CAPITOLO 60

796 39 6
                                    

D'improvviso capii. Era come se finalmente riuscissi a vedere ciò che fino ad allora si era celato dietro ad un velo. Riuscii a comprendere da dove provenisse tutto quell'odio nei confronti di Cole che ogni minuto che ci parlavo aumentava sempre di più.
Lo odiavo, si, ma era solo perché più ci parlavo, più dentro di me si faceva spazio la consapevolezza di quanto fosse sbagliato Tom.
Tom era un ragazzo perfetto, aveva tutto al posto giusto, non una virgola fuori posto. Era tutto bellissimo, troppo bello.
Tom non mi dava alcuna emozione. Il suo modo di essere, di essere così impeccabile... era talmente perfetto da essere sbagliato.
Inconsciamente dentro di me si spezzava qualcosa quando notavo le differenze tra Cole e Tom, e nonostante cercassi di convincere me stessa che ciò che desideravo era un bravo ragazzo, ordinato, gentile, disponibile, romantico, in realtà io ogni giorno che passava non facevo altro che cercare in Tom tutte le imperfezioni di Cole. Mi resi conto che a volte stuzzicavo apposta il ragazzo dai capelli mori in cerca di una risposta tipica di Cole, ma non avveniva mai.
Capii che l'odio che provavo nei confronti di Cole era solo dato dal fatto che mi infastidiva non essere riuscita a dimenticarlo con il ragazzo perfetto.
Lanciai il cuscino contro il muro della stanza.
E ora cosa faccio?. Erano le uniche parole che riuscivo a pensare in quel momento.
Presi in mano il telefono e retai per minuti interi a fissare l'immagine profilo di Cole di Whatsapp. Alla fine decisi che scrivergli non era affatto l'idea migliore, dovevo prima fare ancora chiarezza nella mia testa.

Mi svegliai a causa del sole filtrato dalle tapparelle.
A quanto pare ero riuscita ad addormentarmi, anche se non ricordavo quando era successo.
Scesi al piano di sotto e cercai Madelaine.
<Buongiorno> esclamò allegra lei sbucando fuori dalla cucina <ho preparato i pancake per colazione, vieni?>. Quella mattina sembrava veramente di ottimo umore la mia coinquilina e io ne fui felice.
<Come mai questa faccia mogia?> mi domandò una volta sedute al tavolo <dormito male?>.
Mi misi nel piatto un paio di pancake <diciamo di sì>.
<Ti conosco ormai> disse <cosa c'è che non va?>.
Ero tremendamente combattuta: avrei dovuto rivelare i miei pensieri alla ragazza rossa che si trovava di fronte a me?.
<No nulla> risposi alla fine con un sospiro <sono solo un po' agitata per il tanto lavoro di questi giorni>.
Sembro credermi e non mi fece altre domande.

Più tardi andai insieme a Mad allo studio.
<Ascoltatemi un momento> disse Roberto con fare plateale <ci saranno un paio di giorni di riposo a partire da questo pomeriggio>.
<Non era previsto...> disse fra se e se Kj attirando l'attenzione del regista <lo so, ma abbiamo bisogno di tempo per prendere alcune decisioni>.
Sentii un brivido lungo la schiena. Saranno belle o brutte notizie?.

Una volta finite le registrazioni dopo pranzo tornammo tutti a casa.
Sentii il telefono squillare: era Tom.
<Pronto?> risposi.
<Ciao> esclamò entusiasta lui.
<Come mai mi hai chiamata?> domandai rendendomi conto un secondo dopo della domanda stupida. È il tuo ragazzo Lili, è normale che ti chiami. Mi dissi da sola.
Tom sembrò non fare troppo peso alla mia domanda e arrivò subito al punto <vengo da te questo pomeriggio giusto?>.
<Come mai questa decisione?> chiesi cercando di dimostrarmi il più gentile possibile.
<M-mi avevi detto t-tu di venire a casa tua dato che Madelaine non c'era> rispose insicuro.
Improvvisamente mi ritornò in mente quell'informazione che avevo totalmente rimosso. Smettila di essere così fra le nuvole mi dissi nuovamente da sola.
<È vero. Scusami hai ragione tu, ero distratta> mi giustificai <ci vediamo fra poco>.

Tornai e casa e dopo un paio di ore Tom arrivò.
<Ciao bellissima> mi salutò affettuoso lui con un bacio.
<Guardiamo un film?> proposi pensando che fosse la soluzione migliore se non volevo parlare troppo con lui. Ammisi che mi sentivo in colpa. La sensazione che provavo nel stare con una persona che non amavo facendogli credere il contrario non mi faceva stare bene.
<Certo va bene> mi rispose Tom strappandomi un sorriso di sollievo.
<Tutto bene?> mi chiese poi.
Finsi un sorriso <si, vado a scegliere il film> tagliai corto.

Durante tutta la durata del film Tom cercò un contatto fisico che io gentilmente cercai di negargli.
Il film finì, guardai l'orario: si erano fatte le sei di sera, tra poco il mio ragazzo sarebbe dovuto tornare a casa.
<Continuo a sentirti strana> disse a tono di voce basso guardandomi negli occhi.
Distolsi lo sguardo <ti sbagli, perché?>. A quanto pare non ero brava a fingere.
<Se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo, lo sai> affermò accarezzandomi una guancia.
<Tutto a posto, tranquillo> risposi dirigendomi verso la cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Tom restò qualche secondo ad osservarmi e poi si arrese <va bene> sospirò <io vado, ci vediamo domani>.
Lo salutai mandandogli un bacio dall'altra stanza.

Cenai da sola e decisi che quella sera sarei andata a letto presto.
Mi buttai sul letto e scelsi di passare un po' di tempo sui social.
Era da due settimane che non aggiornavo il mio profilo.
Nel feed mi apparvero alcune foto delle fanpage che ritraevano me e Tom.
Strinsi un pugno, non ce la facevo più a vedere me stessa sempre affiancata alla figura di Tom.
Scesi in basso fra le varie foto e...

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Eiii, scusate se il capitolo è un po' più corto, domani pubblico un altro capitolo.
Grazie a tutte le persone che continuano a leggere le mie storie😘

SPROUSEHART |Lili&Cole| RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora