Capitolo 122

364 25 0
                                    

La mia ormai -quasi- ex moglie fa il suo ingresso nel bar.
Indossa un vestitino bordeaux corto,con una cinta nera in vita,con dei scarponcini neri,altima ormai non mi importa più nulla.
(Foto..si sono io)

Cammina sfoderando il suo fisico e appena mi intravede seduto viene verso di me facendo le sue solite passerelle

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Cammina sfoderando il suo fisico e appena mi intravede seduto viene verso di me facendo le sue solite passerelle.
Aveva un modo di camminare tutto suo,a volte anche esagerato. Per questa cosa l'avevamo sempre presa in giro,sia io che i suoi genitori che i nostri amici
Arriva difronte a me,e fa per salutarmi
C:ciao
S:ciao
C:quindi?
S:cosa?
C:parla
S:ok,senti.. io non so come dirtelo in maniera più gentile,ma voglio annullare il matrimonio
C:scherzi?
S:no,hai detto tu che "non é un caso che stiano saltando tutti i preparativi" -mimo le virgolette con le dita- secondo te chi era ad annullare ogni giorno qualcosa? -mi indico con l'indice e lei mi guarda male-
C:ogni cosa succedeva per colpa tua allora! Lasciatelo dire,sei uno stronzo
S:lo so,ma non voglio legarmi per sempre con una persona che non amo più
C:umh davvero?! E sentiamo.. mi stai sostituendo con quella c'ero?
S:intanto ha un nome,e poi si,non capisco quale sia il tuo problema,ti facevo più razionale
C:devo essere anche razionale? Oltretutto?! Stai davvero oltrepassando il limite Baldassari,lasciatelo dire
S:sapevo che avresti reagito così,e da una parte mi dispiace, ma ti ho già spiegato le mie reazioni,tra l'altro ho anche un figlio che mi aspetta
C:no scusa..quello era tuo figlio? Oh mio dio dove siamo arrivati
S:senti cris,io ti ho chiamato per parlare da persone adulte,non ti permetto di offendere Emma,ne tantomeno mio figlio
C:ti farò passare l'inferno,fosse l'ultima cosa che faccio! -detto questo lancia il suo tovagliolo a terra,prende la sua borsa e va via-
Devo ammettere che pensavo di sentirmi più in colpa,o magari di sentirmi una brutta persona,ma non è così.
Il mio cuore ormai apparteneva ad Emma,e al mio bambino.
Passati cinque minuti da quando è uscita chiamo Emma e le racconto tutto,chiedendole anche di vederci la sera stessa.
Ora che non avevamo più nessuno tra i piedi volevo fare le cose per bene.

Mischiando il tuo sorriso,alle mie lacrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora