Sigaretta.
Avevo bisogno di una sigaretta.
Continuavo a rigirarmi la penna tra le dita, a volte la mettevo in bocca trattenendola tra le labbra, a volte aspiravo come se la stessi fumando. Era un vizio che placava solo momentaneamente il desiderio di fumare perché dopo qualche attimo il bisogno urgente di nicotina veniva a bussare al mio cervello con ancora più insistenza.
Erano già passati tre mesi da quando avevo cambiato città, scuola e casa. Ero passata da New York a Detroit nel giro di una settimana; mi avevano imballato la vita e spedito come un pacco postale. Non avevo nemmeno avuto il tempo di salutare tutti i miei amici, alcuni ancora non sapevano che mi trovavo qua. I miei genitori mi avevano mandato il più lontano possibile, disposti a sborsare cifre esorbitanti pur di non avermi attorno, pur di dimenticarsi della mia esistenza e così mi ero trasferita in un appartamento a due passi dall'istituto più rinomato di Detroit. Il Missan College era una struttura nata da pochi anni, una sorta di carcere sotto mentite spoglie dove i ricconi confinavano i propri figli che venivano poi allevati con rigide regole e una mole di studio degna di piccoli Einstein. Tutto questo per creare degni rampolli di queste tanto ambite famiglie altolocate.
I miei non avevano alcuna posizione sociale elevata, né erano ricchi abbastanza da potersi permettere una struttura simile; eppure si erano rimboccati le maniche e avevano sudato sette camicie pur di confinarmi al Missan. Tutto pur di non avermi più sotto i loro occhi.
Alla fine non era poi così male, mi ci ero abituata. Tentavo di fare la mia vita da studentessa il più dignitosamente possibile. Fin'ora era andata abbastanza bene, sempre con i soliti alti e bassi.
Cercare di essere una brava ragazza è un lavoro faticoso per chi ha un carattere turbolento come il mio.
La penna mi scivolò sul libro, rotolò fino all'astuccio e come sotto ipnosi ne seguii il percorso con gli occhi.
Annoiata. Ero dannatamente annoiata.
Continuavo a far rimbalzare lo sguardo dalla finestra, al pacchetto di sigarette sotto il banco, all'orologio appeso in classe.
Beth mi sorrise tamburellando le mani sul quaderno. Anche lei aveva la mia stessa urgenza. Eravamo diventate amiche dopo la prima settimana d'inizio anno scolastico, forse un po' perché ci eravamo trovate vicine di banco e ci era sembrata l'unica alternativa. A noi si era aggiunta Eveline, per gli amici Eve: una tipa tutto fuorché ordinaria, dalle idee stravaganti e la risposta sempre pronta. Senza rendercene conto ci eravamo trasformate in un mal assortito trio. Nessuna sembrava aver nulla a che spartire con le altre due: così diverse e distanti da sembrare appartenere a realtà totalmente differenti e inavvicinabili.
Eppure ci trovavamo bene insieme.
Qualche chiacchiera buttata lì per smorzare la noia, una sigaretta fumata in compagnia al cambio d'ora, un pasto della mensa consumato tra una parola e l'altra.
Si stava bene.
Almeno riuscivano a mettere a tacere per qualche attimo quell'insistente brusio che mi tormentava notte e giorno. Anche se avevo lasciato New York, i peccati che avevo commesso lì mi avevano seguito.
Il penetrante e stridulo suono della campanella finalmente mi trascinò al presente, troppo presa a vagare nei ricordi, ad annegare in quegli angoli oscuri del mio passato. Sobbalzai sul posto, mi guardai attorno e sorrisi: ero lì, ero al Missan College, ero la nuova me... quella corretta e rispettabile, quella giusta.
Beth aveva già in mano la sigaretta, sotto braccio i libri. «Abbiamo Mr.Groner la prossima ora... dobbiamo fare in fretta.»
Matematica. Ho sempre odiato matematica e forse lei ha sempre odiato me. Con il passare degli anni, nella mia testa si era sviluppata una sorta di avversione per tutto ciò che aveva anche solo lontanamente bisogno di un numero o che necessitasse di qualche formula. Era una repulsione molto simile all'istinto di sopravvivenza. Inoltre, Groner non era certo quel genere di professore che ti aiutava ad amare la materia.
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Problema Pericoloso - Scorpion Queen (vol.1)
RomanceRobin O'Neil ha fatto molti errori nella sua vita. È caduta, si è rialzata e ha imparato cosa vuol dire pagare a proprie spese gli sbagli commessi. Ripudiata dalla famiglia e allontanata da casa è stata spedita dai genitori al Missan College: uno de...