CAPITOLO 1

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Mi svegliai di colpo quando sentii la sveglia risuonare nella stanza.
Quel giorno avrei ricevuto conferma per partecipare al cast di Riverdale. Ancora non sapevo quando sarebbe arrivato il messaggio, e soprattutto se sarebbe arrivato.
Andai in cucina e mi preparai una colazione di fretta, avevo promesso di passare a trovare i miei genitori.
Ingurgitai una tazza di cereali e dopo essermi vestita decentemente uscii di casa e presi la bicicletta.
I miei genitori abitavano a poca distanza da dove avevo comprato l'appartamento io, ma a convincermi ad usare la bici era stata principalmente la mia scarsità alla guida.
Avevo preso la patente solo un anno prima, si, ero stata bocciata per più di 3 volte.

Una volta giunta sotto casa dei miei suonai il campanello ed entrai dal cancello.
<Lili> mi salutò allegra mia madre mentre corsi ad abbracciarla.
Sul divano trovai mio padre e mi sedetti a fianco a lui.
<sai già qualcosa?> domandò curioso lui.
Scossi la testa <faranno sapere entro la giornata>.
Mia madre sorrise <vedrai che ti hanno preso, sei troppo brava per restare esclusa> battè le mani contenta.
Risi leggermente imbarazzata <c'erano tante persone ai provini>.
Speravo con tutta me stessa che mi avessero accettata, anche se sapevo che le probabilità erano molto basse.

Restai a pranzo dai miei genitori, e anche quando arrivò il primo pomeriggio non ebbi alcuna notizia.
Forse mi stavo solo illudendo e quel messaggio non sarebbe mai arrivato.
Con una scusa uscii di casa e andai a farmi una passeggiata al parco.
Avevo bisogno di rilassare un po' la mente.
Ormai era passato molto tempo da quando avevo fatto i provini, avevo visto molti altri attori, ma nessuno di mia conoscenza.
Mi arrivò una chiamata da una mia cara amica e risposi quasi subito.
<ciao Lili> salutò felice.
La linea non prendeva molto bene e la voce di Anna usciva gracchiante.
<come stai?> domandò.
<bene grazie, tu come te la passi?> chiesi a mia volta nascondo l'agitazione di quel giorno.
Forse Anna si era dimenticata che era oggi il giorno in cui avrei avuto la conferma.
Parlammo per qualche minuto del più e del meno, fin quando sentii il telefono vibrare.
Era arrivato un messaggio.
Con una scusa riattaccai la chiamata e in fretta e furia andai a cercare fra le e-mail.
Deglutii e aprii la casella della posta nuova.
Era lei.
Era lei l'e-mail con la conferma.
Mi resi conto che le mani avevano preso a tremare.
Con la gola secca iniziai a leggere, fin quando arrivai al punto cruciale:
"È stata accettata nel cast di Riverdale".
Restai qualche secondo a fissare lo schermo luminoso del telefono.
Avevano detto veramente che ero stata accettata?.
Di colpo sorrisi e corsi a casa.

Appena entrai in casa riferii la notizia ai miei genitori e uscimmo tutti quando insieme per festeggiare.
La sera andai a dormire presto, l'indomani pomeriggio avrei dovuto prendere l'aereo per raggiungere il set.
Non potevo ancora crederci, sentivo come una morsa nello stomaco.
Fra tutte le persone ai provini avevano scelto proprio me.
Mi addormentai con il sorriso stampato sul volto.

Mi svegliai carica.
Iniziai a preparare le valigie e uscii per fare le ultime commissioni.
Il momento in cui misi piede in aereo porto arrivò anche troppo in fretta.
Il viaggio era pagato tutto dai produttori, così mi ero pure guadagnata un posto in prima classe.
Il volo lo passai a pensare su come comportarmi una volta arrivata e, soprattutto, su chi avrei incontrato.
Non conoscevo nessuno degli altri miei "colleghi", speravo solo di trovarmi bene.

L'aria più fresca mi spinse ad infilarmi una felpa più pesante.
Presi un taxi e indicai all'uomo al volante l'indirizzo da impostare sul navigatore.
<arrivederci> salutai educatamente il tassista quando parcheggiò di fronte ad una grande struttura.
Scesi dall'auto e mi incamminai verso l'entrata.
Sentivo l'adrenalina girarmi in corpo ma dovevo mantenere la calma, dovevo mostrarmi calma.
La porta di vetro si aprì lasciandomi lo spazio sufficiente per passare.
Sul messaggio che avevo letto il pomeriggio precedente c'era scritto di raggiungere il mio camerino prima di presentarmi in ufficio; così dopo aver chiesto alcune informazioni ad una signora sulla cinquantina salii ai piani superiori.
Il cuore fece un balzo quando lessi su un cartellino appeso fuori dalla porta: "Lili Reinhart"; era il mio camerino. Ancora non ci potevo credere.
Entrai e sbrigandomi mi cambiai i vestiti indossando una camicetta bianca e dei jeans neri; lasciai i capelli sciolti.

Mi guardai intorno smarrita, quel posto era enorme, e per trovare l'ufficio dove avrei dovuto tenere un colloquio ci misi un'infinità di tempo.
Bussai.
<prego> sentii esclamare una voce dall'altra parte della porta.
Strinsi la mano al signore con un largo sorriso e mi presentai.
<siediti pure> indicò con un cenno del capo la sedia.
Sembrava gentile.
<dunque> iniziò a dire <sei stata accettata per il ruolo di Betty Cooper>.
Spalancai gli occhi.
Per un momento non ci credetti.
Come aveva detto?
Betty Cooper?
Io avevo fatto i provini per Cheryl Blossom.
Ormai mi trovavo lì, non potevo più tornare indietro.
I miei piani si erano completamente stravolti...

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EHII, QUESTO ERA IL PRIMO CAPITOLO DI QUESTA STORIA, SPERO VI SIA PIACIUTO❤️
PER CHI ANCORA NON MI CONOSCESSE, VI INVITO A PASSARE A LEGGERE LA MIA STORIA (APPENA TERMINATA) SULLA BUGHEAD🔥
A PRESTISSIMO CON UN NUOVO CAPITOLO🤟🏻

SPROUSEHART |Lili&Cole| RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora