3 capitolo

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Era un momento magico quello.

Con matita e pennello si sentiva completa, rilassata. Esisteva solo il quadro che stava prendendo vita e la sua anima che dipingeva.

“ottimo lavoro Payne” si complimentò la professoressa Nilson “dovresti usare un po’ di azzurro forse”.

Angie scosse la testa e mischiò l’azzurro con il verde. Passò il pennello sullo sfondo e la professoressa sospirò “è perfetto Angie, davvero” lo guardò dalla prospettiva della ragazza “rappresenta la speranza, hai usato il nero qui, ma poi hai utilizzato il colore del mare lì...sono senza parole!” la prof sembrò estasiata da quel dipinto, Angie sorrise, temendo che la prof potesse emettere qualche gemito inopportuno.

“è davvero bello” le disse un ragazzo biondo “il mio fa schifo!”.

Angie diede un occhiata a quel...quadro?

La sua espressione tradì quello che pensava, il ragazzo arrossì e sorrise “l’arte non è il mio forte, ma in compenso suono benissimo la chitarra” disse con una punta d’orgoglio.

“mi chiamo Niall” le porse la mano. Lei lo guardò negli occhi, erano così sinceri e limpidi...

La campanella suonò, Angie uscì a testa bassa, qualcuno però la chiamò “aspetta!” era Niall, cosa voleva da lei?

Angie lo guardò negli occhi, non trovò nessun segno di accusa o di qualsivoglia cattiveria.

Fece un lungo respiro “dimmi...” non riuscì a credere che avesse avuto la forza di parlare con qualcuno.

“senti, adesso io devo andare a spagnolo, che ne dici se ci vediamo nell’aula di musica dopo?” le chiese, non perdendo il suo sorriso “posso farti vedere come sono bravo con la chitarra!”.

Lei annuì, le stava davvero simpatico. Niall sorrise e corse via salutandola con la mano.

Andò a cambiare i libri nell’armadietto, quando nella scuola rimbombò l’annuncio che il prof Sylvester di chimica era assente. Angie fece un respiro di sollievo, odiava il prof almeno quanto la materia che insegnava.

I ragazzi di chimica dovevano andare nell’aula 732, quella del prof Rickers, il supplente.

Angie entrò nell’aula silenziosa come al solito, mentre gli altri facevano chiasso, ridevano e si tiravano palline di carta.

Si sedette sul banco e guardò fuori dalla finestra, dall’altra parte dell’edificio c’era Zayn che guardava il cielo pensoso.

Di corsa Angie prese il suo blocco e una matita a caso. Lo osservò bene, sembrava così...diverso.

Ci aveva messo più di mezz’ora per completare quel disegno, ma almeno lo aveva accontentato, gli aveva fatto un ritratto. Un bel ritratto.

Al suono della campanella l’aula si svuotò, alla mensa quel giorno c’era il pasticcio di carne. Angie uscì tranquilla dall’aula, guardando il disegno: le era venuto davvero bene, ma non poteva consegnarlo a quel tipo di persona.

Cercò il suo armadietto, era molto vicino a quello di Liam. Guardò bene il disegno, prese la penna e scrisse una piccola dedica. Lo ripiegò e lo gettò nella piccola fessura dell’armadietto, adesso doveva recarsi nell’aula di musica da Niall.

Il biondo non era ancora arrivato, ma dall’aula di musica si sentiva un pianoforte suonare.

Angie conosceva quella canzone, era la preferita di sua madre.

In another world,

I’ll be your tonight...

but I can’t break free from this life...

Appena iniziò a canticchiarla, la musica si fermò. La persona stava uscendo e sembrava anche nervosa.

Zayn?

Era la seconda sorpresa che le aveva fatto quel giorno. Ma perché si nascondeva per suonare il piano?

“ehi, che fai qui dietro?” una voce la fece sobbalzare.

“Niall, mi hai fatto spaventare...” sussurrò Angie.

Il biondo si guardò attorno “perché ti nascondi?”.

Lei abbassò la testa, e il ragazzo capì il suo disagio “andiamo?”.

Questa è la canzone che Zayn suona al pianoforte:

http://www.youtube.com/watch?v=U3K3aUJPen0&hd=1

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