CAPITOLO 38

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Mi tolsi la felpa e la lasciai cadere di fianco a me.
Il bacio si fece sempre più passionale e la mia testa si fece sempre più leggera.
Cole si staccò per pochi secondi da me, giusto il tempo necessario per sfilarsi la maglietta.
Lo guardai e sorrisi, poi le nostre labbra ricominciarono a scontrarsi.
Cole mi poggiò una mano sulla schiena e mi spinse maggiormente verso di lui.
Mi ritrovai sdraiata sul divano, leggermente schiacciata dal peso del ragazzo con i capelli corvini.
Un rumore acuto ci interruppe improvvisamente.
Appena controllai da dove provenisse quel rumore scoppiai a ridere. Ai piedi del divano si era posizionato il nostro cane mentre abbaiava.
Cole rise <ha ragione anche lui>.
Non feci in tempo a rispondere che mi prese in braccio e mi condusse in camera mia.
<ora non può più dire nulla> mi sussurrò all'orecchio riferendosi al cane.
Tirai Cole verso di me e insieme cademmo sul letto.
Iniziò a darmi dei lenti baci sul collo, e fu in quel momento che capii l'importanza che quel ragazzo aveva per me.
Feci passare una mano fra i suoi capelli e osservai i nostri vestiti a terra.
Passò a darmi i baci dal collo, fino ad arrivare sul bassoventre facendomi rabbrividire.
Sorrisi, stava veramente accadendo?.

Riaprii gli occhi e constatai che non erano ancora le sei di mattina.
Mi tornarono in mente alcuni di ricordi di poche ore prima e automaticamente arrossii come una bambina.
Diedi una spinta leggera al ragazzo addormento <Cole, svegliati>.
Aprì leggermente un occhio e mugulò qualcosa di incomprensibile.
<non so a che ora arrivi Mad, quindi conviene che tu vada> dissi con un tono di voce dolce.
Sbuffò e si mise a sedere <volevo dormire ancora un po' qua con te>.
Risi <vestiti>.
Diede retta al mio consiglio e si alzò per prepararsi.
<una colazione me la offri comunque?> domandò divertito.
Gli diedi un bacio sulla guancia prima di correre al piano di sotto <certo> esclamai che la mia voce si spargesse per le scale.

Cole mi raggiunse al piano di sotto pochi minuti dopo.
Si avvicinò a me e mi diede un abbraccio da dietro.
<come mai così dolce questa mattina?> domandai pentendomi subito della domanda stupida.
Sentii il suo petto vibrare, probabilmente stava ridendo.
Mi voltai e lo guardai negli occhi.
<è stato bellissimo ieri sera> dissi quando trovai il coraggio di farlo.
Mi diede un leggero bacio sulle labbra <anche per me>.
La teiera del caffè fischiò e istintivamente sobbalzai. <è pronta la colazione> lo informai allegramente.

Ci sedemmo al tavolo e iniziammo a mangiare.
<quindi non sai a che ora torna Madelaine?> chiese.
Scossi la testa.
<oggi verrà nuovamente Daniel alla pausa pranzo?> domandò lasciando trapelare un po' di amarezza nel tono di voce.
Feci spallucce <è un mio amico, non starà qua per molto> lo rassicurai.
In un sorso finì il suo caffè <non ho mai detto che non deve essere tuo amico> disse alzandosi dal tavolo per mettere nel lavandino la tazzina, poi aggiunse <dico solo che come attore è fallito, e dovrebbe smetterla di recitare con te>.
Appena sentii quelle parole rimasi confusa.
Che voleva dire?.
La suoneria del telefono interruppe i miei pensieri:
Era Madelaine, fra pochi minuti sarebbe tornata.
<meglio se vai ora> esclamai dandogli un altro bacio.
<ci vediamo dopo> disse lui facendomi l'occhiolino.
Restai ad osservare la sua macchina mentre si allontanava e poi rientrai in casa.

Fin quando non arrivò Madelaine, restai seduta al tavolo della cucina a pensare che cosa Cole intendesse dire con quella frase su Daniel.
Alle registrazioni glielo avrei chiesto sicuramente.
<Lili> mi chiamò la mia coinquilina rientrando in casa.
La raggiunsi in corridoi e la salutai affettuosamente.
<allora> scherzò <come è andata la tua serata da single?>.
Risi nervosa.
Subito mi venne in mente la scena in cui io e Cole venimmo entrambi aggrappandoci uno all'altro.
<benissimo> risposi con un sorriso.

Senza volerlo, io e la ragazza dai capelli rossi arrivammo molto in ritardo alle registrazioni.
<finalmente siete arrivate> disse un po' scocciato il regista <forza, muoviamoci> poi aggiunse <abbiamo perso dei minuti sacri>.
Lanciai uno sguardo a Cole e lui ricambiò.
Dopo gli avrei chiesto della storia di Daniel, ma in quel momento dovevo solo concentrarmi sulla parte di Betty.

Controllai l'orologio: era arrivata l'ora della pausa pranzo ma ancora le registrazioni non si erano fermate.
Vidi entrare dalla porta Daniel.
Appena mi vide gli feci cenno di aspettarmi fuori.

Dopo circa un quarto d'ora il regista ci diede il permesso di fare la pausa e io subito raggiunsi il mio amico.
<scusa se ti ho fatto aspettare> dissi.
Sorrise gentile <vai tranquilla> poi aggiunse <ne ho approfittato per leggere questo libro> mi indicò con il dito un libro posizionato a pochi centimetri da lui.
Alla vista di quella copertina subito mi illuminai <era il mio libro preferito di quando ero più piccola> esclamai.
Mi guardò stupito <dici sul serio?>.
Annuii e presi fra le mani il libro.
<se vuoi posso prestartelo> disse.
<sarebbe fantastico> risposi felice.
Quel libro era come fare un tuffo nel passato.
Daniel iniziò poi a parlare e io misi in borsa il mio romanzo preferito.
Quando rialzai lo guardo, vidi Cole ad una decina di metri di distanza da noi.
Lo guardai meglio; sembrava quasi volesse dirmi qualcosa.
Strinsi gli occhi e mi concentrai maggiormente su un gesto preciso che stava facendo:
Mi stava indicando il sopracciglio...

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EII, SPERO IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO❤️
DOMANI NUOVO AGGIORNAMENTO🔥

SPROUSEHART |Lili&Cole| RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora