capitolo 28

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Con il vento gelido sulla pelle Angie aumentò la stretta attorno alla vita di Zayn che si stava dirigendo verso casa Payne in moto.

Dopo i primi metri correndo Zayn rallentò sapendo che Angie aveva paura della velocità e strinse la mano della ragazza per rassicurarla.

Giunsero nel vialetto di casa Payne, e Zayn aiutò Angie a scendere “bella corsa, no?” scherzò.

Lei ignorò la frase e guardò dentro casa, suo fratello non era ancora tornato “vieni dentro” gli disse raggiungendo la porta.

Zayn parcheggiò la moto e raggiunse la ragazza sulla porta “non credo che sia conveniente farmi entrare...”.

“mio fratello non c’è”.

“appunto”.

Angie sorrise in modo leggermente malizioso “voglio solo darti una giacca, non montarti la testa!”.

I due entrarono e Angie strappò il biglietto che aveva scritto prima di uscire “accomodati pure sul divano, torno tra poco”.

Zayn si gettò sul divano e vide qualche foto di Angie da bambina “che carina” sospirò guardando la foto che la ritraeva mentre giocava nel fango. Il suo sguardo cadde su una foto di lei e Liam allo stadio. Pensò che i due dovevano essere molto uniti.

Deve essere bello avere un fratello maggiore...e che ti voglia bene.

Improvvisamente notò due visi estranei: erano i genitori dei fratelli Payne.

In effetti Zayn non aveva la più pallida idea di che fine avessero fatto i genitori di Angie e Liam, ne lei ne suo fratello ne parlavano mai.

“credo che questa ti possa andare!” disse Angie scendendo dalle scale.

Lui si girò “ah, grazie...Angie”.

Quanto mi fa strano chiamarla per nome? 

Lei sorrise “non c’è di che” gli disse aiutandolo a indossare una delle felpe di Liam.

Zayn la strinse a se e la baciò “è stato divertente, no?”.

“beh, siamo scappati come due ladri...” ridacchiò Angie “ma dovrai pur sempre affrontare il tuo patrigno una volta a casa”.

A quelle parole rabbrividì, ma dissimulò il tutto accarezzandole la testa.

“ti aiuterò ad affrontarlo se servirà” disse Angie stringendolo “ti salverò io” continuò scherzando, ma Zayn sbiancò al pensiero che lei potesse affrontare sua madre e Jack.

La serratura scattò e Liam li vide abbracciati.

“Liam...” disse Angie con la stessa espressione di chi è stato beccato con l’amante.

Avrebbe voluto urlare, sentiva che sua sorella l’aveva in qualche modo tradito “che ci fa lui qui?” disse invece con tono rabbioso.

“posso spiegarti...” disse Angie andando verso di lui.

Liam la guardò “perché sei vestita così?”osservò bene anche Zayn. Entrambi avevano l’aria sconvolta.

“Liam...”.

Il ragazzo alzò una mano per zittire Zayn “sta zitto Malik” si rivolse a sua sorella “mi hai davvero deluso lo sai?” le disse cercando di non esplodere “tu...con lui?!”.

“è colpa mia Liam” disse Zayn assumendo una strana espressione “è con me che devi prendertela...il mio piano per farti incazzare ha funzionato anche questa volta”.

Angie e Liam guardarono Zayn.

“te l’avevo detto che mi sarei fatto tua sorella” ghignò “mi spiace piccola Payne, è stato tutto molto...interessante”.

Angie sorrise “Zayn che stai dicendo?” scosse la testa, non voleva credere a quello che Zayn stava per dire.

“la parte del cucciolo smarrito mi riesce davvero bene”.

Era come le sue orecchie si fossero rifiutate di recepire il messaggio “stai scherzano vero?” chiese con le parole che le morivano in gola.

“non provo alcun tipo di interesse per te...” fu duro Zayn “l’unica cosa che volevo era umiliare questo stronzo” continuò mantenendo un’espressione a metà tra l’essere soddisfatto e divertito.

“vattene” ringhiò Liam “fuori da casa nostra”.

Zayn abbassò la testa e uscì fuori, mantenendo lo sguardo basso e un sorrisetto malizioso.

Angie, ancora incredula, lo seguì “aspetta un momento” disse trattenendosi dall’urlare.

“che vuoi?” rispose lui con tono duro.

Lei gli si parò davanti “ripeti tutto quello che hai detto guardandomi in faccia” senza volerlo lei iniziò a tremare “GUARDAMI NEGLI OCCHI E RIPETI QUELLA FOTTUTA FRASE!” urlò.

Lui sbuffò “non provo niente per te, niente. Mettitelo in testa”.

Angie sentì spezzarsi il cuore, possibile che tutto quello che era successo poche ore prima fosse solo una finzione? “credevo che...”.

“è stata una bella recita, no?” la interruppe lui ghignando “sono un tipo poco raccomandabile, ricordi?”.

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