CAPITOLO 24

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Una volta inviato il messaggio mi resi conto di ciò che avevo appena proposto.
"Sono forse impazzita?" Domandò una vocina nella mia testa.
La risposta arrivò qualche minuto dopo

-da Cole:" volentieri"

Guardai l'orologio

-da me:" vieni a casa mia fra un'ora"

Misi in tasca il telefono e finii di sistemare le ultime cose.
Quando ebbi finto mi sedetti sul divano e cercai di rilassarmi un po'.
<quindi vai con Cole?> domandò per la seconda volta Madelaine quando si posizionò di fianco a me.
Annuii.
<quanto state via?>
<un paio di notti> risposi.
Il campanello suonò.
<vado io> si offrì la mia amica <tu pensa se hai dimenticato qualcosa da portare>.
Sentii delle voci provenire dal corridoio e poi vidi Cole e Madelaine apparire sulla soglia del salone.
Presi la piccola valigia e andai verso di loro.
Salutai con un abbraccio la ragazza dai capelli rossi e poi uscimmo di casa.
Salimmo sul taxi che poco prima avevo chiamato e aspettammo che partisse.
<non pensavo saresti venuto> dissi con un sorriso.
Non rispose e si limitò solo a rivolgermi un sorriso.

Arrivammo in aereo porto per le 16.
Alle 17.30 eravamo entrambi seduti in aereo.
<soffri l'aereo?> domandai per curiosità.
Rise <direi proprio di no>.
<hai viaggiato molto?> chiesi.
Prese in mano un giornaletto poggiato sul tavolino del sedile davano e mi rispose <abbastanza> si corresse <si>.
Poggiai la testa sul piccolo finestrino <a me è sempre piaciuto viaggiare>.
Tolse lo sguardo dal pezzo di carta che aveva fra le mani e mi osservò <perché non lo hai mai fatto?>.
Abbassai un po' lo sguardo <ho sempre avuto un po'... paura>.
La voce proveniente dagli alto parlanti dell aereo interruppe la conversazione.
La voce ci avvisò che fra pochi minuti l'aereo sarebbe partito.
<lo sanno i tuoi che dovranno ospitare una persona in più?> scherzò Cole.
<la famiglia Reinhart è tutta fan della tua serie. Quando ero piccola lo guardavano insieme a me>risi.

Per tutto il viaggio io lessi un libro; mentre Cole non ci pensò due volte e si addormentò.
Gli scattai anche diverse foto quando lo vidi in posizioni buffe.
Anche durante l'atterraggio il ragazzo al mio fianco continuò il suo sonno indisturbato.

Quando mettemmo il piede fuori dall'aereoporto era arrivata sera.
<sbaglio o in questa città fa più caldo?> disse Cole stiracchiandosi.
<non ti sbagli>.
<hai chiamato un taxi anche per arrivare a casa tua?> domandò.
Scossi la testa <per questi due giorni ho deciso di noleggiare un'auto> poi aggiunsi <così siamo più comodi>.
Ci incamminammo verso uno stand e ritirammo la macchina già noleggiata.

<guidi tu?> domandai pensando già che sarebbe stato così.
<non ti ho mai vista guidare> disse invece lui.
Mi irrigidì <non sono molto brava>.
Fece una smorfia buffa <davvero?>.
A passo svelto aggirò la macchina e andò a sedersi sul sedile da parte a quello del guidatore.
<forza Lili> esclamò <per questa sera guidi tu>.
Salii in macchina e lo guardai male <stai scherzando vero?>
Scoppiò a ridere <andiamo, non sarai poi così male>.
Feci un lungo respiro <e va bene. Guido io>.
Non mi sembrava di avere molta scelta.
Il mio più grande problema con la guida erano sempre state le marce.
<almeno le marce le puoi mettere tu?> chiesi fingendo di fare gli occhioni dolci.
<vedremo> rispose divertito.

Appena poggiai la mano sul cambio sentii quella di Cole poggiando sulla mia.
<ti do una mano così> disse guidando la mia mano per cambiare marcia.
Arrossii leggermente ma il buio di quella sera lo nascose.

<finalmente!> Esclamai quando potei spegnere la macchina e scendere <mai più> risi.
Cole sembrava più divertito che mai <l'importante è essere sopravvissuti>.
<sappi che hai rischiato> scherzai.
Suonammo al campanello di casa mia.
Mia madre sbucò fuori dalla porta e appena mi vide sul suo volto apparve un sorriso enorme.
<Lili> mi salutò da lontano.
Infilò le scarpe e raggiunse il cancello per aprire.
Spostò lo sguardo su Cole e quasi le venne un colpo.
<Cole Sprouse?> domandò con gli occhi sgranati.
Il ragazzo al mio fianco tese la mano e si presentò gentilente.
Mi madre sembrava felice di vederlo.
<entrate entrate> disse subito <ho già preparato la cena>.

Andammo in cucina e  e appena vidi mio padre gli corsi incontro.
<come stai?> domandai.
<ora sto bene> rispose allegro.
Ci sedemmo al tavolo e iniziammo a mangiare.
Lanciai un'occhiata verso Cole.
Non mi sarei mai aspettata di cenare con lui e in compagnia dei miei genitori.
<io e papà abbiamo visto gli episodi di Riverdale> disse mia madre entusiasta <una delle cose più belle che abbia visto> esclamò emozionata.

Dopo cena mia madre sparì e andò a preparare la stanza degli ospiti.
<sarete stanchi dal viaggio> disse mio padre <vi conviene riposarvi un po'>.
<si> rispondemmo entrambi.
Guardai Cole e risi <ma se hai dormito tutto il viaggio te>.

<se hai bisogno di qualcosa chiama> dissi al ragazzo dai capelli corvini una volta che lo accompagnai nella sua stanza.
Poggiò la sua borsa a terra.
<è già tutto a posto così> rispose.
Sorrisi <allora... buonanotte> dissi con un tono di voce basso per non svegliare i miei.
<notte Lili> si avvicinò e mi diede un leggero bacio sulla guancia.
D'improvviso mi venne in mente una cosa; ma non ne ero totalmente sicura.
Andai verso la porta finestra della stanza degli ospiti e l'aprii.
Si, non mi sbagliavo.
<i balconi di questa stanza e la mia sono comunicanti> dissi <se ti serve qualcosa bussa da fuori>.
Alzò un sopracciglio <mi stai dicendo che se devo chiederti dov'è il bagno devo uscire fuori al freddo, su un balcone?> rise.
Scossi la testa divertita <esatto. Così almeno non rischiamo di svegliare i miei genitori>.
Lo salutai nuovamente e poi andai in camera mia.

Mi infilai il pigiama e poi mi addormentai quasi subito.
Riaprii gli occhi quando sentii un rumore.
Mi misi a sedere e con gli occhi cercai nella stanza ciò che avrebbe potuto provocare un rumore.
Guardai l'orario sul display del mio telefono:
Erano quasi le due di notte.
Il rumore che avevo sentito prima si ripetè, ma quella volta lo riconobbi subito.
Mi alzai dal letto e andai ad aprire la porta finestra.
Sul balcone ci trovai Cole con ancora la mano alzata intendo a bussare nuovamente.
<ti serve sapere dove è il bagno?> scherzai.
Sorrise e andò ad appoggiarsi alla ringhiera del balcone.
Accostai la porta finestra e lo raggiunsi.
<mi è venuto in mente che avevamo un discorso in sospeso> disse guardandomi...

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EII, DOMANI DUE CAPITOLI🔥
IL PRIMO ALLE 11.00 E L'ALTRO AL SOLITO ORARIO❤️

SPROUSEHART |Lili&Cole| RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora