1. Il Principe Ribelle

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Per la terza volta quella settimana, Greta selezionò il file word che stazionava sul desktop del PC. Iniziò a leggerne il contenuto lentamente, scandendo le singole parole. Sentiva che quella volta avrebbe trovato un indizio, quel particolare che le era sfuggito nei due mesi precedenti.

Daniele, che la osservava con un cipiglio annoiato dalla poltrona accanto al letto, si lasciò andare a un'imprecazione sussurrata. Sapeva bene che l'amica non avrebbe smesso di cercare e si arrese sommessamente.

Greta lo ignorò. I suoi occhi scorrevano rapidi di riga in riga, finché il familiare scenario che proponevano non le tornò alla mente come un vecchio ricordo.

<<La nostra storia si svolse in un regno lontano. Così lontano che non potreste raggiungerlo neanche viaggiando per una vita intera. Un regno di luce e nebbia, in cui governava incontrastata un'anziana Sovrana.

La donna aveva vissuto per secoli e, quando sentì di essere prossima alla propria morte, fece convocare a sé i suoi tre discendenti: due uomini e una donna.

Era infatti giunto il momento che scegliesse il proprio erede.

I tre principi circondarono il capezzale della Regina e le fecero a turno le proprie promesse, cosa avrebbero fatto se questa avesse scelto di lasciare loro il regno.

Il più grande aveva sulle spalle quasi un secolo e giurò alla madre che avrebbe fatto di tutto perché il regno rimanesse al sicuro dalle minacce a cui sarebbe andato incontro.

Il secondo Principe le disse che avrebbe agito affinché la loro gente stesse bene e non avesse mai motivi per soffrire. Li avrebbe protetti.

La Principessa, che era la più giovane e la favorita della Sovrana, promise che avrebbe salvaguardato il lavoro di chi l'aveva preceduta, governando giustamente e con onore.

La Regina chiese che le fosse lasciata una notte per decidere e i tre discendenti si separarono fuori dalla porta della sua stanza.

Il Maggiore si diresse in cima alla torre più alta, per contemplare l'orizzonte di quelle terre che, con una punta di presunzione, sentiva sarebbero divenute sue.

La Principessa si recò invece nei giardini del palazzo per riflettere. Era ben consapevole dell'amore che la Regina provava nei suoi confronti e, malgrado non si sentisse pronta per un incarico tanto importante, si fece forza.

Il Principe più giovane, che l'aveva seguita di nascosto, le si affiancò all'improvviso e prese a parlarle.
Inizialmente, la Principessa tentò di scacciare il tremendo presentimento che il viso del ragazzo aveva suscitato in lei. Pensò fosse in qualche modo connesso all'emozione, al nervosismo per la decisione della Regina, che era ormai imminente.

Poi, all'improvviso, il Principe estrasse un pugnale dal mantello e tentò un affondo verso il suo petto. Con uno scatto, la Principessa riuscì a sottrarsi alla lama e fuggì disperata fuori dalle mura del palazzo.
Non c'erano spiegazioni a quel terribile atto, se non che il Principe stesso, temendo che la decisione della Regina sarebbe ricaduta sulla donna, avesse scelto di ucciderla per sottrarle preventivamente il regno.

Fece per rincorrerla tra la boscaglia, ma l'altro discendente, il Maggiore, lo sorprese con una scorta di soldati. Aveva infatti visto tutto dalla torre su cui si trovava e lo accusò di aver ucciso e poi nascosto il corpo senza vita della Principessa.

Il Principe Ribelle tentò di scagionarsi dalla terribile colpa, ma il pugnale che gli fu ritrovato addosso, unito alla testimonianza del Principe più anziano, non gli lasciò scampo: sarebbe stato condannato a morte.

Quando la notizia giunse alle orecchie della Regina, questa spirò addolorata e il suo trono passò nelle mani dell'ultimo discendente rimasto: il Maggiore.

HOSHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora