capitolo 23

555 24 0
                                    

Angie non aveva chiuso occhio per tutta la notte, pensando e ripensando a come doveva comportarsi ora che Niall si era dichiarato apertamente.

Punto primo:

sii naturale  e non dire niente a Liam.

Si preparò una lista mentale mentre la prof parlava di qualcosa di non troppo interessante.

E se l’avesse scoperto? E se lo picchiasse?

E se lo scoprisse Zayn?

“che cavolo vado a pensare” borbottò la ragazza sbuffando. Si sentiva un fascio di nervi.

Già, Zayn non se ne sarebbe fatto nulla del loro bacio, non se ne sarebbe importato minimamente. Non dopo quello che era successo il giorno prima sulla moto.

Ma se gli importasse?

“Payne ti dispiacerebbe seguire la lezione?” la richiamò la professoressa Wilson guardandola in malo modo.

Angie arrossì, mentre una risatina da parte dei suoi compagni di classe fece eco al suo imbarazzo.

La campanella suonò e Angie cercò di restare calma, di non pensare a quello che era successo.

Andò a prendere il suo blocnotes, sentiva la testa pesante, un po’ per la confusione, un po’ per non aver dormito.

Prese le sue cose e si avviò verso l’aula di arte, forse la pittura l’avrebbe aiutata a rilassarsi. Nel corridoio una cheerleader la urtò, facendole cadere i suoi fogli.

Si apprestò a raccoglierli, quando qualcuno l’aiutò. Alzò lo sguardo e incontrò gli occhi azzurri di Niall, che le sorrise “ciao”.

Lei rimase un momento in silenzio, raccogliendo le sue cose “ciao” disse velocemente.

Niall trovò un bigliettino e cercò di leggerlo, ma Angie glielo strappò dalle mani “scusa, ma è una cosa privata” si alzò velocemente e poggiò i suoi disegni nella cartellina in modo disordinato.

“senti Angie...per quello che è successo ieri sera...”.

“per cosa?” cercò di far finta di niente lei, ma sapeva benissimo Niall a cosa facesse riferimento.

Lui sospirò “per il nostro bacio”.

“senti Niall...tu mi hai baciato, ok? Ma è come se non fosse successo...insomma noi siamo amici, no?” disse tutto d’un fiato Angie.

Lui si arrabbiò e l’afferrò per le spalle “no, non voglio essere solo tuo amico Angie...”.

Angie sentì la presa del ragazzo aumentare su di lei “perché Niall...”.

“perché io ti amo e ti voglio Angie...” disse Niall alzando un po’ la voce “è da quando ci siamo parlati che voglio dirtelo...ti amo”.

“cosa...?” bisbigliò Angie, ma Niall non riuscì a sentirla.

Lei scosse la testa, ancora più confusa. Si liberò violentemente dalla presa del biondo, aveva l’impressione che del fumo le stesse uscendo dalle orecchie. Lui era suo amico.

E aveva nascosto tutto quello.

Corse nel corridoio, non sapendo nemmeno dove si stesse dirigendo.

Andò sul retro della palestra e si lasciò cadere con la schiena contro il muro.

Si strofinò gli occhi cercando di non piangere, ma sentì che le lacrime erano pronte per frasi strada sulle sue guance.

No, non voglio essere solo tuo amico perché io ti amo e ti voglio Angie.

Si rannicchiò sulle ginocchia, non riusciva a credere che Niall, il suo migliore amico in realtà provasse tutt’altro che amicizia.

I suoi dolci abbracci, i suoi teneri baci.

Tutto adesso aveva un significato diverso, tutto assumeva un altro aspetto.

Niente era più come prima.

 Cercò di farsi forza, quando improvvisamente il suono di un fischietto da arbitro e delle voce attirarono la sua attenzione verso il campo da calcio.

Underwater.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora