CAPITOLO 48

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ZAYN'S POV

Erano passate due orette e lei stava ancora dormendo beatamente,mentre io ammiravo la sua spendida bellezza.

Vorrei capire come fa ad essere così bella.

La treccia scompigliata,le guancie un pó arrossate e su una di esse c'é la stampa del cuscino che la rende così innocente.

La bocca dischiusa appena,ed ogni tanto quando gli toccavo le labbra si curvavano in un sorriso.

Il suo piccolo corpo rinchiuso nel mio,le faceva da scudo,proteggendola.

Con una mano chiuse la mia collana in un pugnò e se la strinse al petto.

Le gambe esili si adagiavano sul letto perfettamente.

La mia maglia la ricopriva fino alle alle coscie,e tendeva un pó ad alzarli.

Il suo petto che si alza e abbassa regolarmente.

Le accarezzai una guancia e lei sorrise debolmente.

La sua mano libera iniziò a vagare sul cuscino,ma quando toccò la mia mano la strinse debolmente.

Sorrisi come un vero idiota,questa ragazza mi ha fatto perdere la testa.

E non capisco perché fra tanti ragazzi migliori di me ha scelto proprio me.

Cosa ho io che gli altri non hanno?

Scossi la testa e tornai a guardare Kate,questa volta peró si stava svegliando.

Si mise una mano davanti il viso e mi sorrise.

"Hey principessa" sussurai

"Hey" disse lei affondando il viso nel mio petto.

"Ti senti meglio?" domandai.

"Ehm....si diciamo,anche se m-mi f-fa m-male g-giù" balbettó imbarazzata.

"Tranquilla piccola vedrai che passerà" la tranquillizzai stringendola a me.

"Quel bastardo non ti toccherà più"continuai.

Lei annuii e giocò col bordo del colletto della maglia.

Si alzó con la schiena e si sedette sul letto.

Portó le gambe fuori dal letto e quando poggiò i piedi per terra,la vidi cadere per terra.

Mi alzai e corsi da lei,sollevandola da terra.

"Stai bene piccola?"domandai preoccupato.

Lei annuii e si strinse nel mio petto.

"Cosa volevi fare?" domandai.

"Volevo andare a lavarmi" disse diventando rossa in viso.

"Ti aiuto io" dissi portando una mano sotto al suo ginocchio sollevandola.

La portai in bagno e la poggiai sulla lavatrice.

Aprii l'acqua della vasca e inizió a riempirsi.

Nel frattempo andai da lei intenta ad accarezzarsi la pancia.

"Ti fa ancora male?" domandai.

"Si" dissi flebilmente.

"Vado a prenderti qualcosa!" affermai preoccupato.

"Dopo" disse in un sussuro.

Portó le mani intorno al mio collo e mi abbracció.

Sentivo le sue esili gambe penzolare,ed accarezzare le mie.

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