CAPITOLO 14

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KJ POV'S:
<tutto okay?> chiesi giusto per riportare la sua attenzione su di me.
<si> rispose ancora distratto.
<anche io ho notato Lili un po' giù di morale> dissi poi chiedendo il conto al cameriere.
Annuì piano e ritornò a guardarla pensieroso.
<sicuro sia tutto okay?> domandai poggiando i gomiti al tavolo <sembri fra le nuvole>.
Gli lanciai una patatina rimasta sul tavolo e il ragazzo si girò.
<forza andiamo> esclamai alzandomi <o faremo tardi alle prove>.
Si voltò un'ultima volta verso la ragazza bionda, spense la sigaretta e mi seguii.

LILI POV'S;
Rientrai appena in tempo per la ripresa delle prove.
Con la terza puntata eravamo abbastanza indietro e fui sicura che ci avremmo messo come minimo un'altra giornata intera di lavori.
<in scena!> esclamò il regista entusiasta <si ritorna al lavoro!>.

Per tutto il tempo delle riprese riuscii a tenere il pensiero di mio padre lontano, ma appena capitavo in momenti vuoti subito ritornava alla mente.
<a domani mattina> ci salutò il regista quando arrivò l'ora della fine.
Madelaine mi prese sotto braccio <ti ricordo che abbiamo una festa in programma>.
Me ne ero completamente scordata <che festa sarà?>.
Sorrise <abbastanza tranquilla, ma non mi si sa mai>.

Indossai un vestito nero non troppo lungo, con i bordini decorati da dei brillantini.
Infilai le scarpe con il tacco e raggiunsi la rossa.
<sei uno schianto> mi fece l'occhiolino.
<anche tu> sorrisi.
Mi prese sottobraccio e ci indirizzammo verso l'auto che ci avrebbe portato alla festa.
<ho scoperto che è una festa abbastanza importante> esclamò Madelaine <ci sarà anche Roberto e tanta altra gente interessante>.
<oh wow> mi limitai a dire. Stavo già iniziando a pensare a come comportarmi per non fare brutte figure.

<benvenute> ci salutò calorosamente un signore vestito elegante.
<grazie> rispose Madelaine allegra.
<gli altri ospiti sono già all'interno> informò gentilmente.
Eravamo le ultime arrivate quindi?.
Appena entrammo nella sala venni accolta da un profumo di champagne e menta.
<sono arrivate> esclamò Camila raggiungendoci.
<stavamo giusto aspettando voi. Roberto ha qualcosa da dirci>.
Il silenzio tornò sovrano nella saletta.
Non eravamo solo noi le persone invitate a quella festa; intorno al nostro gruppetto c'erano individui di ogni tipo, che in quel momento si erano soffermati a guardarci.
<ci tenevo che voi veniste a questa festa per annunciarvi> fece una lunga pausa <che domani sera> altra pausa interminabile <uscirà il primo episodio di Riverdale> esclamò in tono teatrale.
Scoppiò un grandissimo applauso e tutti brindammo felici.
Avevano anticipato di molto l'uscita del primo.
<non vedevo l'ora di questo momento> disse Camila continuando a sorridere.
Fummo tutti d'accordo con lei; anche se in fondo in fondo, eravamo un po' preoccupati del parere del pubblico.
<e ora> continuò Roberto <godetevi questa bellissima serata>.
La musica ripartì e la gente si sparse per le stanze.

Scoprii che quell'edificio era pieno di stanze abnormi dove girovagavo persone ovunque.
La saletta in cui ci trovavamo prima era adibita ai tavolini; mentre tutte le altre erano riempite di buffet e piste da ballo.
Decisi di andare a ispezionare le altre sale.
<balliamo?> mi propose Casey amichevole.
<certo> risposi.
Andammo in mezzo agli altri e iniziammo a ballare.
Sapevo cavarmela con il ballo... ma di certo non con quelli lenti.

