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«Quindi, cosa guardiamo stasera?» chiede Lea, sistemandosi sotto le coperte e posando il computer su un cuscino.

«Non lo so, onestamente stavo decidendo quando sei arrivata tu. Cosa vorresti guardare?» mi appoggio alla testiera, sistemandomi sotto le coperte in modo da vedere bene lo schermo del pc.

«Io direi di puntare sui film di Natale» si avvicina alla tastiera, facendo per digitare qualcosa, ma io la fermo.

«Film di Natale? Siamo a inizio ottobre e tu vuoi guardare dei film di Natale?» la guardo, sconcertata da ciò che sta per fare.

«Sì, i film di Natale sono sempre belli, in qualunque periodo tu li guardi. E poi io pensavo di guardarne uno, domani c'è scuola, non vorrai mica stare sveglia fino a tardi?» alza un sopracciglio. Probabilmente aspetta solo un mio "sì" per scatenarsi tutta la notte.

«Stasera Paulo gioca in Champions League» comincio a spiegarle, sussurrando per evitare che Arturo, dalla camera accanto mi senta «E non ho mai visto una sua partita, quindi mi farebbe piacere vedere almeno questa» ci fissiamo per un attimo, poi lei prende una manciata di pop corn e se li infila in bocca.

«In questi casi, l'unica cosa che va bene fare è una maratona di Pretty Little Liars, e intendo dalla prima stagione» afferra il computer e digita velocemente il nome della serie, facendomi ridacchiare.

«E che Pretty Little Liars sia, allora» sospiro, portando le ginocchia al petto e guardando lo schermo, dove sta cominciando la prima puntata della serie.

«Quante volte abbiamo visto questa puntata?» chiedo, ridacchiando e cercando di contare tutte le volte che io e Lea abbiamo visto questa serie.

«Abbastanza perché la sappia a memoria, e la stessa cosa dovrebbe valere per te» mi rivolge uno sguardo ammonitore, a cui io rispondo con un sorriso innocente.

«Certo che le so a memoria» la rassicuro. Lei sorride soddisfatta e poi si gira verso il computer, prendendo una manciata di pop corn.

«Tra quanto è la partita?» chiede poi, quando la puntata è quasi finita. Controllo l'orologio sul cellulare, trovando anche un messaggio di Paulo.

«Tre ore» mormoro, concentrandomi sul messaggio.

"No me digas eso, entonces te imaginaré encima de mí"

La mia migliore amica mi sfila il cellulare dalle mani, leggendolo proprio quando io ho appena finito e facendomi cadere nell'imbarazzo più totale.

«"Non dirmi così che poi ti immagino sopra di me"?» alza un sopracciglio, rivolgendomi uno sguardo malizioso.

«Gli ho detto di andare a quel paese, nulla di ciò che la tua testolina perversa ha immaginato» mi riprendo il telefono e lei mi fa la linguaccia, per poi fermare la puntata.

«Cosa fai? Non finiamo di vederla?» aggrotto la fronte, confusa dalle sue mosse.

«No, prima pensiamo a cosa rispondere al tuo caro Paulo» dice ovvia, facendola suonare come una cosa di cui tutti si sono resi conto tranne me.

«Non gli risponderò, pensa che io sia a letto» poso il cellulare sul comodino, facendo per schiacciare play, ma lei mi ferma.

«Sì, pensa che tu sia a letto con lui» le rivolgo un'occhiataccia, sbuffando.

«E cosa vorresti rispondergli?» alzo gli occhi al cielo, concedendole almeno questo sfizio.

«Non lo so, è per questo che dobbiamo ragionarci» la fa suonare come una domanda, facendomi sentire sempre più stupida.

¡Mala Mía!paulo dybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora