CAPITOLO 6

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Decisi di seguirlo.
Scesi le scale facendo attenzione a non provocare alcun rumore.
Udii la porta dell'entrata chiudersi; segno che il ragazzo era appena uscito.
Sgattaiolai fuori e rabbrividii al contatto con l'aria fredda di quella notte.
Mi passò per la testa anche il pensiero che non si trattasse di Cole, ma dovevo comunque provare.
Retando sempre a molta distanza lo seguii.
Restai perplessa quando svoltò l'angolo e andò a cacciarsi in una via quasi disabitata.
"Torna indietro" mi suggerii una vocina nella mia testa.
Appena un lampione illuminò la figura che stavo pedinando constatai che si trattava di Cole.
Che cosa aveva intenzione di fare?.
Senza rendermene conto lanciai un sassolino su un bidone della spazzatura e il rumore metallico fece voltare di scatto Cole.
Feci appena in tempo a rifugiarmi dietro un muretto.
Ci mancava solo che scoprisse ciò che stavo facendo.
Fece passare lo sguardo da destra a sinistra, ma poi riprese a camminare.
Feci un sospiro di sollievo.
Mi sedetti a terra, ancora appoggiata al muro, per riprendere fiato da quello spavento.

Quando rialzai lo sguardo feci appena in tempo a vedere Cole svoltare in un'altra stradina.
"Bene" pensai "non mi ha vista".
Accelerai il passo, non dovevo perderlo di vista.
Appena arrivai all'incrocio della stradina svoltai rapidamente; mi girai per guardare se dietro di me ci fosse qualcuno, ma appena svoltai per superare l'angolo andai a sbattere contro qualcosa.
Rialzai lo sguardo velocemente e impallidii.
Cole mi stava guardando con le braccia conserte alzando un sopracciglio.
Ritirai il pensiero di prima, mi aveva vista.
<è da quando ho imboccato la prima strada che ti avevo vista Lili> disse. Non sembrava essere troppo scocciato.
Deglutii <scusami, non pensavo che tu...> ma lui mi interruppe <ho un ottimo udito> aggiunse con una smorfia buffa.
<la mia idea iniziale non era quella di seguirti, volevo solo fare due passi> esclamai.
Riprese a camminare, poi domandò <vuoi venire con me?>.
Lo affiancai in silenzio <stai andando anche tu a fare due passi?> chiesi sapendo già che la risposta sarebbe stata negativa.
Infatti, come previsto, scosse la testa.
<che hai nello zaino?>.
Non rispose e continuò a camminare svelto.

Era da qualche minuto che stavamo girovagando per le strade, fin quando Cole si fermò di fronte ad una stradina che apparentemente sembrava chiusa.
<la strada è finita qui> dissi guardandomi intorno.
Sorrise e mi indicò con un cenno del capo una salita posta sulla destra che lasciava intravedere solo il buio.
<che c'è al di là?> domandai.
<lo vedrai> si limitò a rispondere.
Imboccammo quella stradina, completamente al buio.
Mi avvicinai di più a Cole, non sapevo che cosa aspettarmi da quel posto.
D'improvviso, in fondo al sentiero, vidi come una parte luminosa.
Appena sbucammo fuori da quel vicolo, rimasi a bocca aperta.
<ma è bellissimo...> sussurrai ammaliata.
Ci trovavamo come in una piazzetta sopra la città illuminata totalmente dalla luna.
Quel luogo aveva come un qualcosa di magico, era come essere sotto dei riflettori; Alma quella luce proveniva dal cielo.
Guardai verso la città illuminata e sorrisi.
Silenziosamente lui aprì lo zaino e tirò fuori una macchina fotografica.
Non ci potevo credere.
Gli piaceva fare le foto?.
<non avrei mai detto che ti piacesse la fotografia> dissi.
Sentii un click provocato dallo scatto della macchina.
<non lo sanno in molti in realtà> esclamò.
<è un tuo hobby?> chiesi.
Mi guardò <è la mia passione> rispose.

Dopo qualche minuto passato in piedi ad osservare Cole fare le foto, decisi di andare a sedermi sul muretto che divideva il dirupo dalla città facendo attenzione a non finire davanti all'obiettivo della macchina fotografica.
Mi sistemai i capelli e guardai verso i palazzi.
Click.
Mi voltai di scatto e vidi Cole appoggiato sui talloni mentre teneva la macchina puntata proprio verso di me.
<che fai?> domandai agitata.
Guardò attraverso il piccolo schermo la foto appena scattata senza neanche darmi retta.
Arrossii quando riposizionò l'obbiettivo verso di me e me scattò un'altra.
Tentai di coprirmi il volto <perché mi fai delle foto?>.
Fece spallucce <eri nella posizione perfetta>.
Scesi dal muretto per evitare che me ne facesse altre; non mi consideravo proprio un soggetto adatto alla fotografia.

Una forte fitta alla testa mi fece ricordare il motivo per cui ero andata a fare due passi.
Mi poggiai una mano sulle tempie e chiusi gli occhi cercando pace.
Ogni tanto mi capitavano quelle forti emicranie dovute dallo stress.
Cercai di camminare avanti e indietro per distrarmi, ma a quanto pareva, il vento freddo non aiutava molto.
<tutto okay?> sentii dire da una voce ovattata.
Mi voltai e vidi Cole osservarmi attentamente.
Annuii leggermente <solo un po' di mal di testa...> dissi a bassa voce.
Anche solo sentire la mia voce era come tirarmi una martellata sulla testa.
Il ragazzo mise la macchina fotografica nello zaino ed esclamò <forse è meglio andare>.
Annuii nuovamente.

La strada che avevamo percorso prima per giungere su quella piazzetta sembrava ancora più buia.
Mi appoggiai, senza farmi notare da Cole, ad un tronco di un albero e ripresi fiato.
Il dolore alla testa aumentava ogni passo.
Una volta arrivati sulla strada d'asfalto mi consolai con il pensiero di arrivare presto in camera e poter dormire.
Mi girò la testa e mi aggrappai a Cole per evitare di cadere.
<Lili, ci sei?> chiese un po' preoccupato.
<devo solo riposare un po'> risposi.
Mi guardò con la bocca leggermente socchiusa, come se stesse pensando a qualcosa, poi proseguì a camminare girandosi sempre per controllare che ci fossi.
Quella sera mi ero quasi dimenticata che lui era l'attore famoso di Zack e Cody.

Arrivati in hotel tirai un sospiro di sollievo.
<grazie per avermi portata con te> dissi con tono di voce gentile.
Si portò un dito alla bocca <per ora non voglio che si parli troppo di questa mia passione>.
<okay> risposi semplicemente.

Salii le scale prima che Cole mi raggiungesse e mi affrettai ad arrivare in stanza...

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EII, DOMANI NUOVO CAPITOLO❤️

SPROUSEHART |Lili&Cole| RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora