Mischiando il tuo sorriso,alle mie lacrime

Capitolo 19

Vado molto con calma tanto in palestra non mi sarei perso un gran ché e quando faccio per rientrare, vedo Emma e a giudicare dalla bottiglietta di acqua che ha in mano, deduco fosse uscita per bere.
Sto per dirle qualcosa, ma lei mi precede notandomi.
E: ehy.
S: ciao.
E: non rientri?
S: dopo un po' mi annoiano questi giochi.
E: come no...forse è che state perdendo.
S: io non perdo mai.
E: la tua squadra ha fatto qualche punto giusto dopo che sei uscito.
S: é che non mi va e quindi gioco male.
E: ti distrai troppo a guardare tutte le ragazze del campo.
S: stai parlando anche di te quindi?
La mia espressione maliziosa la fa subito arrossire ed abbassare lo sguardo.
E: no...cioè...intendevo le tue compagne di classe.
S: non impanicarti: sai benissimo di avere un bel culo, quindi non fingere di essere stupita per il fatto che l'occhio cade lì.
E: io...
S: comunque non guardavo solo il tuo ovviamente. Una delle cose più interessanti di educazione fisica,sono i vestiti super aderenti che indossate.
E: beh...io torno in classe.
Vedendola leggermente contrariato,la fermo prendendola per il braccio.
S: che è sta faccia?
E: non sei stato molto educato.
S: ti sei scandalizzata?
E: no, ma non sono i modi con cui parlare ad una ragazza.
S: se vuoi possiamo anche non parlare.
Mi avvicino a lei, diminuendo sempre di più la distanza tra di noi, mentre lei si schiaccia sempre di più contro la parete, scorrendo con gli occhi il suo corpo.
E: no, grazie.
S: peccato.
Scivola via, entrando nello spogliatoio e mettendo la bottiglietta d'acqua in uno zainetto.
E: io torno dentro e dovresti anche tu.
Corre via e in un primo momento sono tentato a rientrare in classe, ma poi mi viene un idea. Vado nello spogliatoio di noi maschi e dal mio zaino prendo un foglietto. Ci scrivo il mio numero e "Chiamami così se ti va....PARLIAMO"  e senza farmi vedere glielo metto nella cartella e torno in palestra. Spero che lo trovi subito, perché non vedo l'ora di vincere la mia scommessa.