CAPITOLO 38

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KATE'S POV

Speravo che Zayn tornasse subito.

Ma non lo vidi arrivare.

Stupida curiosità e stupida me.

"Che c'è hai paura?" domandó ridendo.

"I-io n-non ho p-paura" balbettai violentemente.

Indietreggiai fino a toccare,spalle al muro.

E lui si avvicinò a me.

"Che dici si arrabbia Malik se ti tocco?" ghignò.

"Vattene" sussurai.

"Hai per caso detto qualcosa?" domandò ridendo,per poi avvicinarsi bruscamente a me.

"Ti sei fatta male!Vediamo se fa ancora male" disse prendendo la mia mano e stringerla forte.

Gemetti dal dolore,soffocando un urlo.

"M-mi f-fai m-male" gemetti dal dolore.

"È questo quello che voglio,far soffrire Malik attraverso te" disse divertito.

Mi strinse più forte la meno,e non potei fare altro che urlare.

Quelle stupide lacrime iniziarono a rigarmi il viso,non volevo mostrarmi debole e invece e sempre il contrario.

La porta si spalancò mostrando il ragazzo castano.

"C'é pure Tomlimson" disse ridendo.

"M-mi stai f-facendo m-male" dissi piangendo.

"Toglile quelle mani da dosso" ringhiò Louis.

Lo prese per il colletto e lo sbattè contro il muro.

Il tempo che era distratto corsi per il lungo corridoio cercando lo spogliatoio dei maschi.

Appena lo trovai,entrai senza nessun ripensamento.

Lo vedi vuoto,ma sentii una doccia aperta.

ZAYN'S POV

Sentii la porta dello spogliatoio aprirsi,ma non gli do importanza.

Vedi la porta della doccia aprirsi,mostrando la mia Kate in lacrime.

Appena mi vede si fionda fra le mie braccia,poggiando le sue piccole mani sul mio petto,e anche la testa.

Sentii il suo petto alzarzi e abbassarsi velocemente,mentre il suo respiro tremava,e il suo cuore batteva a mille.

"Piccola cosa é successo?" gli domandai preoccupato.

Ma non ebbi nessuna risposta da parte sua,solo un singhiozzo soffocato.

La strinsi a me e le accarezzai i capelli,ormai zuppi d'acqua.

"Piccola calmati" cercai di tranquillizzarla.

"Dimmi solamente cosa é successo!" dissi dolcemente.

"Jack" appena disse quel nome si strinse di più a me.

Strinsi gli occhi,cercando di mantenere la calma.

"Cosa ha fatto?"domandaì restando calmo.

"N-niente" balbettó.

"Kate non mentirmi" dissi serio.

Le presi il volto fra le mani e feci incrociare i nostri sguardi.

Il suo sguardo era uno di quelli terrorizzati come non mai.

"Che ti ha fatto?" domandai calmo.

Lei distolse lo sgurdo dai miei,guardando un punto visso davanti a lei.

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