La musica si interruppe e, dopo due balli con il ragazzo moro, mi dileguai.
Mi sedetti su un puff e osservai le cose intorno a me.
L'aria al mio fianco si spostò, mi voltai e vidi Cole.
<che ci fai qua?> domandai.
<che ci fai 'tu' qua> rise <sei ad una festa e hai un'aria da funerale>.
Mi ricomposi subito <oddio.... davvero?> mi preoccupai. Non volevo gli altri pensassero che ci fosse qualcosa che non andava.
<davvero> rispose lui a bassa voce.
<sei ancora in pensiero per tuo padre?> chiese.
<solo se ci penso> dissi rigirandomi il telefono fra le mani.
Nessuno dei due proferì parola per qualche minuto.
Cole si alzò in piedi e, in modo galante, mi porse una mano <ho l'onore di ballare questa canzone con lei? Signorina>.
Scoppiai a ridere e senza pensarci due volte accettai l'invito.
Mi condusse per mano verso la pista da ballo.
<non sono molto brava con i lenti> avvisai subito, ma non ebbi il tempo di finire di parlare che Cole mi attrasse a se e mi sussurrò <non c'è problema>.
Fra tutte le canzoni che erano state trasmesse fino a quel momento, quella era la più bella.
Ci misi un po' prima di sciogliermi totalmente, ma poi mi lasciai guidare da lui.
Fece scorrere lentamente le mani fino a circondarmi la vita con le braccia.
Sentivo una scossa di brividi ovunque.
Si poteva dire tutto di Cole, ma non che non sapeva dove mettere le mani per farti partire la testa.
Appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi.

La canzone era finita.
E con lei anche il ballo insieme a Cole.
<mi accompagni fuori per una sigaretta?> mi domandò.
<avrei preferito tu mi dicessi di uscire per aiutare i bambini smarriti ma...> scherzai.
Rise <ora non dirmi che sei contro al fumo>.
Feci spallucce e uscii fuori sul balconcino.
C'era una bella visuale da lassù.
<mi hai schiacciato i piedi due volte> esclamò dopo un po' con un sorrisino di sfida.
Misi le mani ai fianchi <sono stata già fin troppo brava>.
Alzò un sopracciglio <ti posso scusare solo perché eri emozionata di ballare con il sottoscritto> rise.
Scossi la testa divertita.
Sentii lo sguardo di Cole addosso, e ciò mi metteva non poco in imbarazzo.
Mi voltai a guardarlo e vidi che mi stava osservando con un'aria attenta.
Appena vide che lo stavo guardando, mantenendo un leggero sorriso, fece finta di guardare altrove

Appena vide che lo stavo guardando, mantenendo un leggero sorriso, fece finta di guardare altrove

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Fui sicura che lo stava facendo apposta.
Voleva far credere di essere stato beccato in pieno a fissarmi; ma sapevo che era proprio quella la sua intenzione.
Era un mago nel 'stuzzicare le persone'.
Tentai di cambiare argomento per evitare di arrossire.
<stavo pensando che hanno anticipato di molto l'uscita del primo episodio> dissi.
<si, hanno preferito lanciare subito la bomba> sorrise.
<goditi l'ultima serata da persona normale> poi aggiunse <da domani sarai conosciuta da un numero di persone che neanche ti immagini>.
Non nascosi il mio entusiasmo.
Cole lesse un messaggio dal suo telefono e poi con una scusa rientrò dentro; sembrava leggermente agitato, ma forse mi ero sbagliata.

Quando fui sola riflettei su molte cose.
Una di queste riguardava proprio Cole:
Era riuscito a distrarmi dal pensiero di mio padre; pensai che era proprio quella la sua intenzione.
Il telefono vibrò.
Era un messaggio da un numero sconosciuto.
Lessi e rimasi scioccata...

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IL PROSSIMO CAPITOLO LO VOLETE MARTEDÌ O MERCOLEDÌ?❤️

SPROUSEHART |Lili&Cole| RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora