragioni per mentirgli.
Era la guerriera più forte a sua disposizione.
Aveva perso ogni cosa, il che la rendeva quasi invincibile. Non puoi sconfiggere qualcuno di invincibile, a meno che tu non prema sul suo punto debole. E il punto debole di Evie Stack era stato ucciso da una freccia, mentre commettevano il loro ultimo massacro insieme, in una città sconosciuta della Turchia.
Non aveva una famiglia, non aveva amici, non aveva una casa.
E non aveva debolezze.Le fu difficile svuotare la mente con tutti quei nuovi ricordi vogliosi di essere riportati a galla e analizzati nei dettagli, ma alla fine riuscì a mettere da parte ogni cosa e concentrarsi solo sulla meditazione.
Sentì i nervi rilassarsi, i tendini ammorbidirsi. Le spalle prima tese si abbassarono lentamente, mentre anche il leggero movimento frenetico delle sue gambe contro il pavimento cessò. L'unica cosa che rimase in movimento era il suo petto, che si abbassava e alzava seguendo il ritmo del respiro regolare.
Troppe emozioni possono distruggere una persona, per questo doveva tenere in allenamento la propria mente più che il corpo.
Era stata potenziata per essere fisicamente perfetta e allevata per essere intoccabile psicologicamente.
Per questo lei aveva subito più volte il trattamento della Capsula rispetto al fratello: la sua apertura mentale era probabilmente superiore a quella dell'intera squadra di Avengers e un'intelligenza così ben allenata era ovviamente in grado di comprendere e intuire cose che Sweeney non poteva permetterle di apprendere.
Perciò quando cominciava a capire troppo le veniva spezzata la mente, rendendola ogni volta un po' meno umana. Anche ora che aveva riacquistato tutta la sua intera conoscenza molti istinti tipici di una persona qualunque non sarebbero mai appartenuti a lei.Ma era cambiata.
Quella era la sua seconda opportunità e lei non aveva intenzione di sprecarla.
Voleva vendetta.
Voleva che Elijah riposasse in pace.
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||Progetto Gemelli Medusa|| ✅
Fanfiction"Tra le schiere dell'Hydra era nato un modo di dire: qualora vedessi due maschere guardarsi, eri già morto." →|Pre - durante "Avengers: Infinity War"| [#1 in "Supereroi" ; 27 Dicembre 2018] [#2 in "Tony Stark" ; 30 Dicembre 2018] [#3 in "Twins" ; 30...