L’infermiera Jeffery era una donna sulla cinquantina, sposata e con due figli della stessa età di Liam e Zayn.
I due erano stesi su due barelle vicine, non si erano parlati nemmeno una volta da quando erano usciti dalla mensa, e nessuno dei due aveva voglia di farlo un po’ per il dolore un po’ per l’orgoglio.
La donna si affacciò dalla tendina per controllare le loro condizioni, poi li raggiunse “hai un talento naturale per cacciarti nei guai, eh Zayn?” ghignò sedendosi accanto al ragazzo e spremendogli un po’ di pomata sulla guancia.
“che scusa avrei altrimenti per vederla quasi ogni giorno?” scherzò lui dolorante.
L’infermiera rise “allora, ve le siete date di santa ragione...” continuò rivolgendosi a Liam che arrossì. Non era da lui dare in escandescenze in quel modo. Il ragazzo annuì semplicemente.
“è per una ragazza?” fu pungente la Jeffery.
Zayn arrossì e scosse la testa “non esattamente” guardò Liam “ma anche a me piacerebbe sapere il motivo per il quale il mio amico mi ha colpito”.
Liam si mise seduto sulla lettiga “sai che hai davvero una bella faccia tosta?”.
“continuo a non capire Payne, spiegati” Zayn incrociò le braccia, ma l’infermiera gli afferrò un braccio per mettere ancora della pomata.
“non mi hai convocato sapendo che ho bisogno di giocare per la borsa di studio”.
L’infermiera Jeffery sospirò “credo che voi dobbiate parlare di questioni che non mi riguardano” disse lasciando lì tutto l’occorrente per le medicazioni.
“che cosa?” disse Zayn sedendosi come Liam “non ho fatto io le convocazioni, non ho potuto”.
“che?”.
“avevo un’interrogazione importante, così ho lasciato fare a Kevin e Peter”.
Liam si sentì in parte uno stupido “oh...”
Un improvviso silenzio imbarazzante calò tra i due, finché Liam non si schiarì la voce e farfugliò “scusa...per il pugno”.
“lascia stare Payne...un po’ me lo merito” scherzò Zayn lanciandogli il tubetto di pomata “Kevin e Peter la pagheranno, stanne certo”.
“mettiti in fila Malik, ci sono prima io” scherzò Liam e Zayn ricambiò sorridendo.
In quel momento tutto era così semplice, così calmo. Come potevano un paio di scuse e qualche risata cambiare tutto? I due non lo sapevano ma quella era la loro prima chiacchierata senza insulti, ed era una cosa piacevole, anche se difficile da ammetterlo.
“grazie per aver difeso mia sorella”.
Per Zayn quello sì che era un tasto dolente “l’avrei fatto per chiunque” disse alzando le spalle e poggiandosi un cerotto sul sopracciglio tagliato “Peter sa essere davvero uno stronzo con le ragazze”.
La voce del vicepreside Williams attirò la loro attenzione e il suo volto dall’espressione severa comparve dal retro del separé “sempre nei guai?” domandò a Zayn.
“sempre nei guai” rispose con un sorrisetto ironico.
“Payne, tocca prima a te”.
Liam sospirò e si alzò “ci si vede in giro...Zayn”.
“dirò al coach di inserirti” disse stendendosi sulla lettiga “ciao...Liam”.
“stronzo...” sorrise Liam.
“coglione” rispose Zayn stiracchiandosi e facendo scoppiettare le dita.
Per qualche minuto l’infermeria fu silenziosa e Zayn si godette quel momento di pace, mentre la guancia non cessava di fargli male. Se mai avesse chiacchierato in quel modo con Liam di nuovo gli avrebbe detto che era davvero un buon pugile. E anche un ottimo fratello.
Sentì la tendina scostarsi e si alzò leggermente per vedere chi era.
“ciao” disse Angie in imbarazzo “non c’era nessuno e...” arrossì e sospirò “volevo vedere come stavi”.
Adesso che ci sei tu, meglio.
“bene” rispose lui mettendosi seduto.
“sta comodo, non preoccuparti” disse lei restando ferma vicino al separé.
Zayn si pentì subito della battuta ancora prima che uscisse dalla sua bocca “mi preferisci steso?”.
“sei davvero un cretino, lo sai?” disse lei arrossendo e voltandosi verso la parete bianca “volevo anche ringraziarti...”.
“per cosa? Per aver picchiato tuo fratello?”.
Lei scosse la testa e lo guardò negli occhi “per esserti beccato quel pugno al suo posto”.
“oh” Zayn sorrise leggermente “non c’è di che”.
“fa molto male?” chiese Angie preoccupata.
“ho passato di peggio”.
“lo so...ho visto le tue braccia la scorsa volta”.
Zayn si pietrificò. Quasi aveva dimenticato che lei aveva visto tutti i segni che Jack gli aveva lasciato addosso. Non rispose e abbassò lo sguardo.
“non devi essere nuovo alle zuffe” continuò la ragazza sedendosi di fronte a lui “mi piacerebbe che la smettessi di fare a botte”.
“ti stai preoccupando per me?” la schernì lui.
È perché ti amo Zayn, come fai a non capire?
Lei balzò giù dalla lettiga “hai ragione, forse dovrebbe farlo Queen” disse duramente.
“Queen? Cosa c’entra lei adesso?” domandò lui perplesso.
“dovresti saperlo bene”.
Si avviò verso l’uscita, ma lui la bloccò “che ti ha detto quella?”.
“niente” rispose lei senza guardarlo in faccia.
Zayn la fece voltare verso di se “qualunque cosa ti abbia detto, sono cazzate, non devi darle ascolto”.
“non sono le parole a darmi fastidio, sono i fatti” disse allontanandosi da lui.
“cosa ti ha detto Queen?” s’irritò Zayn pensando a cosa avesse potuto inventare quella vipera.
“sa cosa è successo alla villa”.
“stava bluffando” rispose subito lui “sono cazzate”.
“vieni a dirmi che anche il vostro bacio in palestra è un bluff” incrociò le braccia “mi ha fatto vedere la vostra foto” concluse Angie andandosene e sbattendo la porta.