capitolo 19

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Come aveva potuto dimenticare quel dettaglio così importante?Denise era la sorella di Zayn.Lui sarebbe stato in quella stessa casa, conlei.Fuori quella enorme e bellissima villa, il cuore le batteva a mille e il respiro quasi le mancava. Stava andando dritta nella tana del lupo.“non è il momento di farsi prendere dal panico Angie” si disse sospirando.Andò verso la casa con passo deciso e con lo sguardo rabbioso, se solo lui avesse osato avvicinarsi gliele avrebbe date di santa ragione.Bussò alla porta. Se risponde lui? Che faccio? Sentì le guance arrossarsi, le mani iniziarono a sudarle. Non arrossire Angie, calmati... La porta si aprì, Angie sgranò gli occhi e il suo cuore si fermò “b-buongiorno...” balbettò.Una donna la guardò con diffidenza “salve” disse non smettendo di fissarla “sei la babysitter?”.Angie, a disagio annuì “sì, sono io...”.“accomodati pure” le disse scansandosi per farla entrare.“Angie!” gridò Denise andandole incontro e abbracciandola.La ragazza accarezzò la testa della piccola “ciao Denise...”.La donna prese il suo cappotto e la sua borsa “se la piccola ha fame cucina pure, ti mostrerà dov’è l’occorrente” guardò ancora la ragazza “spero che tu non sia una delusione, Angie”.Denise raggiunse la madre “a stasera mammina!” le disse abbracciandola e la donna le schioccò un bacio sulla fronte prima di andar via.Angie sospirò, quella donna era davvero una vipera.Ma quello che aveva notato era che non aveva fatto alcun riferimento al figlio. Forse Zayn era solo il cugino di Denise e lei lo chiamava fratellone perchè ci era affezionata. Sì, doveva essere così.“prendiamo il tè?” domandò Denise alla ragazza.“certo, quello che vuoi!” sorrise Angie.Le due giocarono tutto il pomeriggio, la piccola Denise era davvero contenta di averla lì e non perdeva un momento per ricordarglielo.Angie però moriva dalla voglia di chiedere qualcosa su Zayn, come il suo piatto preferito, qualche sua abitudine, la sua canzone preferita ...arrossì improvvisamente.“qualcosa non va Angie?” domandò la piccola Denise.“n-no, niente! Hai dei biscotti?” domandò per pensare ad altro.La piccina annuì e andò a prendere i biscotti. Angie posò una mano sul petto e sospirò, doveva smetterla di pensare a lui e ai suoi occhi.Quegli occhi color cioccolato, così intensi e misteriosi.La serratura della porta scattò, facendola sobbalzare.“sono già tornati?” borbottò tra se e se la ragazza che si alzò dal piccolo tavolino sistemandosi la maglietta sulle spalle.“sono tornato piccola mia!” esclamò un ragazzo sull’arcata che portava al salotto.I due si guardarono negli occhi arrossendo “che ci fai tu qui?” domandò Zayn con la mascella a penzoloni.“fratellone sei già tornato?” domandò Denise spalancando gli occhi “non ti sei allenato tanto tanto oggi?”.Angie fissò il pavimento, sentiva le guance bollenti, il cuore le batteva fortissimo. Si sentiva una bambina messa in un angolo.Lui notò quel disagio “no...eh...vado in camera mia...”.“aspetta, non hai nemmeno salutato Angie!” disse la sua sorellina prendendolo per mano “prendi il tè con noi?”.“io...devo studiare adesso” le disse cercando di mantenersi distaccato.La piccola Denise sospirò “ok...” andò da Angie “andiamo in camera di Zayn?”.“come?” disse Angie con una voce stridula, si stava facendo sopraffare dal suo imbarazzo.“d-devo studiare Denise...” balbettò Zayn, anche se in fondo era compiaciuto da quella richiesta.Angie inghiottì della saliva “è - è vero, non dobbiamo disturbarlo...”.La piccola aggrottò la fronte “uffa, voglio giocare con la play station!”.Zayn guardò Angie, era visibilmente imbarazzata.Sghignazzò tra se e se continuando a guardarla “ok, basta che non mi infastidite...”  le sorrise.In quel momento era lui ad avere il controllo e lei ne era consapevole.Incontrando quel sorrisetto furbo Angie sentì il cuore fermarsi. Cosa aveva pensato a proposito della tana del lupo? 

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