CAPITOLO 55

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ENTRO DOMANI PUBBLICHERÒ NEI COMMENTI DEL CAPITOLO INTITOLATO "!!" (2 capitoli prima di questo) UN BREVE RIASSUNTO DELLA STORIA FINO AD ORA, ESSENDO CHE È DA TANTO TANTO TEMPO CHE NON AGGIORNAVO E PROBABILMENTE UN BREVE RIASSUNTO POTREBBE SERVIRVI A RICORDARE I PUNTI PRINCIPALI AVVENUTI🖤

<Per cosa?> domandai titubante con un brutto presentimento.
Si guardò intorno assicurandosi che nessuno ci stesse ascoltando, mi prese per il gomito e mi condusse fuori dagli studi. Il parcheggio era stato quasi totalmente svuotato, e nel silenzio che regnava riuscivo solo ad ascoltare il respiro lento di Cole.
<Per cosa?> ripetei questa volta con un tono di voce più alto.
<Non avevo bevuto così tanto, ma mi sono ritrovato completamente ubriaco, non dovevo fare quello che ho fatto> rimase in silenzio per qualche secondo e poi aggiunse <mi dispiace>.
<Mi stai dicendo che non è cambiato niente fra di noi?> domandai.
<Ti sto dicendo che stare insieme per noi è impossibile> disse secco, non mi stava nemmeno guardando negli occhi.
Feci un lungo respiro sforzandomi di trattenere le lacrime <okay> risposi <tutto chiaro. Ci vediamo> mi allontanai da lui diretta verso la fermata dei pullman.

Appena arrivata a casa cercai di evitare Madelaine e mi buttai sul letto.
Strinsi il cuscino al petto e cominciai a pensare intensamente. Basta Lili, è finita, non puoi continuare a rimanerci sotto. Iniziò a invadermi la mente il pensiero che forse la prima impressione che avevo avuto di Cole non era poi così sbagliata, in fondo era sempre stato un arrogante montato, e forse non ci teneva così tanto a me se era bastata una semplice frase per mettere fine a tutto.
Presi in mano il telefono, non sapevo se quello che stavo facendo era giusto o meno, ma dovevo dare una svolta a tutto.

Da me:" si v a bene, vediamoci"

La risposta non tardò ad arrivare.

-da Daniel:" domani mattina al bar dell'altra volta?"

-da me:"sei ancora nella mia città? Pensavo fossi tornato a casa"

-da Daniel:" a quanto pare il datore di lavoro mi ha allungato i giorni di lavoro"

-da me:" domani mattina alle 9"

Spensi il telefono e mi sforzai di dormire. Se volevo dare una svolta a quella situazione, dovevo iniziare a sistemare, o almeno cercare di capire, la situazione con Daniel.

Mi svegliai alle 8 e mi preparai in fretta. Alle 8.50 ero già di fronte al bar, e proprio come pensavo il mio amico di vecchia data si trovava già li. Appena mi vide accennò ad un sorriso e mi invitò a sedermi al suo tavolo.
<Mi era mancato vederti di persona> disse subito. Era visibilmente in imbarazzo, ma decisi di non farmi ingannare dal suo volto dolce. < Perché hai fatto tutte quelle cose contro di me?> domandai volendo arrivare subito al sodo.
<Non pensavo che ti avrei fatto del male> risorse. Sbattei una mano sul tavolo che subito ritrassi quando mi resi conto di aver attirato l'attenzione di un paio di persone. <Non iniziare con le stronzate> dissi seria <Lo sapevi benissimo quello che stavi facendo. Quindi adesso dimmi perché l'hai fatto>.
Daniel abbassò lo sguardo e si passò nervoso una mano fra i capelli mori <e va bene Lili> disse finalmente guardandomi negli occhi, l'espressione da "ragazzo pentito" era scomparsa <vuoi proprio sapere? Non ci sei ancora arrivata?>. Lo guardai confusa e lasciai che continuasse con il suo discorso.
<Sono indeciso tra due opzioni: l'ho fatto perché è da quando abbiamo 9 anni che sono innamorato di te o perché sono invidioso di quello che sei riuscita ad ottenere facendo sentire la mia vita una merda?>.
Il caffè che stavo bevendo mi andò storto, non ci avevo mai pensato realmente al motivo che avesse spinto Daniel a fare una cosa del genere. Lo lasciai continuare a parlare.
<Direi che possono essere entrambe le due cose> disse, ora la sua voce tremava e il suo volto era diventato rosso <sono talmente così uno sfigato> esclamò con gli occhi lucidi <che sono restato anni e anni a sbavarti dietro rendendo la mia vita un fallimento. E tu non solo mi hai sempre spezzato il cuore raccontandomi di tutti tuoi ragazzi fregandotene dei miei sentimenti, ma hai avuto pure successo nella vita>. Fece una pausa di qualche secondo e poi riprese <e quindi si, quel video l'ho fatto per ferirti, perché ti odio e ti amo. E quel Cole non lo posso vedere>.
<Daniel...> iniziai a dire titubante <tu non sei innamorato, sei uno psicopatico>. Il mio tono di voce era stranamente calmo e piatto.
Sorride imbarazzato <lo so Lili, ma non posso farci niente> poi continuò <mi dispiace per quello che ho fatto, ma non posso negarti che lo rifarei>.
Mi alzai dal tavolo <ora è meglio che vada> avevo già sentito abbastanza.
<Ti prego non mi odiare> disse disperato mentre una lacrima gli rigava il volto.
<Non ti odio> risposi fredda; ed era vero. Non provavo più nessun tipo di sentimento nei suoi confronti <ci vediamo> dissi prima di allontanarmi definitivamente da lui.

Da Daniel avevo ottenuto ciò che mi serviva: una semplice spiegazione. Ora dovevo solo dimenticarmi di Cole, quel dannato ragazzo perfetto dai capelli corvini.
Mentre camminavo distratta dai miei pensieri, mi ritrovai a scontrarmi con una persona perdendo quasi l'equilibrio.
<Scusami tanto> esclamò subito la voce che capì appartenere ad un ragazzo.
<Figurati, anzi è stata colpa mi...> le parole mi morirono in gola quando alzai lo sguardo e mi ritrovai di fronte il ragazzo.
Ma adesso chi è questo dio sceso in terra? Mi domandai fra me e me quando notai la bellezza del ragazzo moro con cui mi ero scontrata...

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CHI SARÀ QUESTO RAGAZZO?
SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE NEI COMMENTI
A BREVE UN NUOVO CAPITOLO!

SPROUSEHART |Lili&Cole| RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora